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Delegazione Confcooperative iblea alla 41esima assemblea di Roma

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Una delegazione di Confcooperative Ragusa, guidata dal presidente territoriale Gianni Gulino, ha preso parte alla 41esima assemblea nazionale di Confcooperative dal titolo “Abbiamo cura del Paese” tenutasi all’auditorium Parco della Musica di Roma. Numerosi i rappresentanti istituzionali intervenuti: i ministri Raffaele Fitto (Affari europei e Pnrr), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Francesco Lollobrigida (Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste; ha inviato un videomessaggio), Matteo Salvini (Infrastrutture e trasporti) e Daniela Santanché (Turismo), i viceministri Francesco Paolo Sisto (Giustizia), Maurizio Leo (Economia e Finanze) e Maria Teresa Bellucci (Lavoro e Politiche sociali), il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Assieme a Gulino, il direttore territoriale Emanuele Lo Presti, il vicepresidente regionale della federazione Sanità, Nello Aprile, e i consiglieri provinciali Luca Campisi di Federazione Sanità e Nuccia Alboni di Fedagri. “Così come ha messo in rilievo il nostro presidente nazionale, Maurizio Gardini – spiega Gulino – in un mondo dove prevale spesso la solitudine, il mondo cooperativo rappresenta il luogo di unione tra diverse realtà che insieme operano per costruire il bene comune. La 41esima assemblea nazionale di Confcooperative ha lanciato diverse sfide ponendo al centro le persone, i cooperatori che, nonostante le varie sfide, continuano ad essere il motore trainante dell’economia dell’Italia. Gardini ha ribadito più volte che le cooperative rappresentano l’economia sociale che fa bene al Paese, che costruisce. Papa Francesco, dal canto suo, ci ricorda l’economia della generosità, cioè a non essere egoisti ma insieme costruire nuove relazioni. I valori ed i principi cooperativi, quali la cura, l’inclusione, la sostenibilità, la parità di genere servono per il rilancio del Paese”.
Si è parlato di rafforzare il made in Italy, di lotta alla contraffazione, di formazione, di giovani che subentrano, di come il pianeta della cooperazione sia tra i primi al mondo per qualità dei prodotti agroalimentari. “Si è parlato anche di giustizia, di sicurezza sul lavoro – dice ancora Gulino – di infrastrutture che servono per veicolare le nostre eccellenze e permetterci di essere più competitivi. Abbiamo affrontato anche il tema del turismo come fonte di ricchezza. Ma anche di raccontare il nostro senso di appartenenza, di essere italiani”. Per quanto riguarda il settore agricolo, è stato spiegato che il Pnrr può sicuramente essere uno strumento importante per aiutare la cooperazione nello sviluppo e nella sostenibilità. “È necessario creare sinergia tra la sostenibilità sociale ed economica – è stato detto – perché i cambiamenti climatici sicuramente evidenziano le criticità e le fragilità delle nostre colture. Il settore agricolo rimane il cuore pulsante per lo sviluppo del Paese. Inoltre, per un risparmio delle risorse idriche il ruolo dei produttori è fondamentale attraverso l’adozione di azioni che cambino i metodi di produzione. La politica, insomma, non deve ostacolare ma creare strumenti per chi lavora e crea ricchezza”.

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