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Immigrazione e asilo: si cambia…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo lunghe trattative tra Commissione Consiglio e Parlamento europei, il nuovo Patto su migrazione e asilo è stato approvato. Von der Leyen aveva detto: “In Europa entra chi vogliamo noi”, sottolineando l’importanza di adeguare il nuovo regolamento alla necessità di sicurezza del territorio dell’Unione e dei suoi confini esterni. Il pacchetto prevede una accelerazione alla frontiera per i richiedenti asilo che provengono da paesi ritenuti sicuri e un’estensione della detenzione amministrativa per chi è considerato “una minaccia per la sicurezza nazionale o l’ordine pubblico” e chi fornisce informazioni false alle autorità. Gli Stati membri dovranno dotarsi di strutture atte ad ospitare le persone durante l’esame della richiesta. Se l’esito è negativo, il rimpatrio è previsto entro 12 settimane. Per i paesi che si sottraggano all’accoglienza, un sistema di solidarietà obbligatoria stabilisce che la quota di migranti sia sostituita con quote di denaro, personale e mezzi al paese che se ne farà carico. Rimane il principio cardine del regolamento di Dublino: al paese di primo ingresso spetta il compito di esaminare la domanda d’asilo e rafforzare la procedura d’identificazione, nazionalità, età, impronte digitali e immagine del volto.  Soddisfatte von der Leyen e Metsola, favorevoli popolari, socialisti e liberali. Scholz approva l’accordo e il presidente svedese del Pse, Stefan Loefven, lo considera necessario e costruttivo perché l’attuale sistema è diventato insostenibile. Innegabile il contributo di Giorgia Meloni che ha dimostrato, con il Protocollo Roma-Tirana, la possibilità di smuovere le acque di una palude culturale per cui “intanto li accogliamo tutti, poi si vedrà”. Vota a favore FI, contrari Lega, Le Pen, Orban e il Pd di Schlein, in disaccordo con il gruppo di appartenenza europeo, “non tutela abbastanza i paesi di prima accoglienza e mette in pericolo i diritti umani”.  I più critici Amnesty international, Save the Children, Caritas, Acli, Cgil, Arci e diverse Ong secondo cui il nuovo sistema è “mal concepito, costoso, crudele”. Ci sono anche paesi che vogliono soluzioni diverse per chiudere ulteriormente le frontiere, inclusa la possibilità di trasferire migranti e richiedenti asilo verso paesi extra Ue. Con 320 voti a favore e 276 contrari, il premier inglese Sunak è riuscito a far approvare al Parlamento di Westminster il Safety of Rwanda Bill, che prevede la deportazione nel paese africano degli immigrati illegali che sbarcano sulle coste dell’isola, senza possibilità di ritorno. Lo scopo è disincentivare il flusso migratorio verso la Gran Bretagna. Nei Paesi Bassi, la nuova coalizione di governo di destra con Gert Wilders leader, ha promesso di adottare una politica su asilo “tra le più severe di sempre”, che varrà anche per i lavoratori extracomunitari non qualificati e studenti. “Le persone in Africa e Medio Oriente inizieranno a pensare che potrebbero stare meglio altrove”, ha detto e “I Paesi Bassi saranno di nuovo nostri”. Nel suo discorso alla stampa, Wilders, che vive sotto scorta da 15 anni, ha parlato anche della direzione del paese in politica estera, precisando che sosterrà sempre il diritto all’esistenza e alla sicurezza di Israele e sta studiando il trasferimento dell’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Rispetto all’Ucraina, la coalizione, composta da 4 partiti di destra, che non sarà lui a guidare, manterrà il sostegno politico e militare a quel paese e renderà vincolante la spesa di almeno il 2 per cento del pil per la Difesa, in linea con le richieste della Nato. Sempre coerente con la propria ideologia, nel 2004 si oppose all’ingresso della Turchia nell’Unione europea. Da quella volta, i consensi sono progressivamente aumentati anche in ragione delle critiche all’integralismo islamico in Europa.  Le soluzioni vanno adeguate alle situazioni, con pragmatismo.

