
Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons, lancia un appello urgente al Governo e agli organi preposti alla vigilanza, a seguito dell’impennata registrata oggi nelle quotazioni del greggio sui mercati internazionali. “L’attuale instabilità geopolitica rischia di tradursi in aumenti immediati dei prezzi alla pompa – dichiara Tanasi –. È fondamentale evitare che i cittadini, già provati dal caro vita, debbano subire nuove speculazioni che colpiscono direttamente il diritto alla mobilità e alle vacanze.”
Il Codacons sottolinea come l’aumento delle quotazioni del petrolio non possa giustificare rincari immediati, dal momento che il carburante attualmente distribuito è stato acquistato con quotazioni ben più basse. “Serve massima trasparenza nella formazione dei prezzi – prosegue Tanasi – e soprattutto è necessaria un’attenta attività di monitoraggio per impedire abusi da parte di chi approfitta delle tensioni internazionali per fare cassa sulle spalle dei consumatori”.
In vista dell’esodo estivo, il Codacons chiede al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e all’Autorità garante per la sorveglianza dei prezzi di attivarsi con urgenza per garantire che ogni eventuale variazione dei listini sia proporzionata, tracciabile e giustificata da reali aumenti dei costi di approvvigionamento.
“Non è tollerabile che le famiglie italiane siano ancora una volta lasciate sole di fronte alla legge del più forte. Pretendiamo controlli tempestivi, interventi trasparenti e un impegno concreto a difesa del potere d’acquisto dei cittadini”. – conclude Tanasi
1 commento su “Carburanti. Codacons: “Scatta allarme rincari, il Governo faccia chiarezza””
Quando il potere d’acquisto e le inflazioni li decidono le lobby speculative perché tutto nelle loro mani e la politica non ha controllo su di essi, il cittadino diventa il limone da spremere. Ci dicono che la colpa è di Putin, di Netanyau, di khamenei, ma non di chi ci specula e s’ingozza sempre di più. Che almeno una volta si affogassero.