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Camera del Lavoro: “Modica e il suo ente impedito”

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Comune di Modica vive da decenni una condizione di sofferenza finanziaria, che si cela in alcuni momenti come se persistesse soltanto in latenza e si manifesta acutamente e virulentemente in altri periodi. Lo sostiene Salvatore Terranova, segretario della Camera del Lavoro, riferendosi al fatto che l’ente sta attraversando un frangente piuttosto lungo in cui è evidente che la sua crisi finanziaria sta esplodendo in maniera pervasiva e sta assumendo il volto della cronicità; essa sta emergendo solo perché un soggetto terzo ne sta mettendo in luce le contraddizioni annidatesi nella sua gestione tecnico-finanziaria da un decennio e passa. “È evidente – dice il sindacalista –  che in questi ultimi anni lo scompenso finanziario si è  pericolosamente aggravato; l’ultima relazione della Corte dei conti sullo stato del piano di riequilibrio ne attesta in maniera eclatante  le tantissime e pesanti sfasature, frutto di una politica che ha pensato più a sé stessa che al bene dell’ente; ne attesta il peggioramento che ora sembra non lasciare scampo. La Cgil di Modica volle e propose nel 2013 all’Amministrazione Buscema di ricorrere, in alternativa al dissesto, allo strumento del Piano di  riequilibrio. Un piano di riequilibrio rimodulato diverse volte negli anni e che nel corso degli anni ha visto registrare, purtroppo, un grave  peggioramento del quadro economico-finanziario.  È stato presentato, ma è come se non fosse mai esistito: la gestione finanziaria quotidiana ha percorso un sentiero diverso da quello tracciato in seno allo strumento di riequilibrio. Un sentiero molto spesso e in maniera prevalente parallelo alle misure delineate nel piano, e se ne può comprendere il perché: seguire pedissequamente le misure appostate in esso avrebbe significato bloccare le ambizione carrieriste di qualcuno”.

Dopo 11 anni di vigenza del piano è come se si fosse al punto zero. Nessun progresso ne miglioramenti della tenuta economico-finanziaria dell’ente territoriale, che ora sembra avere una presenza solo spettrale.

“Ora, l’attuale Amministrazione, che presenta elementi di continuità col passato e altri, peraltro minoritari, di diverso orientamento, si trova sul tavolo la gestione di una emergenza che non lascia molta manovra sul piano tecnico; può lasciarne una tutta politica, quella di continuare a dissimulare i fatti per prendere tempo, per allungare i tempi col rischio di ritrovarsi tra qualche mese al punto di oggi. Essa pensiamo si era prefisso da tempo l’obiettivo di approvare i consuntivi 2022 e 2023 e i rispettivi consolidati, per ottenere lo sblocco di una parte dei trasferimenti statali per appianare qualche debito maturato con lavoratori diretti ed indiretti e qualche impresa, ma sta impiegando troppo tempo per raggiungere tale obiettivo e nel frattempo però è arrivata la relazione del corte citata prima, che qualcosa condiziona. Un obiettivo che può essere ancora realizzato per attutire i colpi delle richieste dei creditori, ma poi l’Amministrazione dovrà confrontarsi con la scelta più complicata: decidere che fare.
Di una cosa siamo certi, qualunque scelta sarà fatta dovrà essere tutelata e messa al sicuro tutta la base dei lavoratori che direttamente o indirettamente hanno lavorato con il Comune: dai lavoratori delle cooperative ai dipendenti comunali, passando per i lavoratori della SpM, oggi Gesco. Tutti i loro crediti dovranno essere messi in sicurezza e salvaguardati.
Questo è in primo luogo ciò che chiediamo al Governo Monisteri e a coloro che al suo interno hanno a cuore le sorti della città e delle persone”.
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3 commenti su “Camera del Lavoro: “Modica e il suo ente impedito””

  1. Importante salvaguardare il suo orticello come è giusto che sia , sei un sindacato rosso schierato all’opposizione a prescindere .
    Non penso che è compito di un sindacato di opposizione esprimere opinioni sulla gestione dell’ente, e addirittura asserire che tutto il male viene dalla presunta ambizione politica del sindaco, che avrebbe sacrificato Modica per la sua carriera ???
    E la gente non se ne accorta , votandolo al 70%
    Il sindacato dovrebbe coltivare il suo orticello fatto di tessere fruttifere , non dovrebbe fare politica sostituendosi ai pochi e ameni politici di opposizione.
    Ciò purtroppo non produrrà mai un’altro Bellinguer, tutto altro spessore e altri argomenti seri .

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  2. Chiaro ! Il sindacato difende i diritti dei lavoratori, a nulla importa se qualche scarpa 👟 per errore sia rimasta in mezzo alle nautiche di qualcuno , però non si può essere così schematici da fissare i confini eziologici dei sindacalisti, che spinti da passione per il proprio lavoro -missione, sondano la realtà politica per ricercare le cause dei problemi e proporre soluzioni. Credo che invece questa attività non esuli dal compito del sindacalista , che deve supportare i lavoratori e difendere i loro diritti e facilitare le soluzioni anche con proposte politiche , fosse a volte si ha una accezione molto angusta e limitata del termine politica, la politica sindacale dovrebbe spingersi fino al punto di osteggiare i carrozzoni clientelari del lavoro appeso al futuro drenaggio di risorse significative alle casse municipali, per non dover poi pretendere e difendere la costruzione di carte indifendibile, ma che ciò nonostante resta in piedi nonostante i soffi , ma molte famiglie ci restano appesi con speranza anche quando non si trovano soldi 💰 per gli stipendi ecc spero di essere stato chiaro , al grande illuminato .

  3. A parte che tutta questa nobiltà nel sindacato non riuscirò mai a vederla
    Li considero dei parassiti che vivono sulle spalle dei lavoratori, di solito servono per inasprire le vertenze , ci sono solo quando c’è di fare vertenza, quando cerchi lavoro la parola sindacato se ti scappa sei fottuto ,
    Sono organizzioni create dalla politica di sinistra per sistemare un po di gente di sinistra , e per avere una stampella quando la sinistra è all’opposizione,
    I sindacati erano scomparsi in Italia negli ultimi anni ,appena al governo è salita la destra ecco che sono stati chiamati all’ordine dai partiti di riferimento, uscite nelle piazze a fare casino , fanno gli scioperi solo di venerdì per invogliare i lavoratori a fare il fine settimana lungo ,
    Uno sciopero fatto di martedì non avrebbe nessun successo.
    Vogliamo tenerli hanno famiglia ok ,
    Ma non ditemi che servono a qualcosa ,
    In Italia non investe nessuno dall’estero per i troppi oboli ottenuti dai lavoratori tramite i sindacati .
    Vanno in Marocco dove il sindacato è vietato per legge ,
    I nostri lavoratori vedranno sempre più aziende chiudere e loro saranno ai cancelli con le bandierine rosse per asciugarsi le lacrime, mica tanto perché in Italia un fantomatico lavoratore ha 2 anni di disoccupazione GARANTITA dallo stato oltre il tfr , cosa vuoi che se ne fotte se lo mandano a casa ha 2 anni da passare con la moglie a recuperare il perduto .
    Paese infame che è diventato il nostro ,
    Ci sono comunque 5mila miliardi in contanti tra banche, assicurazioni,e investimenti in titoli , quindi abbiamo di che mangiare per un po di anni , ci penserà la sinistra a distribuirli ai bisognosi !!!!

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