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All’Archimede” di Modica, processo penale simulato

Tempo di lettura: 2 minuti

E’ giunto a conclusione il progetto didattico “Dibattiamo Pro” dell’I.I.S. “Archimede” di Modica. Dopo due anni di dibattiti e la partecipazione al progetto nazionale Exponi-le tue idee (bandito da WeWorld), dove gli alunni dell’Istituto sono arrivati fino alla finalissima di Milano, il D.S., Prof. Rosolino Balistrieri e i docenti referenti del progetto, Prof. Emanuele Guerrieri Ciaceri e Prof. Giorgio Rizza, hanno pensato di osare ancora di più e di lanciare quello che nelle premes-se è senz’altro il progetto più complesso e allo stesso tempo più ambizioso: celebrare un pro-cesso simulato. Un processo ovviamente semplificato ma che dia una prospettiva di riflessione a tutti, alunni, docenti, collaboratori a vario titolo e, perché no, società civile.
Il processo simulato costituisce un’occasione unica per sperimentare sul campo le conoscenze acquisite nel triennio, in un rapporto stretto tra teoria e pratica e per orientare le scelte pro-fessionali future degli studenti.
Il processo è stato articolato in due fasi: l’udienza preliminare, svolta nella biblioteca storica dell’Istituto Archimede – intitolata alla D.S. Maria Iemmolo – nel mese di febbraio e la fase di-battimentale, svolta nell’aula delle udienze penali del Tribunale di Modica nei mesi di marzo e aprile. Gli alunni che hanno partecipato all’iniziativa sono stati divisi in ruoli e sono stati chia-mati ad elaborare le memorie riferite al ruolo rivestito (accusa, difesa, parte civile, testimoni), col supporto dei docenti referenti.
All’udienza dibattimentale, al termine della fase istruttoria – nella quale sono stati ascoltati i testimoni e i periti dell’accusa e della difesa – la decisione è stata resa dalla Corte d’Assise, presieduta dalla Dr.ssa Gemma Occhipinti, giudice penale presso il Tribunale di Ragusa, all’esito di una discussione serrata, nella quale gli studenti hanno argomentato e controargo-mentato nel miglior stile forense.
Il processo ha preso spunto da un episodio di cronaca, ossia dalla triste sorte di Tiziana Can-tone e dal successivo sviluppo normativo, con l’introduzione del c.d. “codice rosso” e degli artt. 612 bis e 612 ter del codice penale. Il caso al centro del processo inizia come una fattispecie di atti persecutori e di diffusione di immagini a contenuto sessualmente esplicito senza consen-so, per virare poi verso un’imputazione di istigazione al suicidio, stante l’improvvisa morte del-la persona offesa. Con questo stratagemma la competenza è passata alla Corte di Assise e ciò ha dato ai docenti referenti la possibilità di coinvolgere un maggior numero di alunni, con il ruolo di giudici popolari e giudice a latere.
La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie alla collaborazione del Presidente del Tribunale di Ragusa, Dr. Francesco Paolo Pitarresi, che ha concesso l’autorizzazione ad uti-lizzare l’aula penale del Tribunale di Modica e del Dr. Raffaele Celestre – magistrato onorario presso il Tribunale di Ragusa e già docente dell’Archimede – che ha svolto il ruolo di Giudice dell’udienza preliminare.
Fondamentale è stata la partecipazione al progetto della Dr.ssa Gemma Occhipinti, non solo per la disponibilità a mettersi in gioco, ma anche per la sua grande capacità di guidare lo svol-gimento delle udienze e della camera di consiglio e di coinvolgere gli alunni – che hanno avuto un ruolo a metà tra il teatrale e il creativo – riuscendo ad appassionarli e far vivere loro un’esperienza che non dimenticheranno facilmente.
Non casuale, infine, la scelta di svolgere il processo simulato presso il Tribunale di Modica, pic-colo atto simbolico che vuole manifestare dissenso rispetto alla incomprensibile decisione del-la sua soppressione e, nello stesso tempo, speranza nella sua riapertura, come presidio di le-galità e come segno di una giustizia di prossimità per i cittadini del nostro territorio.

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1 commento su “All’Archimede” di Modica, processo penale simulato”

  1. Tonino Spinello

    Avete pensato anche a fare vivere ai ragazzi la frustrazione di vedersi pilotare i processi?
    Tanti avvocati si vedono sfumare cause scontate e invece le perdono per il sistema giudiziario compromesso dalle Lobby.
    Gli illustri giudici hanno detto ai ragazzi come funziona “poi” realmente la giustizia? Hanno spiegato loro che la realtà è diversa dalla teoria?
    Avete detto loro quanto il sistema giudiziario sia corrotto? O per essere carini compromesso?
    “Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare.”
    Socrate

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