 

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13 commenti su “Immigrazione e asilo: si cambia…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Tonino Spinello

    La politica europea con gli schizofrenici leader (Leyen in primis) hanno talmente avvelenato il pozzo che non sanno più nemmeno loro dove andare a procurarsi l’acqua da bere. Prima creano i problemi e poi li vorrebbero risolvere con i soldi. Prima istigano se non incoraggiano i popoli a venire in massa in europa tramite le Ong che finanziano in silenzio creando malaffare e quant’altro, dopo obbligano gli Stati ad essere umanitari in quanto cristiani e caritatevoli e ora che siamo congestionati grazie alle due signore (portatrici sani di guai e problemi), pensano di risolvere il problema elargendo soldi a destra e a manca.
    Mi viene solo un aggettivo per definire questo modus operandi: “Miricaniati”!
    Ora negli anni a venire, dobbiamo convivere con questo continuo stupro culturale, con questo cambiamento etnico-religioso e dobbiamo stare pure attenti a come lo facciamo. Come i due studenti di Treviso che sono stati esentati dallo studio della Divina Commedia perchè islamici. Personalmente li avrei spediti a studiare quello che vogliono nel loro paese, ma le persone perbene ci dicono che li dobbiamo integrare. E come li dobbiamo integrare se questi rifiutano il nostro programma d’istruzione o culturale in genere?
    Forse le mie parole possono causare indignazione, ma ricordiamoci che così facendo questi non si integreranno mai perchè non sono minimamente assimilabili alla nostra cultura e se qualcuno pensa che si possono integrare facilmente si sbaglia di grosso. Forse fra due o tre generazioni potrebbe accadere, ma ho i miei dubbi. Quelli di seconda o terza generazione che abbiamo in casa non mi sembrano tanto integrati e non mi sembra che questi li abbiano battezzati o cresimati. Di contro invece noi abbiamo tolto il crocifisso dalle scuole per non offenderli. Ma invece di scervellarmi a trovare soluzioni inutili, perchè non vanno dal suo Dio che li aspetta nel loro paese? Dopo 100 anni i nostri connazionali emigrati all’estero hanno nostalgia del nostro paese e della nostra cultura anche se integrati perfettamente. Molti emigrati che si sono trovati male o che non piaceva la loro cultura, hanno fatto ritorno a casa loro, l’ombelico non è facile a staccarsi e questo vale per tutte le razze e per tutte le culture.
    Ma siccome siamo tutti europeisti, allora dobbiamo seguire gli avvelenatori di pozzi. Ad esempio in Belgio molti genitori si sono indignati perchè hanno scoperto i loro figli nella moschea durante un programma scolastico. La scuola si è difesa dicendo loro che faceva parte ad un programma di integrazione e imparare gli uni dagli altri. Solo che i genitori si sono arrabbiati ancora di più perchè oltre a non essere stati avvisati, non concepivano tutta questa islamizzazione senza alcuna considerazione per la propria religione. In pratica vogliono indottrinare i nostri figli all’islam e accettare una religione che non ci appartiene su tutti i punti di vista. Poi andiamo a cercare i nostri nemici verso est sensa accorgerci che c’è li abbiamo in casa.
    Dott.ssa Faletti, il giochino ormai è irrimediabilmente rotto e grazie alle tante finestre di Overton aperte negli anni, siamo arrivati ad un punto di non ritorno.
    E per dirla all’americana:
    Overton strikes again

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  2. Signor Spinello, tutto è iniziato con il politicamente corretto (rendere accettabile l’inaccettabile), il passo successivo è stato la cancel culture, il terzo passo, il picco, il movimento woke, un nuovo tipo di ideologia totalitaria che divide il mondo in oppressori e oppressi in base a nazionalità, religione, colore della pelle, sesso.

  3. Tonino Spinello

    Però in compenso ci sentiamo tutti emancipati. Forse solo il Papa è rimasto un pò indietro non usando le parole in inglese. Invece si mantiene avanti con le parole sboccate che dette da un Papa fanno un certo effetto.
    Certo che nel momento che si parla tanto di islam, ebraismo e altro, il Papa sicuramente si prenderà tutta la scena e quanto detto nell’articolo lo rimandiamo più avanti. Loro intanto lavorano sottobanco!

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  4. Signor Spinello, anche Lei basito per le parole del Papa, come alcuni politici e giornalisti? Che hanno lasciato passare un giorno prima di concordare una linea difensiva pro Bergoglio. Frase “inopportuna” è stata la versione preferita, mentre qualcuno si è spinto a prevedere e sperare che il Pontefice, resosi conto delle parole usate, ritratterà. Non è la prima volta che Bergoglio dice “fuori dai denti” ciò che pensa, come quando, in aereo, intervistato da cronisti sulla strage alla sede di Charlie Hebdo perpetrata da terroristi islamici per via delle vignette su Maometto, disse: “Se qualcuno offende mia mamma gli dò uno schiaffo”. Frase, a mio avviso, ben più grave di quella sulla “frociaggine”. Eppure, quella volta, furono in pochi a scomporsi. Il Papa difende giustamente tutte le religioni. Sì, ma non così. Questa volta, la sorpresa è causata da una precedente affermazione, anch’essa passata alla storia, “Chi sono io per giudicare un gay”. Non intendo spezzare una lancia in favore di Bergoglio, che può darsi abbia deciso di accantonare il “politically correct” e al tempo stesso non tradire il suo stile diretto. C’è da considerare che la frase è stata pronunciata a porte chiuse, il che non è un particolare trascurabile. Infatti, cosa sappiamo noi della situazione che il Papa ha ritenuto di dover stigmatizzare? Abbiamo scoperto, così, il lato conservatore di un Capo della Chiesa, che, obiettivamente, non può tradire la sua funzione, aprendo le porte a una rivoluzione che devasterebbe la Chiesa. Un conto è non opporsi con durezza allo zeitgeist, in gran parte influenzato dalle mode (che passano), concedendo le benedizioni “che non si negano a nessuno” (Parole di Bergoglio), un conto è stravolgere la morale della Chiesa cattolica.

