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Omaggio dei Cavalieri di San Lazzaro all’Immacolata a Palermo e al Duomo di Monreale

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In occasione della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria una delegazione dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme ha deposto il tradizionale omaggio floreale al monumento dell’Immacolata, in piazza San Domenico a Palermo ed a quello dell’Immacolata innanzi al Duomo di Monreale.

Il gesto, contrariamente a quello che si potrebbe credere, è ricco di un grande significato ecumenico, in quanto la gran parte delle Chiese cristiane hanno grande rispetto per la figura di Maria e ne celebrano, sia pure in prospettive diverse, la concezione.

La Chiesa Ortodossa etiope celebra la Festa dell’Immacolata Concezione il 13 agosto, mentre la Chiesa Ortodossa orientale, pur non condividendo il dogma cattolico di Immacolata Concezione, insegna che Maria venne purificata dall’ombra del peccato ancestrale solo al momento del concepimento di Cristo, ma quest’ombra non era una macchia morale nel senso cattolico e, quindi, ammette nella sostanza l’immacolata concezione di Maria.

Martin Lutero ammise di condividere la dottrina dell’Immacolata, almeno nei primi anni della Riforma e nelle sue Resolutiones disputationum de indulgentiarum virtute del 1518 si dichiarò d’accordo con le decisioni conciliari tardi medievali su questo tema. In un sermone del 1520 spiegò che Maria non era mai entrata in contatto col peccato originale in nessun momento della sua vita. In quanto madre di Dio, Dio l’ha onorata con la massima santità e purezza possibile.

Nella Chiesa d’Inghilterra, la “Concezione della Beata Vergine Maria” può essere osservata come una Festa minore l’8 dicembre senza gli attributi religiosi di “senza peccato”, “purissima” o “immacolata”. La situazione in altre Chiese costituenti la Comunione Anglicana è simile.

Fin dall’VIII secolo, durante la dominazione bizantina in Sicilia, si sviluppò il culto per la Vergine Maria, grazie all’influsso della spiritualità e della liturgia bizantina, particolarmente pervasa da una intensa e tenera devozione alla Madre di Dio. Come conseguenza divenne molto stretto il legame tra la Sicilia e l’Immacolata Concezione.

Tra il 1724 e il 1727, l’imperatore austriaco Carlo VI, che governava allora la Sicilia, aprì a Palermo la piazza antistante la chiesa di S. Domenico. Al centro della piazza fece erigere la colonna di marmo su cui fu innalzata la grande statua bronzea dell’Immacolata. Questa fu l’occasione perchè in città avvenisse il riavvicinamento, dopo tanti secoli di divisioni, tra i Domenicani e i Francescani; in segno della ritrovata unione, si stabilì con un atto pubblico, che i Francescani avrebbero da allora partecipato alla processione della Madonna del Rosario e i Domenicani a quella dell’Immacolata.

La sera della vigilia, i palermitani assistono, all’interno della Basilica di S. Francesco, alla cerimonia dell’offerta degli scudi d’argento che la Giunta dona per il culto dell’Immacolata: il Sindaco inginocchiato, ai piedi dell’Immacolata recita la formula del giuramento alla Vergine. Rinnova il voto “illo tempore” fatto dal Senato palermitano, voto detto “voto sanguinario”: giura di fare proprio l’impegno di difendere l’Immacolato Concepimento di Maria fino allo spargimento del sangue. Tutto ciò avviene alla presenza dell’Arcivescovo, tutore del Capitolo del Duomo.

Il giorno della festa, l’8 dicembre, il popolo palermitano si reca numeroso ad assistere alla solenne processione del simulacro argenteo dell’Immacolata.

Anche Monreale, sin dalla sua fondazione, ha avuto una filiale devozione alla Gran Madre di Dio, alla Tutta Santa. Nella cattedrale d’oro troneggia, sotto il Cristo Pantocratore, la Panaghia (la Vergine Tutta Santa).

Nel 1603 i frati conventuali costruirono una chiesa dedicandola al Poverello di Assisi e vollero dare maggiore incremento alla devozione mariana mettendo una bella statua dell’Immacolata sull’altare maggiore, mentre il Grande Pietro Novelli affrescava l’abside della navata laterale destra con l’immagine dell’Immacolata tra angeli e Santi. Inoltre, una tela del ‘600 nella stessa navata laterale riproduce l’Immacolata con San Francesco ed altri francescani. Le carte antiche dell’archivio della Chiesa e della Diocesi parlano di una fiorente “Compagnia dell’Immacolata” esistente nella stessa chiesa e dei grandi festeggiamenti che ogni anno essi organizzavano in onore della Madonna.

Ogni anno il sindaco offre le chiavi della città alla Madonna e a nome dei monrealesi pronuncia l’atto di affidamento all’Immacolata.

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