
Le autorità della provincia di Alberta (Canada occidentale), hanno riferito che circa 13.000 persone sono messe in stato d’allerta, mentre sono in corso 103 incendi che hanno bruciato circa 121.909 ettari di terreno boschivo. Secondo il primo ministro dell’Alberta Danielle Smith, sono stati segnalati 45 nuovi incendi. “La nostra priorità principale è e sarà sempre la sicurezza pubblica e gli esperti del comitato delle emergenze che la gestiscono avranno il compito di informarci con regolarità e rapidità” ha affermato il premier regionale. Le evacuazioni obbligatorie includono i residenti nelle contee di Yellowhead e Grande Prairie e le comunità delle Prime Nazioni come la Sturgeon Lake Cree Nation e la Little Red River Cree Nation. Nel frattempo, i residenti nelle contee di Parkland e Saddle Hills sono in stato di allerta pronti anch’essi a lasciare le proprie abitazioni. Da parte sua il responsabile dell’unità informativa di Alberta Wildfire, Christie Tucker, ha spiegato che “questa è significativamente la più attività, riguardo gli incendi boschivi, in questo periodo dell’anno rispetto al recente passato”. In una dichiarazione l’Agenzia per la gestione delle emergenze dell’Alberta (AEMA) ha sottolineato che dei 61 incendi segnalati venerdì scorso, 44 sono sotto controllo e 17 sono in fase di spegnimento. Fino alla scorsa settimana, il Canada occidentale aveva registrato temperature basse con piogge intense che avevano provocato numerosi allagamenti. Pochi giorni sono bastati perché le temperature si alzassero rapidamente (10 gradi Celcius, 50 gradi Fahrenheit) che stanno causando ingenti d’anni devastando la regione.