
Anna Maria Aiello, ragusana, è stata eletta, all’unanimità, segreteria provinciale della Democrazia Cristiana, al termine del congresso tenutosi a Modica. Aiello, ragusana, revisore dei conti e commercialista, nel passato è stata revisore dei conti al Comune di Modica, per poi assessore al Bilancio nella seconda amministrazione a guida di Ignazio Abbate. L’avvocato Michele D’Urso, modicano, è stato eletto presidente.
Il nuovo direttivo è composto daFabio Meli – vice segretario vicario, Giuseppe Pluchinotta – vice segretario, Giorgio Linguanti – segretario amministrativo, Giulio Maltese – vice segretario amministrativo, Pietro Lorefice – segretario organizzativo, Vincenzo Mariana – vice segretario Organizzativo, Antonio Calabrese – vice presidente e Giuseppe Ragona – responsabile della comunicazione. Il monterossano Paolo Amato, consigliere comunale di minoranza e’ stato nominato responsabile provinciale del dipartimento alle politiche giovanili. Giuseppe Pluchinotta è stato nominato vice segretario
11 commenti su “Anna Maria Aiello eletta segretaria provinciale della DC”
Ecco la costituzione del “cerchio magico”.
Costituiti i “capisaldo” si passa all’occupazione del territorio Ibleo.
Dopo aver messo le “mani sulla citta”, provano col territorio provinciale.
Ma c’è sempre un imprevisto………..
Gli eredi di Don … chi? Ma almeno i cannoli c’erano?
Ma come ci si può affidare a codesti pseudopolitici che hanno, per cinico tornaconto, indebitato una città in modo devastante…
Chi ci dice che non faranno la stessa cosa, con le casse provinciali??
E norma che; “i lupi perdono il pelo, ma non i vizi”…
–Papa..papa..cos’è la Democrazia Cristiana??
— ….!!
Papa!!!…
— Oh figghiu..mangia e lassa mangiari…
Questi non sono politici, e non fanno politica..
Si rivolgono a loro chi cerca una sistemazione…e loro promettono..
Il classico “voto di scambio”…questo vogliono chi a loro si rivolge…
Chi non è figlio di papà, e non ha nulla da contraccambiare..non li vota…
Il “voto di scsmbio”…muove la”nuova democrazia”..
Nulla a che vedere con la creatura di Don Luigi Sturzo. ONOREVOLE..
Rosicate pure che ne avete di tempo , intanto si portano avanti , con i voti presi sono legittimati ad organizzare bene il partito
per carità ci ha saputo fare , da sindaco dobbiamo riconoscere che qualcosa ha fatto ma sulle spalle dei cittadini e ovvio delle casse comunali , ha interpretato il ruolo del decisionista e i voti gli si sono riversati, ma sul suo profilo vi è un video che ripercorre i grandi personaggi della DC e in particolare mi soffermerei su l’on. Moro e Mattei , persone che culturalmente e politicamente distanti anni luce , che si ricordi Nino Avola o Peppe Drago , nulla da obiettare , ma sempre persone che hanno fatto la storia di Modica, oggigiorno c’e lui a tirare le fila della cosiddetta DC, ma scusate sentire parlare l’On. Cuffaro ,con quella sua parlata e l’atteggiamento di onnipotenza perché democristiano, riabilitato a dire il vero ,ma incarna un modo di fare politica di stampo……e l’atteggiamento dell’ex sindaco collima con tale modo di fare politica , o con me o sarai emarginato………
Strano che non hai tirato in ballo Mazzini e Cavour???
Veda @ Amo Modica, lei è l’incarnazione della becera politica e oggi finalmente a gettato la maschera : lei rappresenta quello che più sporco c’è nella politica e “sporco” è un eufemismo!
Lei, da adesso in poi, potrà scrivere tutto quello che vorrà ma i modicani, quelli onesti e con la dignità, sapranno con chi hanno a che fare. Comunque stia tranquillo e si ricordi che il tempo è stato sempre galantuomo e prima o poi ti presenta il conto … e lo dica anche ai suoi amichetti.
in merito alla riabilitazione ,rimane un punto oscuro che non è stato chiarito e si riporta una parte di un articolo su Repubblica 23 novembre 2023 riguardante Cuffaro: “Il tribunale ha ribadito che Cuffaro ha risarcito chi doveva, si è impegnato in opere di volontariato, ha preso soprattutto «le distanze dal fenomeno mafioso, dichiarando “la mafia è una cosa che fa schifo”». Eppure, l’ex governatore continua a mantenere un segreto grande, quel segreto di cui parlavano i giudici della terza sezione del tribunale (presidente Vittorio Alcamo) che il 18 gennaio 2008 condannarono l’ex presidente della Regione: «Altre talpe sono rimaste ignote per la complice omertà di Cuffaro». Una in particolare: «In contatto con Roma o che operava direttamente nella capitale». È una storia che emerge dalle intercettazioni dei carabinieri. Lui è stato tutto il fine settimana a Roma e ha attinto queste notizie lì», sussurrava al telefono Michele Aiello, il re Mida della sanità privata siciliana, il prestanome del boss Bernardo Provenzano, all’amico Aldo Carcione. Le notizie sulla delicatissima indagine che i magistrati di Palermo stavano conducendo sulle talpe nell’antimafia. Qualche giorno dopo, Cuffaro corse a incontrare Aiello, nel retrobottega di un negozio di abbigliamento di Bagheria, dove andò senza scorta. La sera Aiello parlava ancora con Carcione, facendo cenno a un «diretto collegamento con Roma».
Chi è la talpa romana di Cuffaro? Disse l’allora procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone nel corso della requisitoria: «Non è stato possibile ricostruire l’intera catena degli autori delle rivelazioni e non è stato possibile accertare chi fosse la fonte che ha rivelato a Salvatore Cuffaro l’esistenza dell’attività d’indagine e di intercettazione a carico dei marescialli Giuseppe Ciuro e Giorgio Riolo, e chi era quella persona, “in diretto collegamento con Roma” — testuale dell’intercettazione — con cui Cuffaro aveva commentato l’andamento delle indagini».
Amo Modica ma lei si rende conto di chi è Cuffaro?
Ancora una volta la politica si presenta con persone indagate o già penalmente giudicate, colpevoli, vede caro Amo Modica noi cittadini siamo stanchi di gente come lei, se salite al “potere” e solo e grazie ai vostri amici. Le ricordo poi che lei non ha il coraggio di presentarsi con nome e cognome dimostrando ancora una volta che siete nenti ammiscatu cu nuddu!!!!