
Foto: Giannino Ruzza (First Unitarian Church, Providence, RI)
America in crisi, America violenta, America spaccata in due, America ripiegata su se stessa, America assediata dalle autocrazie, America in ritirata. Luoghi comuni che hanno l’ambizione di descrivere un paese complesso, grande per estensione, per la sua storia, le battaglie vinte per le libertà e i diritti, le sconfitte riportate per aver tentato, credendoci, di esportare la democrazia nel mondo, proponendo il proprio modello di democrazia. L’America è, sopra tutto, una grande democrazia, orgogliosa di esserlo, una varietà di etnie dove le diversità conservano i loro caratteri distintivi e tuttavia si armonizzano, dando vita a una società multiculturale e in un certo senso omogenea, favorita da una naturale disposizione ai rapporti interpersonali e all’apertura sotto la spinta del tipico orgoglio nazionale, “siamo tutti americani”, che trascende etnia, genere, orientamento sessuale e religioso. L’America è un paese generoso che ti accoglie con il sorriso e risponde all’appello della correctness che predica l’uso di un linguaggio inoffensivo che non lasci trapelare discriminazioni pregiudizievoli e discriminatorie nei confronti di categorie o gruppi minoritari. Perfettamente assuefatte ai canoni liberal le grandi città, affinità con l’atmosfera progressista delle nostre ztl, non altrettanto i piccoli centri, indifferenti o meno sensibili ai formalismi linguistici che non impediscono comunque di nutrire sentimenti di fastidio o altra natura. La correttezza politica trova spazio persino nelle chiese. A Providence, nel Rhode Island, mi ha stupito lo schieramento di bandiere appese all’entrata di una chiesa unitaria, First Unitarian Church: la bandiera americana e della città accanto a quella di Black Lives Matter e di LGBTQ+. Basta camminare un po’ oltre e scopri la Christian Science Church, fondata nel 1879 con la missione dichiarata di ripristinare il cristianesimo primitivo. Un paese di fede protestante dove ci sono chiese per tutti i gusti, pardon, per tutti i credo e le varie eresie. Inclusività è la parola d’ordine, obiettivo dei liberal americani e arma culturale e politica, con deragliamenti a sinistra che dimostrano come la democrazia possa correre il rischio di diventare anti-democratica quando attenzione e condiscendenza verso le minoranze si trasformino in razzismo verso la maggioranza. Insistente è anche il richiamo al rispetto dell’ambiente, presente nelle varie forme artistiche e osservabile nella realtà. Parchi perfettamente curati, giardini pubblici che sono distese di verde che imitano soffici velluti, cespugli fioriti ovunque lo spazio lo consenta. Un incanto! Un invito ad amare la natura che diventa incoraggiamento a pentirsi nelle sale dei musei dedicate alla storia e ai costumi dei nativi e nelle gallerie d’arte indigena. Foto video e audio che ci ricordano le sofferenze patite a causa della violenza “sistemica” dell’uomo bianco. Occidente sotto processo: fa’ ammenda delle tue colpe. Se non fosse che la violenza ha spadroneggiato e spadroneggia tuttora in molte parti del mondo e si chiude un occhio perché non è l’uomo bianco ad esserne responsabile. L’America che si autoflagella è un messaggio sgradevole che nasce da una visione distorta della storia, diffusa dal woke gauchismo, germe della crisi americana e della crescente perdita di consenso del partito democratico, concentrato nella difesa di donne, immigrati e neri, a scapito delle altre componenti della società. Ma attenzione a non farne parola. Se ti capita di aver prenotato un albergo gestito da messicani, evita di lamentarti della pulizia sommaria, della colazione scadente in rapporto al prezzo, della carta magnetica che non funziona. Paga il conto e cambia struttura. E capisci perché la correttezza politica sia l’innesco della guerra tra conservatori e liberal, a cui l’Europa non è estranea e sempre meno lo sarà. La globalizzazione tecnologica è inevitabilmente globalizzazione culturale e chi ne ha il controllo impone le regole. Che, a guardar bene, non sono da buttare, sempre che “spazzare via le macerie del razzismo, del sessismo e dell’odio non sostituisca i vecchi pregiudizi con nuovi” (George HW Bush). E intanto qualche nuovo pregiudizio è nato se a Provincetown, una località del Massachusetts nell’estrema punta di Cape Cod, sull’Oceano Atlantico, oasi LGBTQ+, se sei etero ti senti guardato come fossi un alieno. Poco male se hai la fortuna di assistere al passaggio delle foche a pochi metri dalla riva dopo le 4 del pomeriggio. A conti fatti, con riserva rispetto agli eccessi del politically correct, evviva Provincetown, la conferma che in questa America, poco amata dai più, la democrazia, come la libertà, è un valore irrinunciabile.
