
La realizzazione dei “Temporary Store” nel centro storico di Modica è stata al centro di un acceso dibattito durante l’ultimo consiglio comunale. La proposta, presentata dall’amministrazione comunale, è stata rinviata a causa della mancanza di concertazione preventiva con le associazioni di categoria, in particolare la CNA.
Il punto all’ordine del giorno, relativo all’apertura di negozi temporanei, ha generato divisioni sia tra i consiglieri di maggioranza che tra quelli di opposizione. La CNA aveva presentato una formale richiesta di rinvio, lamentando la mancata consultazione da parte dell’amministrazione. La maggioranza dei consiglieri, inclusi 12 esponenti della maggioranza e alcuni consiglieri di supporto all’amministrazione, ha votato per il rinvio. Solo 4 consiglieri hanno votato contro, mentre uno si è astenuto.
I consiglieri che hanno votato per il rinvio hanno criticato l’amministrazione per aver approvato i criteri per l’apertura dei “Temporary Store” con la delibera di Giunta n.18 del 06/02/2025, senza un adeguato dialogo con le parti interessate. Hanno inoltre espresso rammarico per l’atteggiamento del sindaco, che non ha colto l’occasione per distendere i rapporti con i consiglieri, ribadendo invece le sue posizioni.
La CNA, in particolare, ha sottolineato l’importanza della concertazione preventiva per garantire che l’apertura dei “Temporary Store” non danneggi le attività commerciali esistenti e sia in linea con gli interessi della comunità. L’associazione ha evidenziato la necessità di un confronto aperto e trasparente tra l’amministrazione e le associazioni di categoria, al fine di definire regole chiare e condivise per la gestione dei negozi temporanei.
Il rinvio della proposta rappresenta un segnale importante della volontà del consiglio comunale di garantire un processo decisionale partecipativo e trasparente. Si auspica che l’amministrazione comunale avvii un dialogo costruttivo con le associazioni di categoria, al fine di trovare una soluzione condivisa che possa favorire lo sviluppo economico del centro storico, nel rispetto degli interessi di tutte le parti coinvolte.
7 commenti su ““Temporary Store” a Modica: indispensabile concertazione preventiva con tutte le associazioni portatrici d’interessi diffusi ”
Perché non fare una prova ?
E poi correggere eventuali problemi?
A chiacchere non è possibile capire !
Bisogna provare per capire .
Coraggio .
PER UNA COMPLETA INFORMAZIONE SI TRASCRIVE A SEGUIRE IL TESTO INTEGRALE DEL NOSTRO COMUNICATO STAMPA.
“Temporary Store”: è indispensabile la concertazione preventiva con tutte le associazioni di categoria portatrici d’interessi diffusi.
Prima di realizzare nel centro storico di Modica i cosiddetti “Temporary Store” si dovrà seguire il giusto iter che prevede, tra i vari passaggi, la giusta concertazione con le associazioni di categoria.
E’ il risultato del consiglio comunale di mercoledì sera che ha visto il Sindaco ed il suo schieramento arenarsi già al primo punto portato all’attenzione del civico consesso. Un punto, quello della creazione dei negozi a tempo, che è stato inserito forzatamente all’ordine del giorno saltando ogni normale concertazione. Ma che ha spaccato anche il gruppo che sostiene il Sindaco, visto che solo in quattro hanno votato per la sua approvazione, mentre tutti gli altri sono stati d’accordo nel rinviarlo a dopo i giusti passaggi e le normali concertazioni con chi opera in questo campo.
In primis la CNA la cui istanza – che aveva presentato formale richiesta di rinvio del punto all’ordine del giorno poiché la stessa non era stata affatto coinvolta dall’Amministrazione – era stata sposata da noi 12 consiglieri di maggioranza e soltanto dopo anche da alcuni consiglieri che supportano l’Amministrazione.
Nel dettaglio il punto sui “Temporary Store” è stato così votato: consiglieri presenti e votanti 18, favorevoli al rinvio 13 Piero Covato, Giovanni Alecci, Massimo Caruso, Lorenzo Giannone, Leandro Giurdanella, Miriam Franzò, Daniele Scapellato, Elena Frasca, Paolo Nigro, Michelangelo Aurnia, Mariacristina Minardo, Fabio Borrometi e Corrado Roccasalvo, contrari 4 Rita Cascino, Neva Guccione, Cristina Cecere e Giorgio Civello, astenuto 1 Giovanni Spadaro, esce dall’aula Daniela Spadaro che aveva invece insistito sull’approvazione del punto.
Precisiamo che con delibera di Giunta n.18 del 06/02/2025 erano stati approvati i criteri per l’apertura dei cosiddetti “negozi temporanei” in barba alla tanto decantata trasparenza e al tanto sbandierato dialogo con tutti che il Sindaco non manca di ribadire ad ogni suo intervento pubblico.
