Un barchino con 22 migranti è scomparso da tutti i radar a sud-est dell’isola di Malta, nonostante le autorità maltesi abbiano ricevuto un “sos” da parte di alcune persone a bordo dell’imbarcazione. Dalle 2 di stanotte, non si hanno più notizie e si teme il peggio. A bordo del barchino, stando a quanto riferisce il sito online libico الهجرة نيوز, vi sono persone del Marocco, del Bangladesh e qualche senegalese.
Intanto si va verso la fine dell’anno e le varie organizzazioni umanitarie forniscono numeri e dati su morti annegati, arrivati sulle coste europee e persone che ancora sono schiave dei lager libici. Almeno 568 persone sono morte e altre 783 sono ritenute disperse nella rotta del Mediterraneo centrale dall’inizio del 2024 al 2 novembre: lo rende noto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Libia, nel suo ultimo aggiornamento pubblicato su X (ex Twitter). Nello stesso periodo, precisa l’agenzia dell’Onu, i migranti intercettati in mare e riportati in Libia sono stati 19.295, di cui 16.835 uomini, 1.357 donne, 630 minori e 473 persone di cui non sono disponibili dati di genere.
L’ultima tragedia accertata del Mediterraneo risale invece a martedì scorso: dodici migranti egiziani hanno perso la vita in seguito al ribaltamento del barcone su cui viaggiavano. Solo un sopravvissuto è stato salvato ed ora si trova in Libia. Il naufragio è avvenuto al largo delle coste libiche, segnala il sito del quotidiano libico Libya Review. Secondo la “Crossings Foundation for Migrant Aid and Humanitarian Services”, l’imbarcazione che trasportava 13 migranti è affondata a 60 chilometri a est di Tobruk ed erano partiti da Sharqia e Gharbia in Egitto. Il loro obiettivo era quello di raggiungere l’Italia.
Il Mediterraneo continua a essere una rotta pericolosa per i migranti che cercano di raggiungere l’Europa.
- 11 Dicembre 2024 -