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Grandeur e pacchianeria all’inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Non so quanti abbiano avuto la costanza e la pazienza di seguire la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 senza qualche sbadiglio. Imponente nelle intenzioni, dispersiva nella realizzazione, un’esibizione non priva di eccessi e di provocazioni, l’esaltazione della storia della Francia e dei suoi valori. Liberté egalité fraternité, le tre parole che hanno identificato la Rivoluzione francese, ivi compresa l’allusione alla decollazione del re, simbolo dell’oppressione e dell’usurpazione del potere al popolo. Non poteva mancare, nel trionfo dell’inclusività, altro elemento significativo della cultura francese, la sororité, la sorellanza. Il “cittadine e cittadini” di nostrana evocazione nei discorsi di Schlein e dei suoi imitatori. Fa un po’ ridere la distinzione per chi sa bene che il maschile comprende anche il femminile e funziona da neutro, come l’uso della Schwa. Quando si nomina il genere umano, è “uomini” il termine usato e nessuno si è mai scandalizzato. La postmodernità impone invece che si distingua. Va bene così, benché le sottolineature suggeriscano due cose: la volontà di imporre un’ideologia e il timore che quella ideologia non sia accettata. Un rischio che le democrazie dovrebbero poter correre se sono solide e tali si considerano. Ma se gli atleti sono i veri protagonisti di un evento sportivo che ebbe inizio nel 776 a.C. e per l’importanza che rivestiva decretava la sospensione di tutte le guerre in corso, nel giorno dell’inaugurazione dei Giochi olimpici di Parigi, agli atleti è stato riservato uno spazio quasi insignificante. Una sfilata di barconi con le varie delegazioni interrotta da incursioni frequenti tra gli spettacoli che si stavano svolgendo sul Lungosenna, quasi a voler collocare tutto e tutti sullo stesso piano, con l’obiettivo di dare maggior risalto alla “straordinarietà” della mentalità francese e agli artisti che hanno collaborato al progetto. La pioggia battente è stata la nota originale in un contesto studiato nei minimi dettagli per stupire e impressionare, ottenendo un risultato al di sotto delle aspettative e non all’altezza della nota grandeur. Viene in mente la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Tokyo, un capolavoro di eleganza, senso estetico e equilibrio. Sportivité e solennité, evidenziate durante la manifestazione parigina, hanno avuto un ruolo marginale rispetto al trionfalismo nichilista e festaiolo e alla volontà di omologazione, contestati nella rappresentazione pagana dell’Ultima cena, apprezzatissimi da Jan Luc Mélenchon, vincitore delle elezioni francesi, capo della sinistra radicale antisemita e filoislamica. E qui è innegabile il richiamo al carattere, oltre che religioso, geopolitico delle Olimpiadi delle origini. Anche le Olimpiadi di Parigi 2024 vanno lette sotto una nuova luce politica dopo la recente vittoria elettorale di France insoumise, il partito non privo di lacerazioni interne, con il quale tuttavia il presidente Macron dovrà trovare un compromesso, in un paese diviso, con una capitale svuotata dei sui cittadini, con i trasporti bloccati e la minaccia incombente di qualche attacco terroristico. Hanno messo nella Costituzione l’aborto, metteranno anche lo svolgimento dei giochi olimpici secondo le nuove regole, cafoneria compresa.

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18 commenti su “Grandeur e pacchianeria all’inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Dott.ssa Faletti. Lei cita le eleganti aperture olimpiche di Tokio, e che dire dela spettacolare apertura di Pechino 2022, o quelle di Sochi (Russia) nel 2014. E’ davvero questo il “progresso” di cui ci vantiamo molto e che tutti ne dobbiamo andare fieri pena essere giudicati omofobi? Dobbiamo per forza sudditanza ad un’esigua minoranza che impone il pensiero unico e dominante? Infatti il compagno Bonelli nonostante le tante critiche piovute da tutto il mondo difende questa apertura dicendo: “Destra omofoba, medioevo”. Be, se per il sig. Bonelli trasformare la qualsiasi in un Gay Pride significa non vivere nel medioevo, allora la civiltà geco-romana rinascita dell’umanesimo forse per lui è totalmente sconosciuta. Ma d’altronde essendo un politico, mal riuscito e sinistroide, non abbiamo di che preoccuparci. Oggi siamo al punto che questi personaggi non li possiamo chiamare con il loro nome perchè discriminante e non ci dobbiamo indignare nonostante il 90% del mondo è disgustato.
    Oggi apprendo che la cerimonia di apertura di Parigi 2024 è stata rimossa da You Tube dopo le tante critiche piovute da tutto il globo. Certo che la checca di Macron non ci ha fatto una gran bella figura. Forse gli sembrava che i giochi olimpici con secoli di storia, li poteva trasformare in un Eurovision come se i giochi olimpici appartengono solo ai democratici liberali. Insomma queste sono state le olimpiadi della vergogna senza limiti! Hanno escluso gli atleti russi (e questo si sapeva) ma hanno partecipato quelli di Israele nonostante il genocidio in corso a Gaza e sanzionato persino dalla Corte Penale Internazionale. Però la cosa importante di questa arlecchinata è mettere in mostra trans e fenomeni da baraccone perchè non siamo più nel medioevo. Maria Zakharova manda i ringraziamenti all’occidente per avere escluso la Russia da questa manifestazione ed avergli evitato di assistere a questo penoso spettacolo. Il silenzio di Bergoglio su questa manifestazione blasfema e satanica è inquietante. Credo avrà i suoi motivi o i suoi interessi.
    Che dire ancora, due visioni del mondo che negli ultimi anni si sono scontrate: l’universalismo e il wokismo. Ma i cafoni rimangono sempre cafoni in qualunque modo li vogliamo chiamare.