  5. Tonino Spinello

    Il problema è proprio questo Dott.ssa Faletti, lo zeitgeist che Lei cita non è altro che compiacere una determinata fascia sociale a cui non puoi prescindere senza scontrarti con i benpensanti del woke-gender e di riflesso influenza la letteratura, la politica la filosofia e anche la religione.
    Si, in effetti sono stato sorpreso della frase di Bergoglio perchè pubblicata. Ma non più tanto, molti altri che siano giornalisti, politici e intellettuali, spesso nei fuori onda si lasciano andare e dicono le cose che pensano realmente e non quelle che debbono dire come da copione. La parola di Bergoglio rientra sicuramente nei fuori onda in quanto l’incontro con i vescovi era a porte chiuse.
    Chissà quanti fuori onda da bar o di verità ci nascondono!

    Dott.ssa Faletti Lei non è modicana, negli anni 60-70 per “frocio” s’intendeva una persona disordinata, “sciavarata”, non gay o finocchio. Infatti specie le persone anziane anche se educate e timorate questa parola la dicevano con naturalezza, ignari del significato che gli abbiamo dato in seguito. Fu proprio in seguito che questa parola assunse il significato che tutti sappiamo. Un pò come tante altre parole tipo populista.

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  6. Il fortino dell’occidente verrà assaltato dalla moltitudine del terzo mondo
    Miliardi contro milioni.
    Quanto può resistere il fortino ??
    Il cavallo di Troia è già dentro .
    Ci sarebbe una soluzione ma non verrà mai usata ,
    L’occidente dovrebbe farsi carico dello sviluppo del terzo mondo ,
    Per fare questo bisognerebbe utilizzare soldi che si stanno accumulando nei forzieri dell’occidente,
    Ma in occidente si misura con gioia chi è l’uomo più ricco del mondo del momento .
    Uomini che hanno tanti soldi che non riescono a spendere neanche l’uno per cento per loro, praticamente il 99% per loro è superfluo ,
    Quindi L’occidente non aiuterà mai il terzo mondo, e sarà destinato a soccombere lentamente ma inesorabilmente.

  7. Certo che il Papa è circondato da vipere a me sembra. Frase non delicata compatibile con semplicità del papa (purtroppo) in un ambiente sano non sarebbero dovute uscire credo.
    Ma sono uscite, accettiamo le scuse con serenità e con compassione, e non è affatto buonismo, è consapevolezza dell’età e delle condizioni reali del Papa.
    Un Papa inadeguato in un contesto internazionale come quello attuale con guerre e crisi politiche mai viste dalla seconda guerra mondiale ad oggi, ma questa è la dura realtà che non possiamo fare altro che accettare.
    Situazioni gravi e complesse richiedono soluzioni impopolari e difficili anche da concepire, purtroppo.

  8. Un finimondo intorno al Papa, pretestuoso…. Piuttosto, direi di uno scontro tra la Cei e il pontefice e la frase è stata fatta fatta trapelare, nel contesto di un disegno ben preciso della Cei, che interferendo politicamente, non vuole le riforme istituzionali. In vista delle europee si cerca di azionare il mulino! Ora il clero è in crisi, le guerre, il mondo che si sta scristianizzando, carica il pontefice di maggiore responsabilità e quello che avviene nei Seminari, non può più essere taciuto. Una ondata sdegnosa, una tempesta scatenata per dare una volata europea al PD. Io non sono basita dalle parole di Bergoglio, ma mi schifa tutto ciò che questa frase contiene, la cultura e la pratica nei Seminari. Schifo da lordume morale!!!!

