
Foto: @shen_shiwei
Il rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici, Li Hui, oggi ha espresso la preoccupazione del suo paese, Brasile, Sudafrica e Indonesia per la possibilità che i paesi occidentali allentino le restrizioni sull’uso delle armi per l’Ucraina per attaccare il territorio russo. Li ha fatto queste osservazioni durante un briefing in merito al suo recente viaggio in Indonesia, Sudafrica e Brasile sul conflitto in Ucraina. Secondo il funzionario cinese, la decisione dell’Occidente di allentare l’invio di armi all’Ucraina potrebbe “esacerbare lo scontro sul campo di battaglia”. Li Hui ha inoltre ribadito durante l’incontro con le delegazioni che “la ragione per cui la ‘crisi’ continua” non è solo “il conflitto tra Russia e Ucraina”, ma anche a causa “della manipolazione esercitata dai complessi industriali militari” e del “sistema di guerra globale che rappresentano”. “Tutte le parti hanno concordato sul fatto che alcuni paesi usano la ‘crisi’ per inventare una cosiddetta ‘teoria della responsabilità cinese’ e minacciare altri paesi che hanno normali legami economici con la Russia con sanzioni unilaterali illegali”, ha detto il diplomatico cinese. Il funzionario cinese ha rivelato che lo scopo principale degli incontri era quello di “conoscere le opinioni dei tre Paesi riguardo alla situazione attuale” e “di affrontare la possibilità di mitigare la ‘crisi’. Li ha esortato “più paesi a creare le condizioni affinché le due parti in guerra riprendano i negoziati diretti” e ha avanzato “maggiori sforzi” per trovare una “soluzione giusta alla guerra in atto”. Il diplomatico ha ribadito la posizione della Cina, secondo cui una conferenza di pace “dovrebbe essere riconosciuta sia dalla Russia che dall’Ucraina, avere una partecipazione paritaria e trattare in modo equo tutte le possibili soluzioni di pace”. Al contrario l’Occidente ha espresso scetticismo sulle proposte cinesi di raggiungere un cessate il fuoco in Ucraina, mentre gli Stati Uniti hanno ripetutamente denunciato che Pechino sta “aiutando” Mosca a produrre più carri armati, veicoli corazzati, missili, e fornendo componenti elettronici bellici sofisticati. Ma la Cina, ovviamente, continua a negare gli aiuti e di non avere avuto negli ultimi mesi legami militari con la Russia, ma auspicando una conferenza “riconosciuta da tutte le parti” per riprendere il dialogo.