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Gioie del multiculturalismo…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Apertura e inclusività sono le parole d’ordine del vecchio continente.  Nascite in pauroso calo, necessità di innesti freschi in una società irrimediabilmente anziana con pericolose ricadute nell’economia, odio di sé e della propria civiltà, origine dei mali del mondo, chiedono alle forze progressiste europee di provvedere in fretta. Gran Bretagna, Francia, Germania, Paesi scandinavi e Paesi Bassi, ci indicano la via da seguire verso lo svecchiamento e il rinnovamento. La fase della scristianizzazione si è conclusa con successo, il relativismo sta andando a gonfie vele per il piacere impagabile di mettere da parte considerazioni sterili su diversità e incompatibilità, cause di fastidiose incomprensioni e conflitti. Il 2024 è stato l’anno del trionfo del Ramadan, onorato un po’ ovunque in Europa. A Colonia, nello stadio di calcio poco distante dalla cattedrale, capolavoro del gotico tedesco, una cena al tramonto ha celebrato la fine del digiuno durante il mese sacro islamico e Francoforte è stata la prima città della Repubblica federale ad appendere le luci del Ramadan. A Oslo, vicino al municipio, è stata allestita una mostra finanziata con fondi pubblici per festeggiare i 30 giorni del digiuno. A Londra, il sindaco Sadiq Khan, ha voluto che durante il fine settimana di Pasqua, Oxford Street e Piccadilly Circus fossero illuminate di mezzelune e lanterne. A Strasburgo, hanno fatto la loro prima comparsa i mercatini di Ramadan, dove potevi passeggiare e indugiare in tutta tranquillità senza timore di attacchi terroristici, come quello che l’11 dicembre 2018, nello storico mercatino di Natale, uccise 5 persone e ne ferì 11. Il cristianesimo ha i suoi persecutori in Asia Africa e Medio oriente mentre in occidente non è più di moda. Farsi gli auguri in occasione delle festività cristiane è vista dai millennials come un’abitudine quasi imbarazzante di baby boomer rincitrulliti. Uno dei leader del Partito liberale norvegese ha chiesto la fine di tutte le festività cristiane, secondo lui “obsolete e sciocche”. Meglio optare per giorni che hanno un significato, ad esempio il giorno musulmano di Eid al Fitr, ultimo giorno del Ramadan, e sostituire alla festa di santo Stefano, lunedì di Pasqua e il secondo giorno delle Pentecoste, festività pubbliche alternative come la Giornata internazionale della donna, la Giornata mondiale dell’ambiente e, ovviamente, l’ultimo giorno di Ramadan, in onore dei nostri fratelli islamici. Nel gran ribollire di cancellazioni e sostituzioni, in Francia i sindaci di grandi città sono pronti ad abolire Pentecoste, Natale, Pasqua, Ascensione e sostituirli con feste laiche. In Belgio si sono già presi avanti: i calendari scolastici della comunità francofona hanno il “congedo d’autunno” al posto di Ognissanti, “vacanze d’inverno” al posto di Natale e “vacanze di primavera” al posto di Pasqua. In questa esplosione multiculturale, a distinguersi è stato il Victoria and Albert Museum di Londra, che ha organizzato una cena per la fine del digiuno con più di 400 commensali e il muezzin che ha intonato la preghiera. Noi non potevamo essere da meno. A Firenze, il preside di un liceo ha messo a disposizione degli studenti islamici un’aula per pregare, a Pioltello, l’istituto Iqbah Masih ha sospeso le lezioni per l’ultima preghiera di fine Ramadan. Esiste però la neutralità religiosa e andrebbe rispettata. Niente crocifisso, niente presepe, niente preghiere islamiche. Non è così. In un liceo norvegese, la preside aveva emesso una comunicazione con la quale, per motivi didattici, vietava agli studenti musulmani di lasciare la classe per la preghiera. Ha rischiato il linciaggio. In Gran Bretagna, per lo stesso motivo, il dirigente di un istituto scolastico ha subito molestie e i docenti sono stati oggetto di atti violenti, intimidazioni e minacce di morte. La convivenza multiculturale se non è rispetto reciproco è prepotenza da una parte e sottomissione dall’altra.

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11 commenti su “Gioie del multiculturalismo…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Tonino Spinello

    Se per questo, anche gli ebrei usano sputare ai cristiani. Questo a suo dire lo giustificano perchè scritto nella Bibbia.

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  2. Signor Spinello buongiorno! Lo sputo è segno di disprezzo, ma non una condanna a morte. La Bibbia contiene parti in cui si invita il credente a punire chi adora falsi dei. Il Corano, sulla falsariga della Bibbia, fa lo stesso. Sono diverse le sure che incitano alla lotta contro gli infedeli. Osama bin Laden prima di ordinare gli attacchi dell’11 Settembre invitò gli americani a convertirsi all’islam. Oggi un cristiano non si sognerebbe di farsi saltare in aria in un teatro, uno shopping mall o un ristorante per “punire” chi professa religioni diverse dalla sua. Gli islamici, se radicalizzati, lo fanno, dei non radicalizzati, molti lo approvano. Questa la differenza tra Medioevo e Rinascimento, oscurantismo e illuminismo.

