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Fillea Cgil: “Basta morti bianche, la sicurezza è un diritto, non un costo”

Salvatore Tavolino: “Ogni morte sul lavoro è una sconfitta della società. Serve una svolta culturale e normativa immediata”
Tempo di lettura: 2 minuti

Modica – Ancora una tragedia, l’ennesima, sui cantieri. Dopo circa due settimane di agonia in ospedale, non ce l’ha fatta il lavoratore che era rimasto gravemente ferito in seguito a una caduta da un’impalcatura mentre eseguiva lavori edili. La sua morte si aggiunge all’ormai inaccettabile bollettino quotidiano delle cosiddette “morti bianche”, che bianche non sono più, ma grondano dolore, rabbia e mancanza di giustizia. «È inaccettabile – dichiara il segretario generale della Fillea CGIL Ragusa , Salvatore Tavolino – continuare a parlare di “fatalità” quando un lavoratore muore mentre svolge la propria mansione. Non esistono fatalità in un contesto dove la prevenzione viene troppo spesso trascurata, dove i controlli sono insufficienti e dove la cultura della sicurezza è ancora troppo debole. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intero Paese, un monito severo che non può più essere ignorato». La Fillea CGIL si stringe con profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore scomparso, e in attesa che le indagini facciano piena luce sulle dinamiche dell’accaduto, sottolinea ancora una volta l’urgenza di un cambiamento radicale. «Non possiamo più restare in silenzio – prosegue Tavolino –. Il lavoro non può e non deve essere una causa di morte. La sicurezza non è un lusso né un costo accessorio per le imprese: è un diritto fondamentale, sancito dalla Costituzione, ed è la precondizione per qualunque idea di sviluppo civile e sostenibile. È tempo che lo Stato, le istituzioni e tutto il sistema delle imprese assumano la sicurezza come priorità assoluta, con investimenti, formazione continua, sanzioni efficaci e controlli capillari».La Fillea CGIL ribadisce il proprio impegno quotidiano per costruire una cultura del lavoro che metta al centro la dignità umana e la vita delle persone. Chiede, al contempo, l’attivazione immediata di tutti i tavoli istituzionali necessari affinché il tema della sicurezza nei cantieri non venga affrontato solo in occasione delle tragedie, ma diventi finalmente il cuore di una nuova strategia nazionale sul lavoro

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5 commenti su “Fillea Cgil: “Basta morti bianche, la sicurezza è un diritto, non un costo””

  1. La sicurezza diviene l’oblio delle condizioni del lavoro, per il proprio svolgimento, a pregiudicare l’incolumità spesso e sempre, colpa di concorrenza sui prezzi, cultura obsoleta sulla prevenzione agli incidenti, bassa coscienza sulle condizioni di rischio, e aggiungo un mio pensiero personale, … un lavoro che mai diventerà nobile per le condizioni restrittive che esistono nella parte Sud di questa nazione.

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  2. Avete idea di quante persone ogni giorno lavorano in Italia, in lavori che presentano rischio ???
    Sono milioni !!!!
    Le morti sul lavoro sono impossibili da azzerare !
    Il rischio c’è sempre!
    Basta un’imprevisto, una fatalità imprevedibile,
    Si rompe una trave ,una fune difettosa , .
    Le morti sul lavoro sono spesso errori umani , mancanza di attenzione, distrazione , presunzione , disobbedienza alle regole, tutte colpe dei lavoratori ,
    Vorrei tanto sentire sempre in queste occasioni le parole magiche .
    STATE ATTENTI!!!
    Vorrei sentirle dal presidente della repubblica a scendere
    STATE ATTTENTI MENTRE LAVORATE .
    Queste parole dette da Mattarella salvarebbero tante vite !!!!
    Invece ogni volta la stessa commedia
    La sicurezza!!!! Ok d’accordo
    La prevenzione!!! Ok d’accordo
    La formazione!!! Ok d’accordo
    Tutte cose ovvie !!!!!
    Quale imprenditore piccolo/ grande / medio / la mattina va a lavorare nella sua azienda, nel suo appalto, non facendo attenzione alla sicurezza dei suoi dipendenti????????
    Sapete cosa rischia in caso di morte sul lavoro di un dipendente???¿??????
    GALERA
    FALLIMENTO
    RESPONSABILITA PERSONALE DELLA MORTE DI UN SUO LAVORATORE, CONOSCENTE ,AMICO ,PARENTE .
    UNA MORTE SUL LAVORO È UNA TRAGEDIA PER CHI MUORE, PER LA FAMIGLIA E DOPO PER L’IMPRENDITORE!!!!!

    PAROLE MAGICHE ASSENTI IN QUELLI CHE PARLANO DI QUESTE COSE .
    STATE ATTENTI
    STATE ATTENTI
    STATE ATTENTI .

    Un’ titolare se ha 5 dipendenti non li può controllare tutti e 5 insieme!!!!

    Quindi i 5 devono stare ATTENTI.

    Se state ATTENTI ci saranno meno morti !!!!

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  3. Di frequente alla sicurezza nei luoghi di lavoro corrisponde una diffusa disattenzione alle condizioni minime per garantirla . L’incolumità viene pregiudicata dalla concorrenza spietata sul costo dell’offerta , dalla non conoscenza delle norme più elementari della prevenzione e delle condizioni di rischio in cui spesso operano i lavoratori e aggiungo una mia opinione personale : il lavoro qui al sud non nobiliterà mai l’uomo , per le condizioni disagiate in cui generalmente si svolge ? Sono d’accordo

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  4. Beppe vai a lavorare e poi ci racconti , ok
    Almeno che , non lavori al comune e di lavoro non ne capisci una beata M . E sei infarcito di slogan e banalità.

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