17 commenti su “Questa America…l’opinione di Rita Faletti”
Non ho capito bene cosa intende Lei per democrazia o perchè dobbiamo amare l’America.
Dott.ssa Faletti, intanto piacere sentirla, noto che non ha menzionato la cosa che l’America ama di più e che è disposta anche a morire. Il Dollaro.
Prima di ogni cosa, qualunque cosa, per l’America vengono prima i soldi, poi possiamo fare tutte le democrazie che vogliamo. Possiamo avvallare tutte le libertà che vogliamo, ma il Dollaro non si tocca specie se queste libertà sono pensate per portare profitti.
E di fronte al Dollaro nessuna morale può essere tollerata. Costi quel che costi!
Buongiorno Signor Spinello, il piacere è ricambiato. Per democrazia intendo la definizione che ne dà il dizionario: potere al popolo. Che non significa né populismo (assecondare supinamente i desideri dei cittadini con il solo intento di acchiappare voti per il potere) né quello che molti credono, fare cioè cosa e come gli pare. Democrazia significa libertà di votare un programma di governo o un altro o astenersi. Per democrazia si può anche utilizzare la definizione del suo contrario: un sistema di governo in cui il potere è nelle mani di uno solo. Xi Jinping in Cina, Khamenei in Iran (di fatto colui che impone la linea politica del paese), Putin in Russia, Kim Jong-un in Corea del nord…esempi di dittatura. Il dollaro è importante tanto quanto l’euro, lo yuan, il rublo..perché l’economia di ogni stato è il pivot intorno al quale ruota tutto il resto. Il biglietto verde è tuttora il leader mondiale più utilizzato negli scambi commerciali.
Dott.ssa Faletti, il potere che sia democratico o autocratico o dittatoriale, non è mai di un singolo individuo. Dev’essere sostenuto sempre da un nutrito gruppo di persone scelte per blindare il potere e proteggerlo. Noi democratici il potere lo tuteliamo con diversi metodi, anche estremi. Tipo (notizia di oggi) che la Salis eletta al Parlamento Europeo si occuperà di giustizia. In pratica questa persona accusata di lesioni gravi e di partecipazione a organizzazioni politiche criminali, andrà nella commissione giustizia. Però in modo democratico, questo va detto pure! Se ci fosse democrazia in Europa dopo la sconfitta netta dell’establishment europeo alle ultime elezioni ridarebbero le poltrone alle stesse persone sconfitte? Se ci fosse democrazia, una vera democrazia, si voterebbe per un solo parlamento europeo. Non per quello che ha due sedi, anzi tre con la BCE.
Il biglietto verde è in caduta libera in quanto molti Stati da qualche tempo stanno adottando le loro monete come scambio creando di fatto una dedollarizzazione a livello mondiale. La stessa Yellen qualche settimana fa mostrava le sue preoccupazioni per questo fenomeno inarrestabile. Il petrodollaro che aveva lo status di valuta di riserva mondiale è finito e i sauditi questo accordo non lo hanno rinnovato.
Penso che la democratica America e tutti gli Stati satelliti quando si vedranno isolati dal resto del mondo perchè il loro dollaro è minacciato, scateneranno l’apocalisse pur di difendersi il loro dollaro e le scuse saranno tante e molteplici. La prima scusa è la difesa della democrazia, poi la difesa dei diritti, delle libertà, della parola, delle religioni e tante altre scuse pur di non dire che il dollaro è il dollaro e niente e nessuno può fermarci.