Dovremmo pensare che qualcuno aveva particolare fretta affinché la delibera venisse approvata e resa operativa? A pensar male si fa peccato ..!
Infine ci rammarichiamo che il Primo Cittadino abbia perso un’altra occasione per dare un segnale di distensione nei confronti di noi dodici consiglieri ribadendo, invece, di non avere alcun ripensamento in ordine alle parole di pura offesa e oltraggio rivolteci.
Un Sindaco dovrebbe unire e andare oltre i personalismi e invece, con il suo atteggiamento sprezzante e superbo, rende ancora più profondo quel solco di divisione che lei stessa ha iniziato a scavare.
F.to
I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA
Piero Covato, Giovanni Alecci, Alessio Ruffino, Rita Floridia, Massimo Caruso, Lorenzo Giannone, Leandro
Giurdanella, Miriam Franzò, Daniele Scapellato, Giammarco Covato, Paolo Nigro e Elena Frasca
signor Nigro buona parte dei cittadini modicani non si sente per niente rappresentata né lusingata dall’esser rappresentata da lei e dagli altri 11 consiglieri sia in ambito comunale che in proiezione regionale. La vostra non è politica costruttiva né un progetto per il bene collettivo, voi state facendo ostruzionismo becero che sta affossando la città non permettendo alla stessa di avere una prospettiva migliore per il futuro. Non so con quale faccia affrontate la quotidianità quando c’è gente che se potesse vi spedirebbe su un altro pianeta, ma anche lì fareste danni!
“Temporary Store” è una ottima iniziativa, credo non possa arrecare altro che dare più possibilità a commercianti di migliorare il tessuto commerciale della città.
Detto questo, comunque, nel momento attuale, ritengo sia qualcosa di superfluo o comunque, un argomento non attuale.
Mi sarei aspettato dall’opposizione dei 12 bis, qualche proposta al fine di risolvere o tentare di risolvere l’enorme danno finanziario, del quale nessuno più parla, addirittura l’ex vice Sindaco Belluardo scrive una lettera alla cittadinanza come se dovesse candidarsi alle elezioni e non parla minimamente di dissesto, accusando la Sindaca di averlo punito e non si sa perchè.
A Modica, non si sa perchè, ma non esiste nessun movimento che faccia chiarezza, solo parole e parole…
fermo restando che la gestione dei negozi temporanei, non abbia nessun elemento negativo… ma assolutamente ininfluente ed inutile all’attuale.
Buon lavoro agli amministratori, sperando arrivi il cosiddetto scatto di “responsabilità” che Modica ha mai avuto, mentre vive di inutile “orgoglio”… ma con strade dissestate e pezze al culo.
@Anonimo
Ti rivelo una notizia:
Belluardo è un infiltrato dei 5 stelle nel consesso amministrativo comunale
@Salvatore
ti rivelo una notizia, a Modica il 5 stelle non è mai stato, anzi, c’è stato solo il consigliere Marcello Medica, bravissima persona, ma purtroppo, essendo ne di destra ne di sinistra e spesso si confondeva e adorava impropriamente Abbate, proprio per il fatto che detestava la sua ex, cioè la sinistra ed il PD dove era nato.
Figuriamoci che talvolta, era più in sintonia alla politica del “fare” abbatiana che non all’opposizione, la politica abbatiana che poi si manifestò seguace di Cuffaro.
Quella politica grillina, ne di quà e ne di là che ancora oggi miete danni alla sinistra, e la povera Elly Schlein che insegue Conte, ma lui se ne infischia, addirittura in queste ultime settimane ha tirato fuori il suo vecchio amore per Trump e Putin… distante un mondo dal PD e dalla vera sinistra.
Comunque Salvatore, grazie per la notizia, ogni commento è buono per evidenziare e ribadire come stanno i fatti, a qualcuno che a volte dimentica.
Hanno bloccato una misura che era già stata profilata per avere un ottimo risultato, per avanzare la richieste:
– che i Temporary devono possedere la p.iva;
– che devono solo essere rivolti all’artigianato di…..;
– che il Suap deve fare cernita preferendo quelle attività che meritano….;
Ma la legge sul commercio qualcuno l’ha letta?
No perchè prevede già:
– che un Temporary, essendo “esercizio di vicinato” deve avere la p.iva ! Lo prevede già la legge!
– non si può escludere delle categorie ma incentivarle! Il libero commercio lo conoscete? E poi sul centro storico per legge alcune categorie sono vietate.
Devo dirvi anche quale sono? O andate a studiare?
– il Suap non può fare cernita preferendo una attività piuttosto che un’altra: ha solo l’obbligo di controllare che chi presenta la Scia abbia tutti i requisiti richiesti e trasmettere i dati ai vari organi di controllo, camere di commercio,asl,ecc.
A quanto pare l’idea non era loro e non è piaciuta, altrimenti devo pensare che c’è davvero tanta, ma tanta ignoranza.