
foto: Giannino Ruzza (Montréal-Québec)
Di recente Brad Wilcox, professore di sociologia e direttore del National Marriage Project presso l’Università della Virginia, ha scritto il libro “Get Married: Why Americans Should Defy the Elites, Forge Strong Families, and Save Civilization”. L’autore, ha discusso sul perché il matrimonio sia la decisione migliore che si possa ancora prendere. C’è stata – afferma Wilmox a Epoch Times – una più ampia gamma di cambiamenti culturali che si sono allontanati dal matrimonio. Quando i costumi su sesso, matrimonio e famiglia sono cambiati negli anni ’60 e ’70, tutti ne sono stati colpiti, ma penso che la classe operaia e gli americani poveri siano stati particolarmente colpiti dai cambiamenti normativi. Inoltre, questo è in parte dovuto alle nostre leggi e politiche. Il passaggio al divorzio senza colpa è un fattore che ha minato la fede delle persone nell’affidabilità del matrimonio. Non sto dicendo che dovremmo tornare al modello di legge sul matrimonio degli anni ’50, ma il modo in cui gestiamo il divorzio ha minato la fede di molte persone, soprattutto degli uomini, nel matrimonio. È anche vero che se si affronta e si tratta il matrimonio in modo cavalleresco o egocentrico, allora è molto probabile che si fallisca nel matrimonio, sia in termini di divorzio che di essere ragionevolmente felici. Il matrimonio ha più probabilità di prosperare quando ogni coniuge cerca di essere generoso verso l’altro. Nel suo libro Wilcox parla di come un matrimonio in cui la famiglia è al primo posto, riconosce anche che il matrimonio è una fonte di sicurezza finanziaria, una fonte di solidarietà sociale, un modo per stare con i propri parenti e, soprattutto, è finalizzato al benessere dei figli che si hanno. Un altro aspetto è che le persone sono indipendenti, il che le rende meno inclini a frequentare qualcuno con un occhio al matrimonio, così una volta sposate, è meno probabile che ci sia il pieno spirito di comunione. Un esempio concreto è il fatto che il più delle persone tiene conti correnti separati, il che è più un approccio “io prima di tutto” al denaro piuttosto che un approccio “noi prima di tutto”. Anche la religione ha il suo peso nel matrimonio. Per ragioni casuali, le coppie religiose se la cavano relativamente bene sul fronte matrimoniale oggi, hanno maggiori probabilità di sentire parlare delle norme di fedeltà e perdono, che tendono a promuovere matrimoni più forti e ad aiutare le coppie ad affrontare le sfide della vita coniugale con maggiore successo; hanno maggiori probabilità di essere inserite in reti sociali che valorizzano il matrimonio e la famiglia con la sensazione che ci sia una forza spirituale che sovrintende alla tua vita e che è utile per dare un senso alla sofferenza e ai sacrifici richiesti nel matrimonio e nella famiglia.
8 commenti su “Benefici del matrimonio secondo B. Wilcox.. di Giannino Ruzza”
Eeeh temi difficili da trattare oggigiorno.
Comunismo e liberalismo si sono messi contro la famiglia tradizionale. Uno cavalcando il diritto di parità dei ruoli, l’altro incentrando la vita sul puro egoismo e sul vivi e lascia vivere. Modelli entrambi fallimentari, anticattolici che hanno distrutto la famiglia, ed i risultati si vedono sempre più.
Dapprima, si è reso necessario far lavorare le donne. Con la scusa dell’emancipazione, le hanno sottratte al ruolo naturale di madri. Lavorando le donne, si sono automaticamente abbassati i salari, ma sono aumentate le entrate allo stato.
Dal comunismo, abbiamo ereditato l’asilo, in modo da parcheggiare i bambini, mentre lo stato li indottrina ben bene sin da piccoli con ideologie, sottraendo all’amore della madre ed alla necessità naturale di averla accanto nei primi anni di vita.
Il divorzio, ha reso irrilevante sempre più la necessità di impegnarsi in un rapporto nei momenti difficili, che sempre ci saranno, sfide anche molto ardue di qualsiasi tipo. Il divorzio rende tutto a tempo determinato. Il matrimonio sigillato con Dio, invece, permette di vivere sotto la Sua protezione, superare le difficoltà e mantenere la promessa fatta.
Il femminismo punta a distruggere l’uomo, senza accorgersi, in realtà, che sta distruggendo la donna, punto cardine e fondamentale di una famiglia sana.
Il liberalismo ha aggiunto, appunto, l’egoismo. Non si ragiona più per quello di cui ha bisogno una famiglia, non ci si sacrifica più per uno scopo comune, ma tutto è lecito in nome della ‘mia vita’ e dei ‘miei spazi’, del rispetto altrui. Al diavolo i figli, al diavolo l’unione, prima vengo io.
Prima si ritorna a Dio ed al modello tradizionale di famiglia, prima la società si risana. Impossibile economicamente? Dipende dalle priorità, dalle rinunce, dal capire ciò che è necessario veramente acquistare e cosa no, dall’essere egoisti o dedicare la vita a quella promessa fatta davanti a Dio, sapendo che tutto si risolve se ci si affida a Lui, e non a noi stessi.
Il nemico di oggi, per i liberali e per i comunisti, e la famiglia tradizionale cattolica, senza la quale la società non progredisce come è sempre stato, senza la quale non prospera, senza la quale muore come sta accadendo.
Signor Paolo, sono tutte cose che sosteneva Benedetto XVI, assieme ad altre……
Quindi mi trova assolutamente d’accordo con Lei. Ben scritto!
Gentile dot.re Ruzza, assolutamente. Però, aggiungerei che, e non so se la trovo d’accordo ugualmente, parallelamente con lo scorrere dei tempi, si e attenuata fino a tacere la tenacia della Chiesa nel far sentire la sua voce e condannare in modo forte queste ideologie, un silenzio alla volta, dal concilio II in poi. La ringrazio per avermi fatto conoscere un autore che approfondirò.
Purtroppo signor Paolo, la chiesa si adatta allo spirito del tempo.
Dott. Ruzza, vorrei capire meglio…. Tre donzelle e quattro baldi giovani!!!! Così si parte già male e compromessi!
Buongiorno signora Rosalba, il realtà il primo a destra con il vestito blu è lo chauffeur che guidava la limousine. Putroppo lei in linea di massima ha ragione, in certi luoghi, vedi Cape Cod, un penisola del Massachussetts a 2,3 ore di macchina da Boston il pansessualismo dominava per il 90 per cento. Personalmente ho provato un forte disagio.
Buongiorno a lei e grazie dott Ruzza, mi ha chiarito! Meno male! L’intruso è solo lo chauffeur della limousine.
e che ci faceva Giannino Ruzza a Cape Cod a 2-3 ore di macchina da Boston, Massachusetts?
anni ’70 ? ci è arrivato per caso girando il nord est degli Stati Uniti o era una tappa per un reportage giornalistico? racconti racconti…