
Non ci sono tracce dei presunti autori della rapina ai danni di un tabaccaio di Scoglitti. E così, la prima udienza del processo davanti al Gup del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, registra un colpo di scena tant’è che il magistrato ha dovuto aggiornare l’udienza al 19 gennaio 2024 affinchè si verifiche la presenza o meno sul territorio italiano dei tunisini sotto processo, oggetto di provvedimento di espulsione del questore. Entrambi erano stati arrestati il 26 maggio scorso a Scoglitti dopo aver aggredito un tabaccaio e danneggiato alcune auto in sosta. Si tratta di un 26enne e di un 22enne. Dopo la convalida il gip Andrea Reale li aveva rimessi in libertà con l’obbligo di presentazione quotidiana presso la caserma dei carabinieri di Scoglitti. Il pm Gaetano Scollo in sede di convalida aveva chiesto il mantenimento della custodia cautelare in carcere. A conclusione delle indagini il rappresentante dell’accusa ha chiesto il decreto di giudizio immediato per i reati di tentata rapina in concorso, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Il tabaccaio aveva denunciato i fatti ai carabinieri che avevano arrestato i due nordafricani. Secondo una prima ricostruzione sarebbero entrati all’interno del tabacchino per acquistare delle birre ma l’esercente ha detto che non vendeva alcolici, quindi, hanno aperto il cassetto del bancone ed il registratore di cassa della tabaccheria per impossessarsi del denaro. Subito dopo entrambi sono entrati in escandescenza ed hanno iniziato a danneggiare il locale e ad aggredire il tabaccaio con pugni e calci. L’uomo, un vittoriese di 45 anni, aveva riportato una ferita sopracciliare destra giudicata guaribile in dieci giorni dopo essersi recato in ospedale. Successivamente i due imputati avevano colpito al petto ed al ginocchio anche una seconda persona intervenuta per aiutare il tabaccaio, un vittoriese di 33 anni. I due sono accusati anche di avere fornito false generalità ai militari della Compagnia di Vittoria.
3 commenti su “Rapina al tabaccaio di Scoglitti. Imputati “spariti””
Interi apparati dello stato al lavoro, carabinieri, penitenziario , PM , GIP ,GUP , tribunale , per acchiappare un pugno di mosche , se non ci fossero questi delinquenti liberi in circolazione di mettere a rischio altri cittadini , verrebbe da Ridere .
E parlano di legalità. Questo è il vero volto dell’ Italia. Ma se non riescono neanche a far rispettare divieti di sosta. E davano la colpa ai cittadini per la cattura di Messina Denaro. La barca è affondata!!
Il mio nikman è rivolto a me e solo a me , a scanso di equivoci . Questi due a quanto sembra hanno trattato ‘l’Italia ” come il paese dei balocchi o il far West , ma solo la Sicilia vera gliele ha suonate di santa ragione , insegnando loro l ‘educazione , più efficacemente delle norme evolute del cp e cpp .