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  2. @ R.Faletti;
    Se ho ben compreso, alle analisi post apertura delle Olimpiadi 2024, non saranno più tollerati gay pride locali o nazionali??
    Ho sempre ritenuto, i gay pride, un volgarissimo modo di esibirsi di soggetti paranormali..
    Perché poi non sussistono etero pride??
    Poi mi chiedo, e le chiedo; perché nelle gare olimpiche e para olimpiche sono rappresentati solo due generi (maschile e femminile)??
    E nessuno manifesta per l’esclusione lgbtq+-×÷ ect??
    Grazie..

  3. Signor Spinello, l’orientamento sessuale non è un aspetto da cui far derivare valutazioni e giudizi di valore sulle persone. A disturbare non è l’omosessualità in sé, indipendente dalla volontà, ma l’omosessualità esibita e ostentata. Nell’antica Roma come nell’antica Grecia, l’omosessualità non era vista come uno scandalo, era anzi connessa ai ruoli e al potere e associata a una sorta di funzione sociale. Il potere era maschile e apparteneva all’uomo adulto della coppia, che fungeva da “guida” e “educatore” del più giovane e che nell’intimità era la parte attiva. Da qualche tempo, nello scontro politico interno e tra nazioni, l’omosessualità è diventata un’arma. Zakharova, come al solito, racconta la storia nel modo più confacente al vittimismo putiniano: è un bene per la Russia essere stata esclusa dalle Olimpiadi di Parigi (sappiamo che invece si è esclusa da sola causa l’invasione dell’Ucraina) perché così non ha dovuto assistere a uno spettacolo “indecoroso”. Putin e i suoi lacchè non mancano mai di impartire lezioni morali al corrotto Occidente. Domando a Lei e ai fedeli sostenitori dello zar, i pacifisti alla Salvini e alla Tarquinio: è più grave essere omosessuali o fare strage di un popolo che non vuole saperne di farsi conquistare? In quanto poi agli atleti russi, alcuni partecipano alle Olimpiadi come neutrali, senza bandiera, altri hanno cambiato nazionalità. I nostri patrioti riflettano. Gli atleti israeliani partecipano a pieno diritto perché lo Stato ebraico non ha mai aggredito ma è stato aggredito. Il 7/10 è ancora una data da incubo che filopalestinesi e sostenitori di Hamas preferiscono cancellare dalla memoria e perfino dalla storia cadendo nella trappola dei terroristi che non diversamente da Putin recitano la parte delle vittime, capovolgendo la realtà. Ringraziamo per questo le sinistre radicali europee e anche quelle un po’ meno radicali del “sì, ma…” che non riescono a stare né da una parte né dall’altra.

  4. @Terrorista
    due boxeur trans, cioè due donne il cui sesso biologico alla nascita era maschile, sono state escluse ai mondiali dell’anno scorso, sono invece state ammesse alle Olimpiadi di Parigi. I colpi di una donna nata uomo sono evidentemente più pesanti di quelli di una donna nata donna. Il senso comune suggerirebbe di fare dei distinguo per una semplice questione di “lealtà sportiva”. Purtroppo, come spesso avviene quando l’ideologia prevale sulla ragione, sono guai. Avevo letto che le norme sarebbero state più stringenti, verificando i livelli di testosterone un anno prima delle gare e assicurandosi che la transizione fosse avvenuta prima dei 12 anni d’età. Un modo per evitare che si affrontino un uomo, di fatto, e una donna, ma che non tiene in alcuna considerazione un aspetto molto serio: i gravi rischi che corre un bambino sottoposto a terapie pericolose per la salute e per la psiche, troppo giovane per valutare seriamente a quale sesso intenda appartenere. L’altra faccia dell’inclusività e della tolleranza che non è ammissibile siano illimitate.

