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Pd su estirpazione alberi a Comiso. “Si fermi lo scempio “

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Continua il barbarico attacco che vede l’estirpazione di alberi nel centro storico di Comiso. Prima i ficus del cortile della biblioteca e adesso i due ficus secolari davanti all’ex chiesa dei Padri Filippini in via Papa Giovanni XXIII. Bisogna fermare questo scempio.

“E’ inaccettabile distruggere gli ecosistemi urbani e cementificare tutto, sradicando alberi pluridecennali che oltre a garantire lo sviluppo della biodiversità urbana assicuravano il decoro nella città storica”. Lo sottolinea il capogruppo del Pd al Consiglio comunale a Comiso, Gigi Bellassai, che aggiunge: “Il piglio barbarico di questa amministrazione produce effetti irreversibili nei confronti del patrimonio arboreo e naturalistico della città, con interventi radicali prima nel cortile della biblioteca lasciando solo una fioriera e adesso nel terrapieno davanti all’ex chiesa dei Padri Filippini in via Papa Giovanni XXIII, perché espiantare alberi di questa dimensione ed età per reimpiantarli nel cimitero di Pedalino, rappresenta solo un palliativo in quanto quasi certamente non attecchiranno come avvenuto in altri casi e quindi saranno destinati a morte certa”.
“Peraltro – prosegue Bellassai – non si comprende la ratio dell’espianto di alberi che nel primo caso potevano essere compatibilizzati con il progetto del museo e nel secondo, trattandosi di alberi allocati in quel terrapieno da quasi cento anni, non avevano prodotto alcun danno ed in ogni caso è possibile circoscrivere eventuali rischi con adeguate potature e oculata riduzione dell’apparato radicale. E’ ora di dire basta a questa superficialità e semplificazione progettuale che invece di rendere compatibile la presenza degli alberi con le infrastrutture, trova più comoda la via della rimozione mistificandola con l’espianto/trapianto. Nei lunghi anni nei quali ho svolto il ruolo di assessore all’ambiente ho piantato e fatto piantare centinaia di alberi (anche in applicazione alla legge Rutelli, un albero per ogni nato) creando numerose aree verdi, raddoppiando il rapporto tra verde pubblico e abitanti, come certificato dalle relazioni sullo stato dell’ambiente a Comiso e ho difeso con tutte le mie forze, riuscendo a difendere quegli alberi che oggi gli amministratori attuali hanno espiantato e vogliono espiantare”.
“Abbiamo bisogno di più alberi – ancora Bellassai – per ridurre la Co2 emessa, migliorare la qualità urbana e dare un messaggio ai più giovani. I nostri ragazzi che negli anni si sono impegnati a piantare gli alberi, confidando nel valore civico della tutela dell’ambiente e della difesa del patrimonio naturale e boschivo, attraverso numerosi progetti di educazione ambientale, oggi rischiano di assistere all’incomprensibile paradigma che gli adulti e le istituzioni trasferiscono alle giovani generazioni, consentendo l’espianto delle piante: uno scempio difficilmente giustificabile e impossibile da spiegare anche da parte di noi educatori. Su queste scelte barbariche e ingiustificate sarà presentata una interrogazione consiliare”.

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