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  9. Signora Rosalba, non farei di tutta l’erba un fascio. Ci sono seminaristi e seminaristi, come i buoni e i cattivi, senza voler fare retorica spicciola. Si è esagerato nel condannare tutti, avendo “sentore” senza le prove e prestando ascolto a testimonianze fasulle. Ricorda il processo per pedofilia a carico del cardinale australiano George Pell? Assolto. E’ il giustizialismo che manda in galera tanti innocenti per compiacere il popolo con la schiuma alla bocca. Vengono in mente le folle avide di sangue che nel Medioevo accorrevano per assistere alle esecuzioni capitali. In quanto alla volata europea al Pd, la mobilitazione generale contro il governo Meloni è innegabile e le uscite papali hanno creato molto imbarazzo in chi aveva identificato in Bergoglio il solo vero capo delle sinistre. Ma, a chi ha buona memoria, non può essere sfuggita un’altra frase, micidiale, sull’aborto: “Abortire è come affittare un sicario per eliminare il problema”. Può la Chiesa essere a favore dell’aborto? No. Gli illusi della sinistra si tranquillizzino. Il Papa, senza dubbio sinistrorso, ha comprensione per l’uomo e i suoi peccati, “Dio ama tutti”, peccatori e non, però non può ignorare che Dio ha detto: “Pentiti, non peccare più”. Forse, la sinistra, avvinghiata al potere costi quel che costi, dovrà rassegnarsi e smetterla di tirare per la giacchetta anche il Papa.

  10. Certo dottoressa Faletti quanto Lei dice ! Ma non si può più tacere e accettare quanto avviene tra le sacre mura della Santa Romana Chiesa. I Seminaristi specializzandi e aspiranti prelati sono facili prede di morbosità ed è nota la pedofilia. La tempesta su Bergoglio è proprio perché, considerato un leader della sinistra, li ha spiazzati con questa sortita e qualcuno ha avuto interesse a rendere di dominio pubblico. È una Zuppa in salsa… prelata

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  11. Tonino Spinello

    Intanto che ci domandiamo se il Papa è sinistroide o meno, in Vaticano durante la giornata dell’infanzia un Drag Queen si esibisce ballando davanti ai bambini provenienti da tutto il mondo mettendo in mostra una quantità di abiti arcobaleno. Fosse stato carnevale lo avrei potuto capire, ma in una giornata dell’infanzia……
    Indottriniamo i bambini al gender invece che ai valori cristiani come ci ha insegnato Don Bosco, ma nel frattempo non dobbiamo ammettere seminaristi froci. Tanto per dirla Papale Papale.
    Costi quel che costi è il motto dei sinistroidi, o la va o la spacca (parola coniata di recente) è il motto dei destroidi. Anni fa un certo Mons. Milingo disse: “Ci è stato detto che in vaticano sono entrati fumi di satana ma dopo non ci avete detto se questi fumi sono usciti”. Se oggi il Papa appare disorientato e confuso nel suo Magistero Papale non avendo il pugno fermo come auspicava Raitzinger su certe questioni tipo le relazioni clandestini, i matrimoni, figli illegittimi, omosessualità rampante, pedofilia e sesso illecito che hanno infestato il sacerdozio vuol dire che la Chiesa ha perso veramente tutti i valori cristiani e sacerdotali di un tempo.
    Mi chiedo quanto ne approfitteranno gli islamici o chi per loro per smontare e distruggere duemila anni di storia.

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  12. Come dargli torto, Sig. Spinello. Il raduno di domenica scorsa è stato una carnevalata che ne ha equivocato e trasformato il vero senso che poteva avere questa giornata. L”indottrinamento, plagio e manipolazione dei cervellj , sta diventando una pratica diffusa pericolosa. Hanno provato con la pandemia, ora ci provano a indottrinare da bambini i bambini, per inculcare loro le idee e certa cultura depravata degli adulti, sdoganata attraverso forme di comunicazione pilotata, per avere individui ad immagine e somiglianza, per ghettizzare!.Bassa cultura e lordume morale e sociale. Il Papa con tutti gli acciacchi, è considerato oramai con poco senno,tanto che diventa facile gioco crearGLI occasioni depressive dello stato mentale e metterlo così all’angolo.

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  13. Signor Spinello, Ratzinger è stato l’ultimo Papa d’Occidente, cioè difensore dei valori di libertà e assertore del fatto che non tutte le religioni sono uguali (discorso di Ratisbona, duramente contestato dal mondo islamico e dai progressisti). Non è stato ascoltato e oggi possiamo testimoniare delle conseguenze nefaste delle “predicazioni” dei suoi avversari. Basta un lustro per distruggere duemila anni di storia. Di questo l’Occidente non può che ritenere gravemente responsabile se stesso.

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