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Tentata estorsione con metodo mafioso. Ai domiciliari vittoriese

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– E’ accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di una imprenditrice del posto: per questo reato un 65enne vittoriese è finito in manette. Secondo l’accusa, l’indagato avrebbe minacciato la vittima vantando amicizie con un noto clan. I fatti risalgono allo scorso 21 dicembre ma sono stati resi noti solo adesso, alla luce dell’ordinanza di custodia cautelare un carcere emessa in questi giorni dal momento che la competenza era stata spostata, vista la natura del reato, dalla procura di Ragusa alla Dda, la direzione distrettuale antimafia di Catania. Proprio la Dda ha ora emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 65enne alla luce dei gravi indizi di colpevolezza emersi dalle indagini condotte dalla polizia del commissariato di Vittoria. Ora l’uomo è ai domiciliari, concessi dal tribunale del riesame etneo al quale si erano rivolti gli avvocati difensori, che ora puntano anche alla revoca degli arresti domiciliari con il ricorso in cassazione. Stando a quanto accertato nel corso delle indagini l’imprenditrice si era chiusa all’interno della sua attività commerciale, dove l’uomo voleva accedere tentando di forzare la porta d’ingresso, come accertato dagli stessi poliziotti, chiamati via telefono dalla donna. L’indagato avrebbe rivolto minacce ed insulti alla titolare del negozio, rifiutandosi di fornire le proprie generalità agli agenti della volante intervenuti sul posto.

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