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Modica. “L’amara vicenda. Ecco la mia verità!” Riceviamo

Tempo di lettura: 2 minuti

Spettabile Redazione di RTM,
vi scrivo per rispondere all’articolo pubblicato sul vostro giornale l’8 settembre 2023 e intitolato: “Dialettica pesante tra due coniugi modicani. Arriva la polizia”.
19 MARZO: “LA FESTA DEL PAPÀ”
Ho scelto la giornata del 19 marzo, la Festa del Papà, per raccontare come da quasi TRE anni, a Modica, mi venga impedito di vedere e sentire due dei miei tre figli più piccoli, nonostante il Tribunale di Ragusa mi abbia concesso l’affidamento condiviso.
Desidero far notare l’incoerenza tra quanto autorizzato dal Tribunale di Ragusa e l’effettiva esecuzione dell’accordo di separazione.
L’ACCORDO DI SEPARAZIONE
Il 10 marzo 2021, presso lo studio di un’avvocatessa di Pozzallo, veniva firmato un accordo di separazione che prevedeva l’affidamento condiviso e una frequentazione padre-figli di almeno tre giorni a settimana. La frequentazione padre-figli veniva regolata nel seguente modo: “Il padre potrà vedere e tenere con sé i figli minori, salvo diversi accordi tra i genitori e compatibilmente con i ‘desiderata’ dei figli, con gli impegni scolastici, sportivi e ludici degli stessi nel seguente modo… Durante la settimana e nei weekend…”.
Il 29 marzo 2021, il Tribunale di Ragusa autorizzava l’accordo scrivendo, tra le altre, queste testuali parole: “l’importanza per il minore di trascorrere tempi adeguati con entrambi i genitori”.
L’INTERPRETAZIONE DELL’ACCORDO DA PARTE DELLA MADRE
Sebbene inizialmente la separazione sembrasse svolgersi in modo civile e collaborativo, a settembre 2022, la madre (collocataria dei figli) si faceva portavoce dei bambini e grazie alla clausola sopra citata, “compatibilmente con i desiderata dei figli”, iniziava a eludere l’affidamento condiviso, accampando scuse di ogni genere o rendendosi irreperibile. Tanto è bastato per vedere cancellati dalla mia vita due dei miei tre figli, a me sottratti dalla madre e dalla nonna a partire da settembre 2022.
LE TELEFONATE ALLE FORZE DELL’ORDINE
Ho più volte telefonato alle Forze dell’Ordine di Modica denunciando la sottrazione dei miei figli e il mancato rispetto dell’affidamento condiviso, ma la loro risposta è sempre stata: “Le consigliamo di rivolgersi a un avvocato”.
LE DENUNCE AL COMMISSARIATO DI MODICA
Ad aprile 2023, mi recavo presso il Commissariato di Modica e, assistito da un avvocato di Ispica, denunciavo il mancato rispetto dell’accordo di separazione e dell’affidamento condiviso.

8 SETTEMBRE 2023 – EPISODIO DESCRITTO DAL VOSTRO GIORNALE
Venendo all’episodio descritto sul vostro giornale, l’8 settembre 2023, dopo quasi un anno che mi veniva impedito di sentire e vedere i miei figli più piccoli, la madre si rendeva stranamente disponibile a collaborare per il rispetto dell’accordo di separazione. La madre mi dava, quindi, un appuntamento a Modica Bassa, promettendomi di vedere i miei figli. Al mio arrivo, la madre si dava alla fuga dirigendosi verso una banca della zona, chiamando la Polizia e inventando un’aggressione mai avvenuta. Quando ho capito che era in corso una vera e propria simulazione, ho subito preso le opportune precauzioni avviando una video registrazione con il mio cellulare e, al contempo, ho atteso l’arrivo delle Forze dell’Ordine che, una volta giunte sul posto, prendevano le mie generalità per poi invitarmi ad allontanarmi.
OTTOBRE 2023 – AFFIDAMENTO DELL’INCARICO A UNO STUDIO LEGALE DI CATANIA
A ottobre 2023, mi affidavo a un avvocato di Catania, che faceva accesso agli atti. Scoprivo, quindi, di essere stato denunciato dalla mia ex coniuge, assistita da un’avvocatessa di Modica, poi da un’avvocatessa di Scicli, per:
1. Atti persecutori (stalking)
2. Mancato rispetto degli obblighi familiari.
UDIENZA DELL’11 GENNAIO 2024
L’11 gennaio 2024 veniva fissata un’udienza urgente presso il Tribunale di Ragusa, su richiesta dell’avvocatessa di Scicli. Nel ricorso, veniva chiesto l’affidamento esclusivo dei bambini, a me già sottratti dalla madre dal settembre 2022. Inoltre, nel ricorso il padre veniva descritto come persona violenta e nullatenente. Il Tribunale di Ragusa disponeva, quindi, una CTU.
APRILE 2024 – RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE DELLE DENUNCE DA PARTE DEL PM
Nell’aprile 2024, il Pubblico Ministero del Tribunale di Ragusa avanzava la richiesta di archiviazione delle denunce, rimandando il caso al Tribunale Civile. Veniva chiesta sia l’archiviazione delle denunce presentate da parte della madre che l’archiviazione delle denunce presentate da parte del padre, cioè il sottoscritto.
SETTEMBRE 2024 – TRASFERIMENTO ALL’ESTERO
Negli ultimi tre anni, vivendo a Modica:
1. Sono stato denunciato per stalking, solo per aver cercato di far valere i miei dritti di genitore separato.
2. Sono stato descritto come un uomo violento, solo per aver protestato contro la sottrazione illegale dei miei figli e contro la cancellazione illegale della mia famiglia.

