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Svolta storica: ai Comuni la facoltà di scegliersi la ditta di trasporto urbano

Tempo di lettura: 2 minuti

Fumata bianca al termine del vertice di oggi alla Regione tra i rappresentanti dell’AST, i Sindaci dei Comuni interessati al servizio ed i deputati regionali Ignazio Abbate e Giuseppe Carta, insieme all’Assessore Aricò, per discutere della paventata interruzione del servizio di trasporto urbano a decorrere dal primo di marzo. Il servizio non verrà sospeso. Nei prossimi giorni l’AST dovrà comunicare ai Comuni la propria disponibilità a continuare o meno tale servizio. Solo successivamente i sindaci avranno 30 giorni di tempo per decidere se riassegnare per altri 2 anni il servizio all’Azienda Siciliana Trasporti o di predisporre una manifestazione di interesse pubblica per verificare l’esistenza di altre ditte del settore che, alle stesse condizioni, si dichiarino disponibili a subentrare. In questo modo i comuni, per la prima volta, saranno liberi di scegliere la ditta per il proprio trasporto urbano per il prossimo biennio. Questo alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime tutte le proroghe concesse nel passato.

“A questo punto è importante – dichiara l’Onorevole Abbate – decidere di assegnare il servizio alla ditta che metterà a disposizione il migliore rapporto offerta/qualità dato che la Regione continuerà ad elargire a chiunque verrà scelto lo stesso contributo degli anni passati. Di certo c’è che non saranno più consentite ulteriori proroghe al servizio. E’ passata la mia proposta – continua l’Onorevole Abbate – di sondare la disponibilità di altre ditte private di trasporti per subentrare all’AST nei comuni dove viene effettuato il servizio urbano. Quello che ci premeva, intanto, era scongiurare la sospensione delle corse urbane che, di fatto, avrebbe creato notevoli disagi all’utenza. L’AST dovrà, ora, esplicitamente chiedere ai Comuni di poter continuare il servizio e solo dopo l’ente deciderà se riaffidarla all’Ast per i prossimi due anni o indire una manifestazione di interesse pubblico urgente per affidarlo ad altre ditte private. Oggi è stato un passaggio importante perché è un servizio che deve essere efficiente sia che sia l’AST a continuare, a patto di investire, o sia che siano altre le ditte che vogliono subentrare. Per noi è un servizio di pubblica utilità su cui da anni si investono ingenti risorse e che deve essere migliorato per rimanere al passo con le altre regioni italiane”.

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9 commenti su “Svolta storica: ai Comuni la facoltà di scegliersi la ditta di trasporto urbano”

  1. Ripeto la domanda : che fine hanno fatto i promessi bus navetta da piazzale Falcone Borsellino al parcheggio di viale Medaglie d’oro? E che fine ha fatto il promesso ripristino del parcheggio di viale Medaglie d’oro? Ve li siete vendute queste due notizie, ex sindaco e assessore tutto fare, ma le promesse si mantengono! O no?

  2. AST, Azienda Siciliana Trasporti…….
    Cioè cosa state dicendo? Una vostra creatura la svendete al migliore offerente quando per anni avete elargito Milioni. Gli stessi Milioni che ora volete dare ai privati, cioè a chi è nel giro del giro!
    Ho sempre sostenuto che si dovevano eliminare le Regioni piuttosto che le Province, i veri carrozzoni mangiasoldi sono le Regioni!
    Quindi ora devono scegliere i Sindaci, cioè quelli che per rilasciarti un certificato di famiglia devi andare alle Poste.

  3. …di “Storico” caso mai c’è la NON SCELTA da parte dei Comuni che hanno sempre optato per l’AST!! Per quanto mi riguarda da Consigliere Comunale nel 2004 ho proposto di NON RINNOVARE LA CONVENZIONE ALL’AST PER IL TRASPORTO URBANO!

  4. CHI DI DOVERE CITI QUESTA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE PER INTERO COSI’ PERCHE’ SI POSSA CAPIRE DI PIU’!

  5. L’unica svolta che emerge è la lotteria dall’onorevole abbate vinta con abnegazione. Può dormire sonni tranquilli e per il già l’auto stipendio (lo stesso appena aumentato di 900 euro al mese) e per il fatto che i morti di sonno dei presunti cittadini elettori non usino affatto il trasporto pubblico perché sono tutti praticamente titolari di suv. A essi interessa l’illuminazione pubblica a valle di ogni fabbricato in campagna e non, come fossimo in pieno centro città, per vedere meglio saltare i ratti incolonnati e meglio aumentare il fabbisogno finanziario per sostenere quello ca a presunta spirtizia chiama “chi mi no f…”

  6. Fellone di Gheuda

    L’ importante è , che i cittadini che necessitano, possano continuare a usufruire del servizio a costi plausibili , Ast o Amat non importa.

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