Le ex Province siciliane andranno al voto domenica 15 dicembre. La data era già stata individuata nel corso del vertice di maggioranza del centrodestra alla Regione e ora c’è l’ufficialità. Il presidente della Regione, Renato Schifani, e l’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, hanno firmato il decreto di indizione delle elezioni.
In questa tornata elettorale, ad ogni modo, non saranno i cittadini a recarsi alle urne per rinnovare i vertici degli enti, ma soltanto sindaci e consiglieri comunali.
Andranno al voto sei province (Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani) per eleggere presidenti e consiglieri dei liberi consorzi. nelle tre Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) si voterà soltanto per i Consigli metropolitani, dal momento che il vertice dell’ente sarà affidato al sindaco della Città metropolitana.
La gestione commissariale da parte dei dirigenti della Regione va avanti da circa dieci anni. La legge voluta dall’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, che aveva eliminato le ormai vecchie province, verrà dunque attuata fino in fondo per la prima volta. Ma sono in tanti a chiedere di ritornare all’elezione diretta, sia per quanto riguarda il presidente della Provincia, sia per quanto riguarda i consiglieri provinciali.
Il nodo centrale, tuttavia, sarà la dotazione finanziaria di enti che nell’ultimo decennio sono stati lasciati a secco.
- 3 Novembre 2024 -
5 commenti su “Sicilia. Ex Province Regionali: si vota il prossimo 15 dicembre”
Troveranno nuovamente sedie ben remunerative per chi prevede di non poter competere alla Regionali. Ben vengano i distaccamenti dei poltronifici (uffici di collocamento per i ceti alti/ex silurati/& Company).
A breve avremo scalatori sociali di ogni ordine e grado di lecchinaggine che per merito del politicante locale di turno, che ricattando e fingendo cortesia, farà in modo di fare assegnare mega poltrone con tanto di stipendione mensile che potrebbe sfamare diverse famiglie. Lo schifo di questa politica abissale è causata dai cittadini stessi che avvalorano la presenza di taluni personaggi di dubbia, se non addirittura nulla, qualità morale.
È bene ricordare che sono solamente eleggibili per la carica di Presidente i Sindaci in carica dei comuni appartenenti allo stesso libero Consorzio comunale.
Grazie Aldo, non sapevo.
Meno male, almeno non ci saranno altre poltrone da riempire, ma si tratterà solo di presidenze ad interim. Non ci stava proprio di ricostruire di nuovo quel vecchi carrozzone che era stato pensionato.
Quindi queste votazioni provinciali si devono intendre democratiche. Non è così?
Stesso copione del Parlamento Europeo eletto dal popolo “sovrano” che non comanda per niente e non ha potere decisionale, di contro abbiamo la Commissione Europea eletta dai Presidenti di Stato che decidono per conto del popolo sovrano che non li ha eletti.
Ma tralasciando queste ridicole elezioni, la domanda è: La “spending review” tanta politicizzata è finita? Quindi vale anche per l’apertura dei Tribunali e le Camere di Commercio?
O forse per i tribunali c’è poco da sgraffignare e quindi meglio tenerli chiusi? In effetti se un Tribunale o una Cam Com porta lavoro nell’ambiente circostante e l’indotto ne trae benefici a cominciare da bar, ristoranti, negozi di cancelleria ecc..questo è un male per la comunità ed è pure antidemocratico.
Certo che la politica di oggi di perle c’è ne regala giorno per giorno….. Noi della plebe intanto aspettiamo trepidanti i risultati di queste elezioni perchè siamo sicuri che ci cambieranno la vita. La nostra, non la vostra!