3. Mi hanno impedito e mi impediscono di sentire e di vedere i miei figli e hanno avuto persino la faccia tosta di dire e raccontare che mi disinteresso di loro.
4. Si sono fatti versare, tramite bonifici vari, oltre 173.000€, usando i miei figli come arma di ricatto e, nonostante ciò, mi hanno accusano di mancato rispetto degli obblighi familiari.
Voglio precisare che il mio trasferimento all’estero si è reso necessario per non vivere costantemente sotto accusa e, al tempo stesso, non essere ricattato attraverso l’uso dei miei stessi figli.
OTTOBRE 2024 – ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI RAGUSA
Nell’ottobre 2024, il Tribunale di Ragusa emetteva un’ordinanza per predisporre gli incontri padre-figli presso i locali dei Servizi Sociali. Gli assistenti sociali di Modica, quindi, mi chiamavano promettendomi d’incontrare i miei figli. Compravo, perciò, un biglietto aereo per tornare in Italia, ma all’incontro trovavo solo il più grande dei miei figli: l’unico bambino che non ha mai interrotto il rapporto genitoriale con il suo papà. Per quanto riguarda i più piccoli dei miei figli, non ho nessuna notizia e nessuna traccia di loro ormai da tre anni. Alla mia richiesta di spiegazioni, gli assistenti sociali di Modica si giustificavano con la famigerata clausola “compatibilmente con i desiderata dei figli”, dichiarando che non possono obbligare i bambini a rispettare l’accordo di separazione né tantomeno l’ordinanza del Tribunale di Ragusa.
CONCLUSIONI
1. Dopo quasi tre anni dalla cancellazione illegale della mia famiglia, è del tutto evidente l’incoerenza tra quello che autorizza il Tribunale di Ragusa e l’effettiva esecuzione che viene data all’affidamento condiviso: tant’è che non ho più visto i miei figli più piccoli.
2. La clausola “compatibilmente con i desiderata dei figli”, introdotta nelle dinamiche familiari dall’avvocatessa di Pozzallo, ha messo un bambino di 6 anni e una bambina di 9 anni nelle condizioni di cancellare il proprio papà… cosa che, invece, non è accaduta con il bambino di 11 anni.
3. Se pretendete il rispetto di quanto stabilito dal Tribunale di Ragusa e provate a opporvi alla cancellazione illegale della vostra famiglia, gli avvocati del Foro di Ragusa vi accuseranno di atti persecutori.
4. Sempre gli avvocati del Foro di Ragusa, pur sapendo della vostra impossibilità di sentire e vedere i vostri figli, vi accuseranno di mancato rispetto degli obblighi familiari per farvi apparire agli occhi dei magistrati come superficiali e menefreghisti, definendovi persino nullatenenti.

5. Se, in provincia di Ragusa, l’uomo non cede alle richieste economiche della donna, le Istituzioni acconsentiranno implicitamente alla sottrazione dei minori, mettendo di conseguenza la madre nelle condizioni di dettare legge e utilizzare i figli come arma di ricatto.
Con quanto esposto, ho cercato di spiegare come – a Modica – un padre separato non sia messo nelle condizioni di fare il papà né, tantomeno, sia messo nelle condizioni di vivere e lavorare serenamente.
Penso anche che i diritti dei padri separati siano riconosciuti solo sulla carta e che l’unica funzione che gli riserva lo Stato sia quella di bancomat: per ciò che riguarda il mantenimento dei figli e per ciò che riguarda il pagamento di imposte e tributi.
Non vedendo riconosciuti i miei diritti di padre e di cittadino, ho deciso di andare a vivere all’estero.
Buona festa del papà e cordiali saluti.

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11 commenti su “Modica. “L’amara vicenda. Ecco la mia verità!” Riceviamo”

  1. solidarietà a questo padre, purtroppo non credo sia un caso isolato, e a volte anche gli avvocati fanno il gioco delle madri malevoli

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  2. …e poi a chi fracassa il figlio di botte lo fanno uscire di galera e lo rimandano a casa con il figlio!! è questa l’italia.

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  3. Curnutu e mazziatu
    Così è il papà separato , da quanto si evince dalla triste storia scritta da questo papà che non può abbracciare i suoi figli più piccoli .
    Una parola scritta nell’accordo è servita come un jolly da calare al bisogno.