Ma ormai le cose sono cambiate e se l’America non ne prende atto e fa un passetto indietro, avrà un brutto risveglio. E questo con o senza Trump.
No penso che il dollaro abbia bisogno di essere difeso .
È la valuta più importante al mondo e la più diffusa.
L’unica cosa che interessa agli americani è di abbassarlo o innazzarlo in base alla loro convenienza.
Il mondo gira in dollari,
Il petrolio presto lascerà il campo al nucleare
Il potere resterà per tanto tempo in mano all’America.
La Cina cresce fino a quando l’America la farà crescere cioè comprando i prodotti cinesi
Ma se l’America smette di comprare i prodotti cinesi la Cina va di nuovo giù
La Democrazia è l’egemonia Americana hanno portato la pace nel modo dopo la seconda guerra mondiale,
E se vogliamo pace dobbiamo metterci al riparo dietro le robuste spalle Americane.
L’Europa che balbetta di fronte Putin ne è l’esempio
Senza lo zio Sam Putin ci avrebbe già messo i piedi in testa .
Non sono i mezzi che ci mancano ,
Mancano gli uomini stile Churchill, o il tedesco Helmut kol .
Uomini carismatici lungimiranti e autorevoli .
Siamo i mano a macchiette tipo Macron ,e company .
Auguro all’America sempre buona salute , per preservare la mia .
Signor Spinello, il nutrito gruppo di persone che sostiene un dittatore, in Russia gli oligarchi, si fa più scarno nel momento stesso in cui alcuni osano esprimere critiche sulle decisioni del capo. Semplicemente scompaiono non certo per un’improvvisa epidemia suicidaria. Basta per comprendere quale sia il potere di uno solo e quale la libertà di opinione del cosiddetto gruppo di sostenitori. Nelle democrazie un capo di governo può essere mandato a casa in qualunque momento. Pensi all’Italia. Democrazia, significa anche, purtroppo, che un personaggio come la Salis sia eletta al Parlamento europeo. L’hanno eletta i cittadini italiani che fino a prova contraria conservano intatto il potere di decidere per chi votare. Sono gli “inconvenienti” della democrazia che non è perfetta ma senza ombra di dubbio migliore del suo contrario. Inutile nascondersi che il denaro sia, anche nelle migliori democrazie, uno degli obiettivi maggiormente perseguiti, come il potere. Ma questo prescinde dalla democrazia, ha a che fare con il senso di responsabilità che dovrebbe guidare le scelte e il comportamento di chi si propone di guidare un paese. Prima di recitare il De profundis per l’America, aspetterei un po’.
Signor “Amo Modica”, c’è in giro un gran timore che l’America ci saluti e ci auguri buona fortuna. I bulli europei non sono neanche capaci di difendere i loro interessi commerciali dalle parti dello Yemen contro gli attacchi terroristici degli Houthi e sono costretti ad affidarsi a inglesi e americani. Questo la dice lunga su quanto ridicoli siamo.
Non recito il De profundis senza prima avere fatto il Mea culpa. Le colpe sono tante e importanti. Non è vero che con queste democrazie puoi mandare a casa i governanti incapaci, se fanno parte del giro malavitoso il popolo sovrano non ha nessun potere per cacciarli, restano sempre nel giro perchè sono tutti cresciuti nel torbido e nel torbido devono agire. Le libertà di parola o di pensiero sono condizionate al sistema e chi muove critiche o potrebbe ostacolare questo sistema contorto scompare nel nulla o muore in circostanze misteriose. E di recente nel nostro occidente ne muoiono personaggi in circostanze misteriose senza che si indaga. Tutto viene insabbiato!
Però dobbiamo giudicare gli altri anche con modi presuntuosi e arroganti autoassolvendoci a prescindere perchè da sempre siamo i buoni democratici che portano solo pace e benessere nel mondo.
Se anche l’Impero Romano è caduto, perchè non dovrebbe cadere l’impero statunitense? Per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio, l’importante è come sceglieremo di iniziare.
