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L’Ars vota contro le elezioni dirette per le province siciliane

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E’ tornata ancora una volta nera la fumata per le elezioni dirette per le province siciliane. Bocciato nuovamente il ddl sulle province siciliane. L’Assemblea Regionale Siciliana ha votato a scrutinio segreto un emendamento soppressivo dell’art. 1, per un solo voto di differenza, esattamente l’emendamento è passato con 31 voti favorevoli e 30 contrari. E’ chiaro, che c’è stato chi ha giocato sporco, forse perché qualcuno all’interno ha tirato troppo la corda, assumendo atteggiamenti che non sono stati condivisi da tutti. Sta di fatto che dalla maggioranza c’è stato qualche franco tiratore, che evidentemente si è voluto vendicare. A questo punto si tornerà a votare quasi sicuramente con le elezioni di secondo livello. In questo caso, voteranno solamente Sindaci e Consiglieri comunali, probabilmente nel mese di dicembre. La riforma, da voci di corridoio, pare era diventata, ben più ampia di quanto previsto con l’introduzione di alcune norme, evidentemente non gradite a opposizione e a qualche componente la maggioranza, che con un colpo di mano, ha fatto saltare il banco.

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