
Venerdì scorso un gruppo di ex allievi dell’“Istituto Salesiano S. Domenico Savio” di Modica Alta si sono ritrovati, con le rispettive consorti, in Piazza S. Giovanni a Modica Alta, per ricordare gli oltre cinquant’anni di strade separate. La piazza, illuminata da lampioni caldi che riflettevano sulla pietra della chiesa, creava un’atmosfera magica, perfetta per un incontro tanto atteso. Seduti attorno a un grande tavolo all’aperto, tra risate e abbracci, il profumo della pizza appena sfornata si mescolava con l’aria fresca della sera. Ogni volto portava i segni del tempo, ma gli occhi brillavano di gioia e nostalgia. La serata è iniziata con un brindisi, alzando i bicchieri di vino locale, mentre Salvatore Maltese, il più estroverso del gruppo, proponeva un gioco: “Raccontiamo un aneddoto divertente di quei tempi!” Le risate si susseguono mentre Elio Amore, Pippo Barone, Gaetano Modica, Raffaele Gennaro, Giuseppe Frazzetto e Giuseppe Sveva rievocano il giorno in cui avevano deciso di organizzare una gita non autorizzata al mare. “E come abbiamo fatto a tornare in tempo per la lezione di matematica?” esclamò ridendo. “Non lo so, ma il nostro prof sembrava più arrabbiato per il nostro tanfo di sale che per la mancanza!” Le pizze arrivano, fumanti e colorate, e ognuno inizia a servirsi. Quella con il pomodoro fresco e la mozzarella filante, la specialità con le melanzane, un’originale con il pesto di pistacchio e per finire quella con la Nutella e le scaglie di noccioline tostate. Mentre assaporano i piatti, i ricordi si affollano: le partite di calcio nel cortile dell’Oratorio a scuola, i pranzi in refettorio, i pomeriggi passati a studiare insieme in aula studio, i cinema domenicali e i tanti sacerdoti di quegli anni – Don Fausto Curto, Don La Mantia, Don Alberti, Don Boscia, Don Alibrandi, Don Marano, Don Fiandaca, Don Spitaleri, Don Costa, Don Re, Don Farina, Don Garofalo, Don Di Marco, Don Caputo, Don Benintende, il direttore Don Farina e tantissimi altri con le promesse di restare amici per sempre. Il dialogo si fa più profondo mentre condividono le esperienze degli ultimi cinquant’anni. Chi aveva viaggiato, chi si era dedicato alla famiglia, chi aveva intrapreso carriere inaspettate. Ma nonostante le differenze, il legame che li unisce è visibile, un filo d’oro che attraversa le loro vite. Mentre il cielo si tingeva di blu scuro e le stelle iniziavano a brillare, tutti propongono di fare un selfie per immortalare quel momento. Tutti si stringono insieme, sorridendo, nella scalinata della chiesa di S. Giovanni Evangelista, nel cuore centro storico di Modica Alta, col cuore pieno di gratitudine. “Non aspettiamo altri cinquant’anni per rivederci,” dice Peppe Barone, e gli altri annuiscono, promettendo di ritrovarsi più numerosi e non lasciare che il tempo passi senza celebrare la loro amicizia. La serata si conclude con un senso di pienezza e felicità, mentre le risate e le storie continuano a fluire, creando nuovi ricordi da aggiungere a quelli già preziosi.
6 commenti su “Reunion ex allievi Don Bosco – S. Domenico Savio, Modica”
Ricordo con tanta nostalgia qui momenti indimenticabili.
Di quali anni si parla. Negli anni 59 -60 -61 c’ero anch’io.
Ero interno e c’erano i salesiani don Scornavacca – direttore -, Don Boscia, Don Alibrandi e Don Re.
Gli anni più belli avedvo appena 10 anni.
Celebrazione autoreferenziale da siculo-modicani , non una parola sul santo della gioventù:”San Giovanni Bosco” , che ha reso possibile quei vissuti ricchi di intensità e amicizia. Io da semplice passante , rappresentante di prodotti alimentari ragusano , ho percepito in tutta quella zona che fa riferimento al santo , un forte spiritualità salesiana o Donbosconiana !
@Brontolone 450%: invece di criticare perché non vai a farti una passeggiata a piedi, idiota!
Chi ha vissuto in quel luogo, don Bosco e S. Domenico Savio ce l’hanno nel cuore ❤.
Tu piuttosto se hai bisogno di nozioni eccoti servito.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Bosco
https://www.sdb.org/it/Don_Bosco/Storia_di_Don_Bosco
Un saluto spaccone.
Non credo che Brontolone abbia bisogno di avvocati difensori così come gli ex-allievi i quali , suppongo , il brontolone in questione voleva provocare bonariamente , proprio perché convinto dell’ amore a Gesù e a Maria e a San Giovanni Bosco da parte di questi , educati da eccellenti e santi padri salesiani . Lei piuttosto si arroga il potere di ergersi a loro avvocato difensore e commentando a loro posto fa più “danno” che bene , spingendo , consapevolmente o meno , la gente a credere che anche loro avrebbero usato gli stessi toni non di certo da salesiano , che si commentano da soli , inappropriati in ogni caso per un dialogo costruttivo e ancor più per un allievo salesiano , pertanto o lei non è un allievo salesiano e non si comprende il suo intervento al posto di o se ha frequentato i salesiani ha appreso ben poco della mitezza , mansuetudine e dolcezza di San Francesco di Sales al quale Don Bosco si è inspirato , proponendolo come modello e chiamando Salesiana la congregazione da lui fondata e salesiani i membri . Quell’ idiota da lei usato con spacconeria e l’invito a camminare a piedi , che suona come un ordine a un rappresentante di prodotti , la descrivono sottilmente e esaustivamente che non c’è bisogno di rispondere con gli stessi toni ,legga lei i link proposti e li mediti da trarne insegnamento !
Ma mi scusi , ma lei a quale delle congregazioni esistenti appartiene?