  3. E’ questa la direzione in cui ci stiamo dirigendo, piaccia o non piaccia. Giustamente come lei dice, la popolazione dei popoli musulmani aumenta in progressione geometrica, mente la popolazione dei nostri stati occidentali diminuisce progressivamente, oggi è più che evidente che ci sono più anziani che giovani, le casse previdenziali in Italia fra non molto collasseranno.
    Siamo certamente convinti che ciò determinerà, o forse ha già determinato un enorme cambiamento e, anche le religioni si adegueranno a questi cambiamenti.
    Non penso proprio che si possa mettere argine in fenomeni tanto vasti seppur molto semplici.
    Qualcuno parla di estinzione della nostra popolazione, forse questo non avverrà, ma sicuramente le popolazioni che procreano molto più liberamente delle nostre, diventeranno dominanti.
    Io non la farei una questione di “giusto” o “sbagliato” come in ogni questione di questo mondo, la vedrei più come la necessità di consapevolezza che questo avverrà.
    In tanti sono più predisposti di altri ad accettare questi cambiamenti, mentre in tanti pensano di opporsi con impeto, potremmo definire un arretramento per la nostra cultura occidentale e democratica, ma per quelle popolazioni è esattamente l’opposto, il loro benessere è condizionato “dall’occupazione” dei nostri paesi e della nostra cultura.
    Mi chiedo, cosa possiamo fare o meglio cosa vogliamo fare?
    Il suo articolo, signora Faletti, parla di fatti, ma non leggo nessun argomento riguardante ciò che sia più “opportuno” fare o non fare oggi.

  4. Buongiorno Signor Spinello,
    https://ugotramballi.blog.ilsole24ore.com/2023/06/17/uno-sputo-lungo-duemila-anni/?refresh_ce=1
    a sputare “sono soprattutto giovani coloni che scendono a Gerusalemme dalle colline attorno, istigati da alcuni rabbini e da leader razzisti che un tempo erano ai margini del sistema e oggi sono al governo.”
    e ancora “Sono anni che succede. Ma prima, quando venivamo aggrediti dai picchiatori estremisti di Itamar Ben-Gvir, il governo interveniva. Oggi il ministro della sicurezza nazionale, l’uomo che dovrebbe proteggerci, è Itamar Ben-Gvir”.
    e ancora “Lo facevano gli ebrei contro i primi cristiani perché non potevano concepire che Gesù si professasse figlio di Dio; lo fecero i cristiani quando diventarono maggioranza; lo fanno gli estremisti ebrei ora che maggioranza sono loro. “Non è mai facile essere minoranza, soprattutto in un luogo conflittuale come questo”, ha ricordato Karma Ben-Johanan dell’Università Ebraica di Gerusalemme.”
    Il tutto nulla ha a che vedere con la Bibbia.

  5. @anonimus
    Non sono un politico né un religioso e non spetta me proporre soluzioni. Credo che la nostra civiltà e i suoi valori debbano essere difesi con convinzione e coraggio contro gli attacchi irrazionali e insensati della cancel culture e che chiunque decida di vivere in Europa, da qualunque paese provenga, abbia il dovere di rispettarne le leggi. Non sta avvenendo ed è un segnale di debolezza grave che rafforzerà chi è venuto in Europa per soli motivi di welfare e non ha alcuna intenzione di integrarsi, non condividendo mentalità e valori occidentali. Per essere chiari: se vado in un paese islamico, ho il dovere di rispettare le regole di quel paese. Non si limitano a fartelo capire, te lo dicono in modo esplicito. Avremmo dovuto fare lo stesso e qui le responsabilità sono solo politiche.

  6. Tonino Spinello

    Il sig. Soumahoro l’idolo dei vari Fratoianni, Bonelli, Da Milano ecc. vuole che la fine del Ramadan diventi una festa nazionale.
    A parte che questo signore è indagato per essersi arricchito con il traffico di esseri umani, cioè per gente che scappa da guerre da fame e da torture ma nonostante lo fanno parlare ancora, ora vorrebbe imporci lo stile di vita islamico che presto sarà diffuso in Italia. Il sig. Sumahoro nonostante ciò è ancora un nostro deputato che ci rappresenta nel Parlamento Italiano. In pratica dobbiamo cambiare la nostra religione e condividere pure il diritto al lusso della moglie!
    Dott.ssa Faletti,
    “Per capire chi vi comanda, basta scoprire chi non vi è permesso di criticare.”
    Voltaire
    Oggi qual’è il paese che non si può criticare?

