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Perché oggi è il momento giusto per diventare coordinatore della sicurezza nei cantieri

Tempo di lettura: 2 minuti

Il comparto edile sta vivendo una fase di rinnovamento senza precedenti. L’introduzione di nuovi fondi, le misure di incentivazione pubblica e il rafforzamento delle normative in materia di sicurezza sul lavoro stanno ridefinendo le dinamiche operative dei cantieri. In questo contesto, la figura del Coordinatore della Sicurezza – in fase di progettazione (CSP) e in fase esecutiva (CSE) – è divenuta imprescindibile per garantire la conformità e la tutela della salute dei lavoratori.

La crescente complessità delle opere e la presenza simultanea di più imprese all’interno degli stessi ambienti di lavoro richiedono competenze trasversali e specializzate. Ecco perché accedere a questa professione oggi rappresenta una scelta strategica per chi opera o desidera inserirsi nel mondo delle costruzioni.

Una figura richiesta e normativamente obbligatoria

L’obbligo di nominare un Coordinatore della Sicurezza è sancito dall’art. 98 del D.Lgs. 81/2008 ogniqualvolta, in un cantiere temporaneo o mobile, siano coinvolte due o più imprese, anche non contemporaneamente. Si tratta di una condizione molto frequente, soprattutto nei lavori pubblici e negli appalti integrati, ma sempre più comune anche nel settore privato.

A determinare l’aumento della richiesta di professionisti abilitati ha contribuito anche il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che ha generato un’impennata di progetti infrastrutturali su scala nazionale. In questo scenario, progettisti, imprese, pubbliche amministrazioni e general contractor si affidano a Coordinatori in grado di assicurare un controllo attento su sicurezza e prevenzione.

Un quadro normativo aggiornato e più inclusivo

Con l’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025, il legislatore ha ribadito l’importanza della formazione specialistica per chi intende svolgere questo ruolo, confermando l’impianto normativo precedente ma introducendo chiarimenti su requisiti di accesso, durata e modalità didattiche.

Il percorso formativo da 120 ore per diventare Coordinatore della Sicurezza nei Cantieri è oggi riconosciuto anche se erogato in modalità videoconferenza sincrona, una scelta che ha ampliato l’accesso alla professione anche a chi lavora o ha altri impegni.

Lezioni in diretta, possibilità di rivedere le registrazioni, supporto continuo e svolgimento dell’esame finale da remoto sono caratteristiche che rendono questa formazione flessibile ed efficace.

Un’abilitazione con riconoscimento nazionale

Uno degli elementi decisivi da valutare è la validità dell’abilitazione. Solo i corsi gestiti da enti accreditati presso gli organismi regionali e riconosciuti a livello nazionale rilasciano attestati spendibili in tutta Italia, comprese le Regioni con regolamentazioni più severe, come Sicilia, Piemonte o Veneto.

Organizzazioni come S.I.A. Srl – Studio Ingegneristico Associato di Romeo e Langastro Srl, società che opera nei settori ingegneristico, legale e commerciale, offrono percorsi conformi alla normativa vigente. Con sede accreditata e un’esperienza consolidata nella formazione tecnica e nella consulenza in materia di Sicurezza sul Lavoro, HACCP, Qualità e Ambiente, S.I.A. Srl garantisce percorsi strutturati per chi desidera qualificarsi in modo serio e riconosciuto.

Prospettive occupazionali concrete

Il Coordinatore della Sicurezza è oggi una delle figure tecniche più richieste in ambito edilizio e impiantistico. La sua attività non si limita al rispetto delle prescrizioni normative, ma si estende alla gestione operativa della sicurezza in cantiere, al coordinamento tra imprese, al controllo dei rischi e alla redazione di documentazione tecnica (PSC, POS, PSS).

Tra le opportunità lavorative più diffuse:

  • incarichi professionali per privati e pubbliche amministrazioni;
  • collaborazioni con studi tecnici e imprese generali;
  • consulenze continuative per società che operano nel settore delle costruzioni;
  • partecipazione a bandi e gare pubbliche come tecnico qualificato per la sicurezza.

Chi consegue l’abilitazione può operare come libero professionista, ma anche come dipendente tecnico in ruoli di coordinamento HSE o come consulente esterno.

Un investimento formativo per anticipare il futuro

In un contesto normativo in continuo aggiornamento, con controlli più serrati da parte degli organi ispettivi e con l’inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le regole in materia di sicurezza, il possesso di una qualifica riconosciuta rappresenta un vantaggio competitivo reale.

Investire oggi nella formazione per Coordinatore della Sicurezza significa dotarsi degli strumenti necessari per affrontare con competenza, autonomia e consapevolezza le sfide della gestione nei cantieri moderni. Per chi possiede i requisiti richiesti, questo è il momento più favorevole per iniziare.

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