
Confermate dal Tribunale del Riesame di Catania (presidente Giuliana Sammartino) le ordinanze di custodia cautelare in carcere per i vittoriesi e gli sciclitani arrestati nell’ambito dell’operazione “Fenice”. Per i fratelli sciclitani Mauro e Roberto Gesso, rispettivamente di 44 e 51 anni, il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso è stato derubricato in quello meno grave di concorso esterno. A difenderli davanti al Riesame gli avvocati Giuseppe Di Stefano ed Alessandro Agnello. Per la Procura Antimafia di Catania a “riscontro dell’operatività del clan sarebbero emersi collegamenti con altri gruppi mafiosi delle zone limitrofe”. I legali avevano chiesto la revoca della misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catania, Stefano Montoneri.