  5. Una carnevalata indecorosa, volgare e macronoscopica, dove al centro non c’è lo sport con tutte le discipline ma una ulteriore occasione per parlare di perversi orientamenti, di gente pervertita che mira solo ad un volgare esibizionismo. Vogliono indicare una rotta che non è modernità ma diseducativa alla formazione delle giovani generazioni. In tanti si sono bevuti il cervello e non è più possibile permettere di travalicare.

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  6. Dott.ssa Faletti ho sempre rispettato le inclinazioni sessuali di ogni singola persona ad eccezione dei pedofili che li perseguiterei fino ai confini del mondo. Quello che mi disturba è tutto questo protagonismo che non capisco cosa concretamente mi vuole dimostrare o insegnare o peggio dove mi vuole portare. Ognuno dovrebbe vivere la propria sessualità nella sua intimità come fanno le persone normali. Che siano etero, trans, non binari, o altro! Se loro vogliono essere considerate persone normali nonostante le loro inclinazioni sessuali, non hanno bisogno di sfilate folkloristiche e mettersi in mostra. Non hanno bisogno di trasformarsi in fenomeni da baraccone e imporre le loro ideologie persino ai bambini che andrebbero tutelati fino al raggiungimento della maggiore età e decidere poi loro cosa fare del proprio corpo e della loro vita prima di essere plagiati se non incastrati psicologicamente a cominciare dalle scuole. Agghiacciante la testimonianza di Elon Musk a Daily Wire News: “Indotto con l’inganno a dare i bloccanti della pubertà a mio figlio: non sapevo fossero farmaci sterilizzanti…. Così l’ho perso. Mio figlio è morto, ucciso dal virus woke”.
    Seppure il sig. Musk che costruisce umanoidi non è il massimo per dare lezioni di morale, lascia intendere che i danni di un’ideologia che ti strappa da te stesso facendoti vivere quello che non sei, sovverte ogni natura e annichilisce la persona.
    L’omosessualità esiste da sempre e oltre ai tempi dei Romani, anche nel mondo arabo praticano l’omosessualità nonostante il Corano è chiaro a tale proposito. Ma non ho mai visto un arabo con reggicalze e perizoma e sfilare per le vie di Damasco o altre città musulmane.
    E poi, tutta questa ideologia lasciata crescere in modo incontrollato a cosa ci potrà servire in futuro? A fabbricare bambini in provetta e poi affidarli a genitori LBTG? Uno di questi personaggi ha dichiarato che vuole portare avanti una gravidanza nel suo grembo e dopo abortire. A suo dire vuole essere la prima maschia ad avere abortito dopo essere stato gravido. Ma se il nuovo mondo occidentale lo stiamo costruendo con questi valori senza sapere quale sia la necessità o il motivo, allora mi rimetto alle persone che comprendono le cose meglio di me.

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  7. Signor Spinello, sottoscrivo ogni singola parola del Suo commento: non è l’omosessualità a dover essere condannata, ma la volgare spettacolarizzazione e la precisa volontà politica di farne uno strumento di lotta contro chi ha il diritto legittimo di disapprovare o rimanere in silenzio. Anche il movimento woke che ha intossicato la sinistra dei dem americani ha bisogno del nemico per potersi affermare.

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  8. @ Drugo
    e anche di chi scrive. Rep è scarsamente credibile nella foga di dare addosso al governo Meloni. Cito un solo caso, ma ce ne sono altri. In dicembre, il quotidiano di riferimento del Pd ha scritto che il Tg1 avrebbe oscurato del tutto Schlein e concesso appena 30 secondi al Pd. Si era nei giorni bollenti della battaglia ingaggiata dai dem contro l’occupazione della Rai. (Informo che Meloni, proprio per sottrarla all’egemonia dei partiti, sta pensando di liberalizzarne una quota mettendola sul mercato). Poco più tardi, Rep ha rettificato e alla fine si è scoperto che nel Tg1 di TeleMeloni, Schlein aveva avuto addirittura più spazio della presidente del Consiglio e di…Mattarella, nientemeno. Il pregiudizio acceca. Con questo non intendo difendere il governo che potrebbe essere criticato per motivi più seri di quelli scelti da Rep perché più facilmente divulgabili e comprensibili ai più.

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  9. https://www.corriere.it/politica/24_luglio_29/lo-stupore-della-ue-per-le-proteste-italiane-sulla-liberta-di-stampa-roma-e-stata-consultata-ca2635a7-f89f-4dea-92e6-0142e9b7exlk.shtml

    mi auguro che il Corriere le sia più congeniale, Rita Faletti; capisco anche che, non potendosi più immedesimare nell’evanescente circolo dei renziani, cerchi nuova collocazione come sorella d’Italia.