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  4. @ papà ferito;
    Da papà a papà….
    Insisti e resisti, vedrai che un giorno i tuoi figli comprederanno..
    Esistono individui che devono imporre le loro volontà, senza rispettare affetti e sentimenti altrui..ed altri che li appoggiano per interessi..
    Per Amore dei tuoi figli sii forte e vai per la strada intrapresa, vedrai che allorché vedranno in te una “colonna” verranno a cercarti..
    In sincerità, non vorrei trovarmi nei panni di quelle donne he tu hai descritto..arriverà, tardi o presto, una risposta anche per loro..ed il tempo Galantuomo ripaga con la stessa moneta usata + gli interessi..
    Un abbraccio forte..e ricorda che tutto ciò che ha avuto inizio, avrà una fine..
    Fattene una ragione di vita..

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  5. Un delirio economico ed affettivo. Umiliazione e spersonalizzazione per i bimbi, che vengono privati dai loro diritti e strumentalizzati, usati come merce di scambio. Alla base c’è egoismo, ignoranza ed inaffettivita’, rancori riversati che fanno dei bimbi oggetti inconsapevoli.Dia tempo al tempo, i bimbi cresceranno e avranno consapevolezza di essere stati catapultati loro malgrado… ad ogni cosa ci sarà ricompensa. Il corso della vita è imprevedibile e tutto ritorna maledettamente indietro. Mettere i figli nelle maglie dei tribunali è la cosa più insensata e disumana che si possa fare. Che si possa ritrovare serenità ed equlibrio!!!

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  6. solidarietà a questo padre. Tanta gente cattiva si finge buona e spesso riesce in questo intento. La Legge spesso non tutela chi davvero avrebbe bisogno di essere tutelato. Impazzirei nel vedermi negato il diritto di essere padre.

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  7. Prima di esprimere solidarietà a chi scrive anonimamente, bisognerebbe ascoltare l’altra campana, cioè la madre e poi accertarsi dei fatti verificando sentenze, conti bancari e quant’altro.
    Lo “sfortunato” padre, titola…”la mia verità”….e già su questo potremmo ampiamente discutere.
    E’ indubbio che esistano realtà verosimili, ma da qui all’offrire solidarietà a chi scrive, senza avere reale contezza dei fatti, ne passa.

    Mi stupisco di come la redazione di RTMnews abbia pubblicato la lettera, spero abbia svolto accertamenti prima di farlo.

    Francesco

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  8. da padre separato, divorziato.. oltre ogni “colpa” Vi garantisco che il sistema giuridico attinente la disciplina in oggetto presenta delle falle notevoli, preoccupanti… Anche io ho avuto problemi, meno “gravi” di quelle descritte, ma ci sono state! La colpa, signori, oltre alla parte che decide di prendersi gioco di noi sfortunati padri STA e in maniera piena E’ degli avvocati “avvoltoi” che piuttosto che metter “pace” e capire dove ci si può venire incontro mirano al duello dei 2 ex coniugi. Da vomito!!! aggiungo. Ci si dimentica che in mezza ci stanno dei bambini che potrebbero assorbire e rigettare quanto detto negli anni. LA COLPA è dei LEGALI. Io da quando ho cambiato legale (la prima ERA DONNA!!!!!) HO RISOLTO IL RPOBLEMA, col dialogo, la collaborazione e la presa di coscienza che ABBIAMO FIGLI e non HA oppure HO. ABBIAMO!!!!!!

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  9. Il Papà Cancellato

    Buongiorno, sono l’autore della lettera inviata alla redazione di RTM e il Padre dei bambini.
    Scrivo questo commento per rispondere al Sig. Francesco.

    Ho chiesto ad RTM di pubblicare l’articolo in modalità anonima perché lo studio legale che mi assiste mi ha suggerito di non fare nomi e cognomi degli avvocati. Essendo l’articolo scritto in modalità completamente anonima, non è necessaria la mia firma. Questo non vuol dire che RTM non conosce le mie generalità.

    Se lei, Sig. Francesco rilegge l’articolo, si parla di Affidamento condiviso, Ordinanza del tribunale di Ragusa non rispettata, Somme corrisposte tramite bonifici bancari, false denunce, richieste di archiviazione. Questi sono tutti atti e documenti, non siamo al bar a parlare di aria fritta.

    La posizione dell’altra campana l’ho sintetizzata io stesso nell’articolo, prendendo come riferimento i presunti reati contestati (è stato fatto accesso agli atti). Quello che invece non ha contezza dei fatti e spreca il fiato è lei sig. Francesco, perché:

    1: Sono incensurato ed ho la fedina penale pulita
    2: Ho l’affidamento condiviso
    3: Non ho ordini restrittivi
    4: nessun magistrato ha mai disposto l’allontanamento dai miei figli
    5: Vedo e sento tutte le settimane mio figlio di 13 anni, ma non ho notizie dei miei figli più piccoli da circa tre anni
    6: Si sono fatti bonificare con i ricatti 173.000€ e mi descrivono come un nulla tenente

    Riesce a notare l’incoerenza?

    Approfitto per ringraziare la redazione di RTM per aver pubblicato la mia lettera, Cordiali saluti.

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