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Confcommercio. “Le Zes in Sicilia non decollano”

"Occorre fare di più per attirare gli investitori"
Tempo di lettura: 2 minuti

Almeno per il momento, le Zone economiche speciali in Sicilia non riescono a trovare spazio e modo di esprimere le proprie potenzialità, soprattutto perché non riescono a tirarsi fuori dai meandri della burocrazia. Nonostante il quadro normativo sia favorevole, le Zes, nella nostra Regione, non suscitano, tuttora, quell’interesse che ci si aspettava da parte degli investitori nazionali e internazionali”. E’ il senso della presa di posizione che arriva dal presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, avendo valutato che i motivi, a tal riguardo, sono diversi. “Prima di tutto – afferma Manenti – perché non è stato ancora attuato quanto previsto in tema di infrastrutture, quindi l’ampliamento e ammodernamento delle strutture presenti e la messa in sicurezza delle aree coinvolte. E poi perché manca, a nostro avviso, un piano di semplificazione amministrativa e burocratica e questi sono elementi imprescindibili, che permetterebbero il decollo dell’iniziativa, considerato che il “decreto Semplificazioni” ha stanziato ulteriori fondi a disposizione, oltre che aver aumentato le agevolazioni fiscali a favore dello sviluppo delle Zes”.
Tra l’altro, il Dl n. 77/2021 introduce procedure semplificate, autorizzazione unica, tempi dimezzati, silenzio-assenso, conferenza dei servizi e si propone di garantire maggiore autonomia di manovra e maggiore rapidità di azione ai commissari straordinari. “Siamo convinti, inoltre – continua il presidente regionale Confcommercio Sicilia – che il Governo isolano dovrà lavorare alla piena attuazione dei “Piani di sviluppo strategico” e le Prefetture alla realizzazione delle intese previste negli stessi magari anche cercando di stipulare degli accordi quadro con i più importanti istituti finanziari siciliani. Solo così si riusciranno a portare gli investitori stranieri in Sicilia. Solo così le Zes si trasformeranno in una leva di grande rilievo per lo sviluppo della nostra isola”.
“Tutto questo – spiega ancora Manenti – passa anche dai finanziamenti provenienti dal Pnrr, con la legge del 2021 mentre la normativa delle Zes è del 2017. Dunque i fondi del Pnrr, calati in questo contesto, diventano importanti e determinanti. Fondi del Pnrr che serviranno per le infrastrutture che diverranno, a questo punto, fondamentali: penso ad esempio alle strade che dovranno condurre velocemente alle aree portuali e poi ritengo sia necessario supportare i Comuni sui progetti Pnrr, sia sotto l’aspetto tecnico che amministrativo, con lo scopo di riqualificare il territorio e la costa. I primi passi sono stati compiuti. Ma il mondo delle imprese viaggia a velocità notevoli perché lo richiedono i mercati. Dunque, occorre accelerare le procedure affinché le Zes diventino una realtà davvero di rilievo per tutto il territorio isolano”.

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