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La reliquia del cuore di Padre Pio è a Modica

Tempo di lettura: 2 minuti

La reliquia del cuore di Padre  Pio dimorerà per qualche giorno a Modica nel Convento dei Frati Cappuccini in Via Nuova Sant’Antonio. E’ arrivata domenica  proveniente da Siracusa e vi rimarrà fino al 19 dello stesso mese. Giovedì pomeriggio sarà portata in Municipio e poi andrà presso la Chiesa di Santa Maria di Betlem per proseguire verso altre città.

 

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16 commenti su “La reliquia del cuore di Padre Pio è a Modica”

  1. Ritengo pratica orripilante sventrare dei cadaveri, per estrarre organi e farne delle reliquie. Di Padre Pio dovremmo ammirare l’esempio che ha dato nella sua vita, non un insignificante frammento del suo cadavere.

  2. Colombo & Derrich

    Mi perdoni nostro Signore se sbaglio , ma non si poteva scegliere di lasciare il cuore nel corpo incorrotto e portare in giro il saio come reliquia . Non riesco a comprendere la mente che ha partorito l ‘ idea di espiantare il ❤️ cuore di padre Pio né quale superiore beneficio edificante ne potranno trarre i fedeli rispetto al saio o un semplice fazzoletto appartenuto a padre Pio o a una semplice foto.

  3. Ma quale ammirevoli esempi ha dato in vita? Papa Giovanni XXIII incarico’ Padre Gemelli che era medico di accertare sulla veridicità delle “stimmate”. Relaziono’ al Papà che il frate si procurava le ferite nei palmi delle mani con acido fenico che faceva comprare a persone fidate nelle farmacie di città vicine

  4. Giorgio caruso
    Effettivamente è vero che circolava in grandi quantità acido fenico. E personalmente non ho mai creduto a questa, o altre storie di stimmate. Per quanto riguarda le reliquie dei presunti santi, basti pensare che sono conservate reliquie di presunti santi che in realtà non sono mai esistiti. Le religioni sono l’oppio dei popoli, in realtà è solamente la paura della morte. Si ha paura della cosa più giusta è nobile di questo mondo, che dona quella cosa che tanti cercano ma solo in pochi riescono a trovare, La Pace!

  5. Siamo nel 2023 e ancora dobbiamo assistere a questi disgustosi rituali, ma non è concepibile, forse nel medioevo potevano pensare di ottenere chissà cosa dal corpo di una persona defunta.
    Non posso crederci, come è possibile pensare che per pregare Dio si debbano venerare le reliquie, che per giunta, in questo caso sono organi estratti da un cadavere.
    Ma poi i nostri “religiosi” concittadini si sentono più evoluti di musulmani ed islamici, e magari li odiano anche.
    Stiamo culturalmente arretrando purtroppo, in tutti i sensi, e poi… da non crederci, da bambino non avrei mai immaginato di trovarmi Meloni al governo, italiani che adorano un dittatore che ha invaso tragicamente un altro popolo e cittadini venerare pezzi di corpo umano, magari di santi o saggi, speranzosi di ottenere per questo la vita eterna.

  6. Gino non è la morte a dare la pace, ma credere in una religione ricca di amore e che predica pace e perdono. Questa è la religione del vangelo e non parlo di preti o papi, parlo di un’uomo che ha professato il perdono. Ognuno è libero di credere o no ma io penso che la morte sia la fine di un percorso, pertanto rispetto la sua opinione pur non condividendola.

  7. E’ veramente spiacevole vedere come tanta gente vuole vedere qualcosa di elevato in queste manifestazioni pagane spacciate per religiose.
    Il senso della povertà umana si può leggere tutto in queste manifestazioni, arrivo anche a leggere affermazioni tipo “Mi perdoni nostro Signore se sbaglio”… quasi a manifestare una paura occulta nell’eccepire ciò che razionalmente è assurdo.
    Nella storia della chiesa cattolica si sono sempre avuti questi fenomeni, accettati purtroppo anche da persone che nel mondo reale sono sufficientemente colte e capaci, arrivando quindi a perdersi in pratiche assurde ed irrazionali con l’illusione di ingraziarsi Dio, non escludendo anche l’utilizzo di tutto questo per “corrompere” il popolo.
    L’amore per Dio è tutt’altra cosa, chi non parla e chi è distaccato da queste manifestazioni, ha già capito che la preghiera è tutt’altra cosa, la preghiera è quella comunione che si raggiunge con la serenità e con l’accettazione nella propria intimità, e non con manifestazioni “exoteriche”, non servono clamori e grandiose processioni per farlo, esse manifestano tutt’altro.
    Si vive con l’illusione di poter o dover sedurre la divinità per poter avere riscontri materiali fin dai tempi delle tribù primitive.

