
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sei anni e quattro mesi inflitta in primo grado con rito abbreviato a Giovanni G., responsabile dell’incidente stradale avvenuto l’11 agosto 2020 a Marina di Modica, in cui perse la vita l’imprenditore modicano Alberto Vicari.
L’imputato, alla guida di un suv, causò, secondo i magistrati, la morte di Vicari, che viaggiava in moto sulla Sp 66 Pozzallo-Sampieri. L’imprenditore, noto nel settore del cioccolato biologico, lasciò la compagna e una figlia piccola. Giovanni G. è stato condannato per omicidio stradale aggravato dallo stato di alterazione psicofisica.
La famiglia Vicari, assistita dall’avvocato Ignazio Galfo, si è costituita parte civile nel processo. Sul luogo dell’incidente, rilevato dalla polizia locale di Modica, è stato posto uno striscione per ricordare Alberto e tutte le vittime della strada, con un messaggio di sensibilizzazione contro la guida sotto l’effetto di droghe, alcol e distrazioni. Lo striscione è stato successivamente rimosso, ma il messaggio rimane vivo nelle iniziative promosse dalle associazioni delle vittime della strada.
La sentenza della Cassazione pone fine a un lungo iter processuale, confermando la responsabilità dell’automobilista nell’incidente e la gravità delle sue azioni. La famiglia Vicari e la comunità di Marina di Modica ricordano Alberto Vicari e rinnovano l’impegno per la sicurezza stradale.