di g.r.
“Saranno indagati tutti: squadre, dirigenti, stadio, biglietteria, campionato, federazione, ecc. Chiunque sia colpevole, non rimarrà impunito”, ha affermato il presidente Nayib Bukele dopo il tragico l’episodio accaduto sabato sera allo stadio Cuscatlán nel corso dell’incontro di campionato tra l’ Alianza e Futbolistas Asociados Santanecos finito in tragedia con 12 morti e un centinaio di feriti. Il presidente della Federcalcio salvadoregna, Humberto Sáenz, dopo l’incontro con i rappresentanti della Concacaf (Confederazione calcistica del Nord, Centro America e Caraibi) ha dichiarato che “ci sono già decisioni prese che inizieranno ad essere attuate, ma che non saranno rese pubbliche fino all’incontro previsto con i rappresentanti della FIFA”. Il ministro dell’Interno di El Salvador, Carlos Bidegaín, ha anticipato che tra le cause principali della tragedia potrebbe esserci la vendita eccessiva di biglietti, che hanno permesso un afflusso incontrollato di persone allo stadio. La pressione esercitata dalle persone rimaste fuori dai cancelli e gli scontri tra tifoserie sono all’origine della fuga precipitosa dagli spalti e relativa tragedia. “Gli stessi tifosi hanno ribadito la vendita di moltissimi biglietti contraffatti, la chiusura dei cancelli, la scarsa presenza del personale dello stadio ad ogni ingresso e al botteghino”, ha detto Bidegaín. La morte delle 12 persone è la più grande tragedia sportiva registrata finora nel Paese centroamericano.