    Che il riferimento dell’iconografia queer sia stato l’affresco di Leonardo (cosa di cui dubito) o meno, personalmente ritengo sarebbe stato meglio non inserirla, proprio per evitare possibili dubbi, perplessità ed offese al sentimento religioso, oltre a essere di dubbio gusto artistico e valenza estetica.

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  10. @Drugo
    ho una sola sorella, quella naturale, e non ho la vocazione a ingrupparmi o immedesimarmi in qualcuno. Credo tuttora che all’Italia farebbe bene un partito che si collocasse al centro e Renzi e Calenda potevano dare vita a quel partito, invece hanno dato sfogo a reciproche recriminazioni e accuse, stupidamente. Questo non significa che, fallito il progetto, gli italiani che ne auspicavano la nascita siano scomparsi.

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  11. Calenda e Renzi sono , come quella storiella sui pecorai morti di sete accanto al pozzo con l’acqua , da indagini si scopri che morirono di sete perché non sono riusciti a mettersi d’accordo su chi doveva tirare su l’acqua .
    Onestamente li credevo più istruiti . E noi dovremmo sperare in questi elementi?
    Poveri noi !!

  12. Repubblica un giornalino in mano a un direttore un po’ tonto .
    Un giornale serio dovrebbe essere equilibrato credibile
    Poi che la redazione e i lettori siano di sinistra ci può stare ma con serietà.
    Questo giornale scrive falsità, fa diventare importanti notiziole di convenienza, è ridicolo !!
    Tutto il centrodestra deve tenere duro ,per evitare che questa gente ,vada al governo per evitare altri danni pesanti come quelli fatti in passato .
    Teniamo duro per il bene della nostra Nazione .
    È colpa della Raggi e del M5S se Roma non ha potuto partecipare alla gara per l’assegnazione delle olimpiade .
    Oggi potremmo essere noi i padroni di casa delle olimpiade ,evitando di queste scempio all’intelligenza umana .

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  13. Dott.ssa Faletti, tempo fa proprio Lei faceva la schiuma alla bocca per “quei due”, allora se ricorda Le dissi che a Renzi servivano voti e a Calenda un motivo per non raccogliere firme. Rischiava di non farcela per il poco tempo e sarebbero stati fottuti già d’allora. Ma siccome gli italiani votano, allora ascoltano solo quello che gli raccontano e diventano i loro idoli senza vedere o capire come due personaggi diametralmente opposti potevano convivere. No, non ci credo che proprio Lei abbia creduto in loro. Ricordo che simpatizzava per loro, ma credere a loro?!

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  14. Quello che scrive la signora Faletti a proposito del centro è una sacrosanta verità, anche perché chi oggi vota destra è improbabile che voterà mai sinistra, mentre un centro moderato e aperto al futuro potrebbe essere il giusto approdo. Ma questo è un ragionamento di buon senso, anche il filosofo Galimberti ha espresso tempo fa un ragionamento di questo tipo. Dall’altra parte a sinistra il PD continua nell’assurda linea populista rincorrendo Conte, ormai arrogante ed egemonico che vuole distruggere il suo padrone Grillo.
    In Italia è questo il vento che tira, un vento che fa gonfiare le vele alla destra, il vento di una italianità che non vuole mai maturare.

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  15. Signor Spinello, credo nelle idee più che nelle persone che sono volubili e interessate ad affermare il loro potere più che a perseguire il bene comune. Le idee di quei due continuano a piacermi e quei due erano e sono compatibili, se non fosse per le personalità. Il populismo di destra e di sinistra è molto lontano da quella che ritengo essere un esempio di politica decente.

  16. Tonino Spinello

    Penso che il centro in Italia potrebbe nascere, crescere e radicarsi con il socialismo. Sparirebbero partitini, movimenti, “agiati” e agitati. Ma ci vogliono gli uomini e le condizioni. Dott.ssa Faletti, con la politica in mano ai centri satanici che annebbiano i cervelli dei politici e non fanno portare avanti i veri interessi del Paese, quale pesticida ci vorrebbe per liberarci da tutti i parassita interni ed esterni che infestano il Bel Paese?
    E comunque, fino a quando nascono partiti e movimenti e ci metto il proprio nome, quello non è mai un partito del popolo, è una società privata a servizio del migliore offerente. Meloni, Renzi, Calenda, ne sono l’esempio, pensi se tempo fa sotto il simbolo MSI ci fosse il nome Almirante, o sotto la DC Andreotti. o sotto PSI Craxi.
    Questo è un motivo perchè pur volendo credere alla buona politica, poi ci sono i politici.

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