Tragedia sfiorata per 114 persone salvate nella notte dall’equipaggio della “Mare Jonio”. Per ben due volte. Il primo salvataggio, qualche minuto dopo la mezzanotte, ha visto protagonisti 55 persone in fuga dalla Libia. Una barca di legno affollata all’inverosimile stava per colare a picco nelle acque antistanti la Tunisia, come riferiscono fonti libiche. Quasi tutti in ipotermia, le 55 persone sono state soccorse, medicate e rifocillate sulla nave della Ong. Sono tutti siriani, con presenza di donne e bambini, alcuni dei quali anche con problemi di disidratazione.
Alle prime luci dell’alba della domenica, invece, si è consumato l’ennesimo trasbordo sulla nave Ong. Sono 59 le persone salvate, fra cui 4 donne e 12 minori. A bordo, anche un neonato di soli 20 giorni circa. Hanno rischiato la vita a bordo di una barca in ferro.
L’operazione di salvataggio è stata resa possibile grazie alle segnalazioni della Sea Watch e dei volontari di Alarm Phone, il servizio di telefonia che opera lungo tutto il Mediterraneo per la salvezza dei migranti.
I migranti giunti a Pozzallo hanno trovato l’hotspot portuale praticamente vuoto. Così come la struttura sita alla zona industriale, riaperta nei giorni scorsi dopo diversi mesi dove tutto è stato chiuso. Dall’hotspot portuale, difatti, nella giornata di venerdì, molti migranti sono stati trasferiti nelle seconde strutture di accoglienza in Abruzzo, Liguria e alcuni in case famiglia della provincia di Ragusa.
Fra le donne sbarcate a Pozzallo, alcune sono anche incinte. Allertate, per tale motivo, sono state trasferite in diverse strutture ospedaliere iblee.
- 25 Gennaio 2025 -