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Insieme per Santa Croce: “Bilancio poco coraggioso”

"Le politiche sociali non sono la priorità di questa maggioranza”
Tempo di lettura: 2 minuti

“Ci spiace rovinare la festa al sindaco, ma quello approvato ieri è un bilancio poco coraggioso e per niente rivoluzionario. Questa Amministrazione ci aveva abituato alla politica degli slogan, ma c’è un limite a tutto”. Lo dicono i consiglieri comunali di ‘Insieme per Santa Croce’ all’indomani dell’approvazione del Bilancio di previsione 2024-26. Durante la discussione in aula, inoltre, la maggioranza ha bocciato tutti gli emendamenti presentati dal gruppo d’opposizione, nonostante il parere favorevole degli uffici sotto il profilo tecnico e contabile. “Li hanno ritenuti strumentali, ma di strumentale c’è solo il loro approccio – spiegano Gaetano Riva, Alessio Mandarà e Piero Mandarà -. Grazie all’apporto fornito dalla consigliera Fidone hanno accresciuto la propria consistenza numerica, che non può ridursi però a una sterile tracotanza. I nostri emendamenti – aggiungono – erano maturati da un’approfondita riflessione sulle problematiche sociali che però, dobbiamo denunciarlo con forza, per il sindaco, la giunta e i consiglieri di maggioranza rappresentano temi di Serie B. Qualcuno addirittura ha definito non così utile l’istituzione di un centro di ascolto per le donne vittima di violenza, solo perché in passato ha registrato pochi accessi”.
“Rimpinguare i capitoli per sostenere le persone in difficoltà – scrivono i consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ – è una scelta precisa e di buon senso. Con rammarico, prendiamo atto che le priorità dell’Amministrazione sono altre”. “Nei fatti – prosegue la nota – il bilancio approvato ieri lascia indietro le fasce deboli, le famiglie bisognose e gli anziani, che a breve dovranno ‘prestare’ anche i locali del Centro diurno alla Polizia Municipale. Non è stata prevista alcuna misura per il contrasto alla povertà e alle diseguaglianze, o per prevenire la violenza di genere; aumentano invece le spese per ricovero dei cani (60.000 euro). Mentre hanno stanziato delle cifre ridicole, segnale di miopia amministrativa, per agricoltura e sviluppo economico (6.000 euro) e per i prestiti agevolati alle imprese (1.000 euro). Nel Documento Unico di programmazione, inoltre, non si parla della Casa della Comunità, il prossimo presidio di assistenza sanitaria territoriale, che vede il Comune coinvolto sotto il profilo gestionale (integrazione socio-sanitaria) e di realizzazione dell’opera”.
Altre criticità emergono sul piano degli investimenti: “Da un lato assistiamo all’inaccettabile aumento della spesa per il personale e per le indennità degli amministratori, per circa 200 mila euro; dall’altro registriamo una sorprendente contrazione, di oltre due terzi, degli investimenti: si passa da 20 milioni (anno 2023) a 6,8 milioni (anno 2024). Gli investimenti, secondo noi, dovrebbero garantire i servizi pubblici essenziali, ed essere un moltiplicatore per l’economia, con l’obiettivo di rendere la città più sostenibile, verde, inclusiva. E, ancora: dove sono finiti i fondi per l’attuazione del PNRR, tanto enfatizzati durante la campagna elettorale? Questo bilancio, lo ribadiamo, manca di progettualità, non riduce la tassazione e non investe sullo sviluppo. Si limita a una mera operazione contabile, carente di politica e priva di prospettiva”.
Il gruppo d’opposizione, inoltre, aveva richiesto un rinvio della trattazione del punto 5), relativo al Bilancio di previsione, perché “il Dup è stato presentato contestualmente al Bilancio quando invece, per la giurisprudenza amministrativa, trattandosi di documento di programmazione, deve essere oggetto di una seduta precedente. Lo dicono alcune sentenze, ma anche in questo caso la nostra proposta – orientata a una maggiore chiarezza – è stata respinta. Approfondiremo la questione nelle sedi più opportune”.

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