
Ha spento le 80 candele (quelle che si soffiano non quelle a passo corto) Carmelo “Mastru” Cappello, una vita dedicata alla Vespa in tutte le sue declinazioni. Ha festeggiato il compleanno facendo quello che più adora, ovvero smanettando su una carcassa di Vespa 150 cui nessuno darebbe mai credito e che invece, a breve, c’è da scommetterci tornerà a nuova vita. Il segreto della sua longevità professionale è probabilmente questo: continuare a fare quello che ha sempre fatto e che ha sempre amato. Lui che cominciò giovanissimo ad appena 12 anni come garzone di bottega dai F.lli Spadaro (altro nome noto a Modica tra gli appassionati di due ruote) e da allora non si è mai fermato. Un amore per i motori che è andato di pari passo a quello per la sua famiglia, la moglie e i suoi tre figli che ha cresciuto con tanta cura perchè la famiglia, adora ripetere, è sempre il bene più prezioso. Oggi la sua piccola officina, dove il tempo sembra essersi fermato, non si trova più nel luogo dove è stata per più di 50 anni, nei pressi di Piazza Corrado Rizzone, ma è stato costretto a spostarla qualche centinaio di metri più in là in via Tirella. Anche qui è un punto di riferimento per tantissimi vespisti, giovani e meno giovani che affidano alle sue mani i propri gioielli. Sono tanti inoltre gli amici che lo vanno a trovare, anche non avendo una Vespa da riparare. Scambiano quattro chiacchiere, magari tirano fuori qualche ricordo e vanno via. Sanno bene che lo troveranno sempre lì ad accoglierli con un sorriso. Eppure sono tante le difficoltà che si trova a fronteggiare ogni giorno tanto da spingerlo a ripetere spesso: basta, chiudo tutto e me ne sto a casa. Chi lo conosce bene sa che rimane solo una minaccia dovuta magari ad una circostanza contingente perchè la Vespa e Mastru Cappello si appartengono reciprocamente, l’uno non può stare senza l’altro. E quindi gli facciamo i migliori auguri per tanti altri anni di lavoro, chiacchiere e ricordi.