Signor Spinello, è vero quello che Lei dice a proposito del politico incapace, gli elettori non possono sempre mandarlo a casa, né presto né tardi, in particolare se può tornare utile a un partito per avere i numeri per governare. Penso al grande statista capo dei Cinque stelle e padre del Superbonus e al Pd. Consideri però che alle Europee il signore si è fermato al 10 per cento. E’ o no merito della democrazia? Per un buon inizio sarebbe sufficiente riflettere sul concetto di libertà.
Già le libertà!
Dott.ssa Faletti, le porgo uno dei tanti pensieri sul concetto di libertà:
“La libertà è una cosa più complicata dei diritti, la libertà è una forma di disciplina. C’è un aneddoto che mi è sempre piaciuto: ti prendo, ti butto in mezzo al deserto e ti dico “vai sei libero”. Tu non sei libero, anche se in apparenza lo sei. Per essere libero dovresti conoscere le oasi più vicine, sapere dove andare, saperti orientare. Oggi l’uomo è disorientato. Ma questo disorientamento lo chiama “libertà”. Bisogna al contrario essere consapevoli di com’è questo mondo, per tracciare un sentiero che è la tua vera, disciplinata libertà”.
G.L.Ferretti
E’ l’ottusità o il disinteresse di gente sfascista che determina il male della democrazia.
Il populismo grillino ha fatto danni incalcolabili all’Italia e troppo lentamente la gente riesce a comprendere, scendere al 10% è stato un risultato solo dopo aver consolidato il danno, il PD si era illuso di poter attingere a quel serbatoio di voti e si è lasciato sfruttare… il problema è che il populismo spunterà con nome diverso e con la stessa tipologia di gente ottusa, magari con il nuovo nome “movimento sette stelle”, magari con a capo “Di Battista”, attualmente il peggiore e prima di “disinnescare la bomba” si faranno altri danni.
Il punto è che la popolazione italiana ha pochi o forse nessun anticorpo, andare per la via sbagliata è diventata consuetudine.
@Vincenzo;
Abbiamo in Italia “populisti” peggiori di quelli da lei menzionati..
La Democrazia, è un” Piano”, per esistere deve essere delimitato da “3 punti”..
A farla breve, un avolo con 3 gambe..
Istruzione, Sanita e Giustizia..le tre gambe, od i 3 punti..
Sono decenni che il “piano” ( tavolo ) ha seri problemi di sussistenza..
Se non consolidiamo le gambe del tavolo, rischiamo seriamente il disastro sociale..
Ora che Biden si è arreso, forse l’America ha qualche opportunità di eleggere un presidente diverso..
Diverso da Trump e della Harris..
Capace di mettere su un tavolo di dialogo con russi, cinesi..ed europei..
Gli atri subito dopo..
Dopo il raid in Yemen, in medio oriente va disinnescata la tensione..senza perdere trmpo..
Terrorista lei ha perfettamente ragione: Istruzione, Sanita e Giustizia… le tre gambe, ma i populisti si sono impegnati nel momento peggiore a spendere soldi per monopattini e fare lo scempio dei conti pubblici con il 110% determinando un danno enorme che ha arricchito i più potenti e ricchi e saranno pagati dai più poveri.
Cosa c’è secondo lei di più populista di un tizio con la pochette che spende arricchendo i ricchi ai danni dei poveri, forse perché è stato completamente ignorante o forse perché sta atto completamente incapace di gestire quelle risorse, poi arrivò Draghi che dissenziente fu costretto a non fare nulla e poi dimettersi a causa dello stesso tizio con la pochette.
Quel tizio con la pochette che andava d’accordo con il suo caro amico Donald e che con scambio amichevole lo chiamava Giuseppi.
Questa è l’Italia, dice bene Vincenzo, ma la gente non comprende ancora.
