Don Giorgio Petriliggeri, don Rosario Canonico, don Giuseppe Marangolo, don Francesco Gugliotta, don Sebastiano Palumbo, don Pietro Terranova (amministratore parrocchiale), don Aldo Modica, don Gerardo Kipasa Kavingulwa, don Salvatore Cerruto, don Giorgio Di Vita, don Salvatore Bella, don Carmelo Morana. Dal 1924 ad oggi è stata quella che avete appena letto la sequenza di sacerdoti che si sono alternati all’interno della parrocchia di san Giovanni Battista. Cento anni dalla nascita di quella che prima era una sorta di succursale della parrocchia della chiesa Madre, e poi, l’otto maggio del 1942, divenuta parrocchia autonoma a tutti gli effetti. Cento anni che saranno sicuramente ricordati nel corso della festa del “co-patrono” (patrono della città di Pozzallo assieme alla Madonna del Rosario) in programma fra meno di un mese. Sul sito internet del Comune di Pozzallo sono già visibili i primi provvedimenti che riguardano i giorni di festa dal 15 giugno fino al giorno della festa, in programma il 24 giugno.
Il 15 giugno, quindi, sarà il giorno della “varchiata”, l’uscita in mare del simulacro di san Giovanni Battista, nel corso del pomeriggio. Un’abitudine che da più di trent’anni vede protagonisti non solo i fedeli ma anche chi possiede una barca ormeggiata al porto. L’uscita in mare del protettore dei marinai fu una geniale idea di don Sebastiano Palumbo, il quale, accolta la richiesta di alcuni pescatori, organizzò la prima “varchiata” verso la metà degli anni ’80. Da allora (ad esclusione del periodo del Covid), san Giovanni Battista ha solcato le onde antistanti la città per benedire tutti coloro che lo hanno invocato.
Giornata “clou” è il giorno della festa che, quest’anno, cade nella giornata di lunedì. Classico l’appuntamento con l’uscita in processione, in tarda serata, dopo la messa del mattino e quella del pomeriggio.
Cento anni di devozione, di preghiere, di matrimoni, di funerali e di tantissimi fedeli che si sono avvicendati all’interno della parrocchia. Bisognerebbe stilare un’altra lista di tantissime persone che hanno collaborato con i parroci che si sono avvicendati.
Storica la “rivalità” (tutta religiosa) con la parrocchia della Chiesa Madre, com’è storica la prima radio cattolica (Radio Precursore) nata da una brillante idea di don Sebastiano Palumbo. Chi stava a casa, perché impossibilitato a venire in parrocchia, bastare accendere la radio e sintonizzarsi al fine di ascoltare le omelie di don Palumbo e degli altri sacerdoti.
- 7 Settembre 2024 -