Più di due milioni di thailandesi sono chiamati alle urne per votare domenica prossima, 14 maggio il primo ministro. Elezioni che possono segnare un cambio di rotta nel Paese asiatico che sembrano destinate a una confronto alla pari tra le due forze di opposizione: Puea Thai, guidata da Paethongtarn Shinawatra (figlia dell’ex primo ministro Thaksin Shinawatra) e il partito riformista Move Forward, guidato da Pita Limjaroenrat, in ascesa negli ultime proiezioni di voto. Sondaggi condotti dai media locali, infatti, rivelano che il candidato Paetongtarn Shinawatra potrebbe farcela a sconfiggere l’attuale primo ministro Prauyth Chan Ocha. Tuttavia, le attuali regole elettorali in vigore in Thailandia favorirebbero i partiti al governo con gli stessi sondaggisti che confermerebbero risicato il vantaggio tra le due fazioni in lotta. Le cifre collocano Pheu Thai, il principale partito di opposizione, con il 41,37 per cento dei voti. Il secondo partito di opposizione più forte è Avanzar, uno dei più progressisti del Paese, che ha il 19,32 per cento. Lo studio di Suan Dusit, pubblicato dal quotidiano The Nation, ha rivelato che il partito United Thai Nation dell’attuale premier è sostenuto solo dall’8,48 per cento mentre il partito Palang Pracharath guidato dal vice primo ministro Prawit Wongsuwan segue con il 7,49 per cento di voto. Oltre all’elezione del primo ministro e del vice primo ministro, le elezioni di domenica prossima, 14 maggio, serviranno anche per eleggere la camera bassa del Congresso e i suoi 500 membri.
- 20 Settembre 2024 -