Signor Spinello, interessante ma ingannevole il pensiero di G.L.Ferretti sulla libertà. Interessante per l’importanza attribuita alla disciplina e alla consapevolezza, che condivido pienamente. Sono entrambe indispensabili se davvero si voglia raggiungere un obiettivo. Conoscenza e consapevolezza, che si conseguono attraverso studio, impegno e sacrificio. La conoscenza rende consapevoli della realtà delle cose, quindi liberi di discriminare, selezionare, scegliere e decidere. Sull’ignoranza altrui scommette chi persegue i propri “torbidi” interessi. Ferretti però trascura, non so se intenzionalmente, ma credo di sì, di fare esempi riferiti a contesti più “vicini” di un deserto, non propriamente l’ambiente in cui la maggioranza di noi si cimenta nella difficile impresa di orientarsi per la sopravvivenza intesa in senso lato. Con quell’esempio G.L.F. fa credere con più forza al “disorientamento” dell’uomo di oggi. Il disorientamento può essere la risposta a stimoli opposti e all’inseguimento acritico di cattivi maestri.
Quante chiacchere, siate pragmatici..
La Harris come specchietto per le allodole, poi improvvisamente..una “colomba nera” per sbaragliare Trump ed i suoi..
È l’uomo della strada cioè quello che vota e che alla fine fa andare al governo chi ha presentato il tavolo più bello , chi ha buttato più fango su chi governa ,
Ma questo uomo della strada ha mille problemi per campare ,ha problemi cerca soluzioni, speranze ,e si aggrappa chi ne suggerisce di più ed è più credibile perché non si è ancora sporcato le mani .
I 5 stelle hanno fregato gli Italiani attraverso i computer distribuendo false notizie e bugie , e si sa una bugia ripetuta tante volte diventa una mezza verità.
Noi Siciliani siamo stati ingannati da tutti , abbiamo mandato alla Regione di tutto e il contrario di tutto , ma niente è cambiato .
Perché per cambiare ci vuole per primo un popolo che non sia accattone, un popolo che pretende le cose perché gli spettano, e non come una grazia ricevuta ,
Fino a quando saremo questo tipo di popolo niente cambierà.
La Democrazia è un bene prezioso , la pluralità è una condizione fondamentale ,
Con tutti i suoi difetti la democrazia riesce sempre a disinfettare le sue ferite onde evitare la cancrena
( Amo Modica ) .
L’America è nata con il germe della democrazia, gli stati uniti d’America si sono uniti democraticamente. hanno combattuto la Gran Bretagna la loro madre patria .
Hanno conquistato la libertà e la difendono da più di 200 anni ,
La loro costituzione è sacra le loro regole invariate .
Con loro avremo sempre da guadagnare,
Libertà e pace.
Il frutto del mondo libero a condizione che abbia robusti Anticorpi .
Il resto è magnifica propaganda e pericolosa attrattiva .
Amo Modica,
Che mi frega della loro costituzione? Noi abbiamo la nostra Costituzione, anche se calpestata continuamente. Gli americani hanno combattuto le Giubbe Rosse per la loro libertà e allora? Questi sono fatti loro, noi abbiamo avuto le nostre glorie e le nostre sconfitte e siamo sempre stati Italiani. Fino a ieri! Tanti popoli hanno combattuto e combattono per la loro libertà e spesso pa ssano sottotono, (vedi Palestina) invece in America giustamente si festeggia il giorno dell’Indipendenza e questo lo condivido pienamente.
Lei dice: “Con loro avremo sempre da guadagnare”, quindi esclude a priori che noi Italiani non saremmo in grado di sopravvivere come popolo se non abbiamo gli ameri-cani che ci comandano? Ma chi Ca… sono questi americani?! Dobbiamo essere per forza dipendenti da loro? Perchè ci hanno invaso e liberati dal nazi-fascismo? In un modo o nell’altro ci saremmo liberati comunque, ma siccome sono arrivati prima gli alleati, allora ci dobbiamo prostrare ed essere riconoscenti a vita. Questa è l’amicizia?
Proprio sull’amicizia le voglio dire una cosa che molti trascurano: Un’amicizia vale poco quando è un vantaggio! E l’America di vantaggi ne ha avuti tanti, ci hanno defraudato di ogni bene, tanti beni, fino a sottometterci e diventare delle marionette telecomandate. S’intende…., democraticamente!