  8. a Vincenzo: siamo nel 2020 e abbiamo assistito a un bel rituale protrattosi per oltre 2 anni. Ed esiste persona come Lei, che si è bevuto tutto alla faccia del presunto raziocinio. Neanche l’evidenza dei fatti, ha smosso ciò per cui maledettamente si sia architettato: dicesi covidddì un oppio laicato, il cui sommo potrebbe essere eletto un tale come lei.

  9. Filippo
    Rispetto la sua opinione sulla religione. I Preti?? solo per professione, non per vocazione. La morte, vero, anche la fine del nostro percorso.
    Vincenzo
    Abbiamo finalmente trovato qualcosa dove la pensiamo allo stesso modo. Mi fa tanto piacere dopo i nostri diverbi del passato.

  10. Gino infatti io ho escluso preti e papi, la mia religione si affida alla bontà che insita in ogni essere umano, anche negli atei.

  11. Colombo & Derrich

    Certamente è un impresa ardua ,se non impossibile , voler interloquire con persone con prospettive culturali e sensibilità profondamente differenti , ammiro chi ci prova , anche se spesso il dialogo degenera in affermazioni improduttive e unilaterali , di chi si trincera nelle sue ferree convinzioni che difende a spada tratta senza pensare minimamente di cambiarle. Noto sempre grande presunzione e poca umiltà , come se le proprie convinzioni fossero la verità assoluta e non tappe nel cammino della conoscenza personale della realtà.

  12. Colombo & Derrich

    Per i cattolici i santi sono persone che hanno vissuto in grazia e in comunione con Dio facendo la sua volontà e donando la propria vita per il regno di Dio , conformandosi a lui . Le reliquie a loro appartenute e la sacra considerazione per le stesse , riconnettono ai santi e all ‘esempio lasciato donando la vita e in ultimo a Dio e ai propri doveri battesimali come membri della chiesa e del popolo di Dio.

  13. Ho riletto più volte questa affermazione: “come se le proprie convinzioni fossero la verità assoluta e non tappe nel cammino della conoscenza personale della realtà”…
    e non riesco a vedere quale sia la realtà, quale sia il fine, quale sia la differenza con rituali pagani preistorici, quale sia il vero messaggio spirituale.
    Proprio il messaggio spirituale mi sfugge in tutto questo.
    Sicuramente sarà un mio limite, ma per evitare affermazioni improduttive e unilaterali, ci spieghi Colombo & Derrich qualcosa di più, in particolare delle prospettive culturali che accenna in premessa.
    Vede, proprio per essere produttive delle affermazioni devono essere spiegate a chi è perplesso da queste manifestazioni exoteriche come scrive anonimus. Io sono rispettosamente perplesso, mi creda.
    Grazie signor Colombo e buona serata a lei

  14. Colombo & Derrich

    Buona serata a tutti voi . Ho già risposto indirettamente e detto che non credo che il dialogo tra atei o materialisti e immanentisti o “religiosi personalisti” : edificatori di religioni personali, possa essere proficuo. Riguardo la verità . come è ovvio , non si può conquistare in assoluto , per incapacità della mente umana più che per insufficienza della vita nel tempo. Il cammino verso la verità è come il cammino verso l’orizzonte , se non ci si acceca con l errore si procede verso verità più complete e profonde , ma mai esaustive . Non è difficile ravvisare differenti prospettive tra chi ravvisa pratiche preistoriche e esoteriche in chi venera oggetti o parti corporali appartenuti ai santi della chiesa , per venerare i santi e prenderli a modello contemplando le loro virtù cristiane , lodando Dio e aspirando a imitarli per una comunione spirituale con lui e chi venera le reliquie dei santi e i santi.

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