  7. I poveri Fratoianni e Bonelli hanno preso un granchio e se non sbaglio Soumahoro è passato al gruppo misto. Non ci è permesso criticare l’islam, saremmo tacciati subito di islamofobia, col rischio di trovarci da un momento all’altro senza testa. L’affermazione di Voltaire testifica la predisposizione dell’essere umano, in qualunque epoca, ad inchinarsi al potente di turno o al paese egemone. Lei signor Spinello ha pensato agli Stati Uniti, immagino, io non sono d’accordo. Gli Stati Uniti, dopo la Seconda guerra mondiale e il collasso dell’Unione Sovietica, si sono ritrovati, per una serie di motivi, ad essere la prima potenza mondiale e a comportarsi di conseguenza, con la convinzione di essere portatori di una missione affidata loro da Dio, in nome di una presunta superiorità che le radici protestanti in cui affonda la cultura americana spiegano in parte. Intanto il rapporto diretto con Dio e l’importanza della fede che sola assicura all’uomo la salvezza e in secondo luogo il senso di responsabilità e l’impegno che sono garanzia di successo. In questo contesto rientra la missione della democrazia da esportare, con tutte le difficoltà, gli errori di valutazione, gli ostacoli e le ambiguità. La democrazia è una conquista di popolo, mai un regalo. E comunque, la storia americana, con le sue vittorie e le sue sconfitte, è la storia di una grande democrazia, ammirata e amata, invidiata e odiata, soprattutto odiata e attaccata in questo particolare momento in cui dittature sanguinarie hanno alzato la testa per abbatterla, mentre una schiera di comunisti attempati auspica la rinascita dell’impero sovietico.

  8. Tonino Spinello

    Il paese a cui pensavo che è un dato di fatto è Israele. L’America è sempre sotto critica, nel bene o nel male.
    Israele non si può toccare e non si “deve” criticare o peggio condannare nonostante quello che sta combinando con i civili a Gaza. Specie donne e bambini che sono le loro prede più appetibili!
    Con i musulmani un pò tutti la toccano piano e se ci facciamo caso, quando molti parlano di loro misurano bene le parole prima di dirle. Paura?
    Paura di cosa? Prima li accogliamo in massa perchè siamo cristiani e caritatevoli, ora ci dobbiamo preoccupare delle nostre teste se non li assecondiamo.
    Il suo pensiero mi è piaciuto fino all’ultima frase, la rinascita dell’impero sovietico è la narrazione che si deve portare avanti per nascondere la sconfitta dell’Ucraina, della Nato e di tutto l’occidente imbalsamato da ideologie senza senso. Ma tutto questo forse è il pensiero di tanti attempati che non vogliono dimenticare le loro origini e da dove sono venuti.

  9. Non serve menzionare una sinistra tanto fallimentare, purtroppo. Il PD è impegnato a farsi sbranare dai 5 stelle, contenti loro.
    Conte ha lasciato l’Italia in mano alla destra, grazie grillini

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  10. Gli italiani dobbiamo essere fermi nel difendere la nostra patria la nostra cultura e la nostra fede religiosa.
    Gli idioti che poi tanto idioti non sono , che vengono fuori con stupidaggini vergognose devono essere IGNORATI .
    Se vengono ignorati lasciano il tempo che trovano .
    La stragrande maggioranza nenche li considera , ma se si comincia a discutere le teorie di questi idioti allora si fa il loro gioco.
    Noi non abbiamo bisogno di di criticare e insultare i musulmani, loro sono a casa nostra e devono RISPETTARE, tutto della nostra società, se vogliono vivere momenti di preghiera non abbiamo motivo di impedirglielo, se le donne voglio uscire con i capelli racchiusi sotto un fazzoletto, per noi non ha importanza, cosa diversa è il burga, da noi si va in giro a viso scoperto non mascherati.
    La Russia vuole per adesso L’Ucraina, e forse l’occidente gli ha dato una labile scusa da fare ammuccare ai cretini di ogni tempo .
    Israele sta facendo quello che Netaniay sperava di fare e probabilmente spostando le truppe verso la Cisgiordania ha agevolato il compito dei terroristi, adesso eliminerà la struttura di portande di hamas , dopo si rivolgerà verso il Libano e la Siria, e dopo aspetterà una mossa dell’Iran per attaccarlo e distruggere i suoi impianti nucleare.
    La morale sarà guai a chi fa male a Israele.
    I palestinesi grazie agli aiuti provenienti da tutto il mondo da parte degli antisemiti , si sono ammassati in 2 milioni in un territorio di 360 km quadrati , poco più grande del comune di Modica ,
    I palestinesi la hanno trovato il modo di vivere senza lavorare .

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  11. Orazio ispettore privato

    Bisogna conoscere e rispettare popoli e culture, tuttavia l ‘ integrazione e la possibilità della convivenza multietnica ovviamente è relativa alle differenze , perché non privilegiare l ‘ immigrazione dai paesi latino americani e cattolici ?

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