
Dai dadi agli algoritmi: come la tecnologia ha trasformato il gaming
Giocare è una delle attività più antiche dell’umanità che ha coinvolto sempre i popoli, che è stato certamente un passatempo ma anche una testimonianza delle culture popolari. Dai dadi intagliati nell’osso nell’antichità ai giochi medievali, passando per le carte fino alle moderne piattaforme digitali. Un fil rouge che ha legato il passare del tempo con lo stesso comune denominatore del divertimento, la socializzazione ma anche la competizione. E l’evoluzione tecnologica oggi ha rivoluzionato questo mondo rendendo questi passatempi sempre più accessibili, interattivi e globali. Vediamo come si è evoluto il mondo del gioco fino alle prospettive future che promettono innovazioni ancora più sorprendenti.
Dadi, carte e casualità: il ruolo del caso nei giochi tradizionali
Strumenti di gioco come dadi, carte e giochi con pedine (come dama e scacchi) esistono da secoli, se non da millenni. Sono infatti giochi con regole semplici e che portano in loro il fascino intrinseco del caso. Testimonianze di uso dei dadi esistono già dall’antico Egitto, mentre le carte sono nate in Cina intorno al IX secolo. Ma oggi sono ancora al centro di tanti momenti di svago traslati in formato elettronico. Se infatti un tempo il caso era affidato al lancio di un dado o alla pesca di una carta, oggi la tecnologia ha introdotto nuove modalità di gioco, mantenendo però invariato il fattore imprevedibilità. Possono esserne esempio le scommesse del bingo, che oggi possono contare su sistemi digitali che rendono l’esperienza più fluida e accessibile, oppure anche i giochi da tavolo, come il backgammon o il Monopoli dove per andare avanti nel gioco serve appunto lanciare i dadi. La casualità, insomma, è il motore centrale di questi giochi.
L’arrivo della tecnologia: computer e software trasformano il concetto di casualità
Dagli anni ’70 e specialmente poi la sua evoluzione negli anni ’90 e 2000 è entrata in scena la tecnologia, con computer e console, che hanno operato una vera e propria rivoluzione del settore. Sono arrivati nelle case degli appassionati di videogiochi, passati da Pong, inventato nel 1972, e Space Invaders (nel 1978) fino alle narrazioni iper realistiche di oggi come Final Fantasy o Call of Duty, passando dalla casualità vera e propria allo sviluppo di algoritmi digitali. Un passaggio che ha portato oggi a mantenere il concetto di caso ma affiancato ad una intelligenza propria delle macchine: l’intelligenza artificiale.
Il futuro del gioco: AI, realtà virtuale e nuove forme di interazione
Proprio l’Intelligenza Artificiale, la Realtà Virtuale e i nuovi algoritmi sono il presente e il futuro del gaming digitale. Oggi l’AI è in grado di generare storie e momenti di gioco partendo da pochissimi frame delle clip, come ha fatto Microsoft con Muse di Microsoft o Ace di Nvidia. L’AI come è concepita oggi non solo simula avversari umani, ma personalizza al massimo l’esperienza adattandosi ai gusti e al tipo di esperienza che vuole il giocatore, così da non stancarsi mai e non standardizzare mai il gameplaying. Dall’altra parte c’è la VR che rende immersiva l’esperienza di gioco, portandola così a un livello superiore. Per fare questo esistono visori, guanti e pad per esplorare in prima persona i mondi virtuali creati al computer.
Dal fisico al digitale: dai giochi manuali alle piattaforme digitali
In questo contesto una parte centrale ce l’hanno le piattaforme digitali. Internet ha rivoluzionato davvero il mondo e in esso anche il contesto videoludico. All’inizio di questo secolo molte aziende di gioco hanno deciso di creare versioni digitali dei giochi fisici, portando sulle piattaforme online i giochi una volta disponibili solo nelle sale gioco o un tempo confinati a tavoli fisici come i giochi da tavolo o quelli di carte. In questo modo si è resa questo tipo di esperienza accessibile a chiunque avesse una connessione, così da non trovare solo persone disposte a riunirsi attorno a un tavolo per giocare ma chiunque in quel momento fosse connesso alla stessa piattaforma. Ovunque ci si trovasse nel mondo. Oggi con un click si può giocare ad esempio a scacchi contro un avversario che si trova in Australia. E questo vuol dire anche interattività attraverso le chat live, le esperienze multiplayer globali e i tornei in streaming.