
Un medico di origini modicane è stato aggredito nella Bergamasca mentre era nel suo studio. Lo hanno preso con le mani alla gola e minacciato solo perché voleva fare rispettare le regole. In agosto il dottore Pietro Poidomani, 68 anni, aveva deciso di continuare a lavorare per non far mancare il servizio ai suoi pazienti dopo quattro decenni, ma adesso dice: «non vedo l’ora di andare in pensione». Poidomani, da quattro decenni in Bergamasca, da 38 anni medico di base a Cividate al Piano, da qualche mese si occupa anche dei pazienti di Martinengo quando il suo collega e amico è andato in pensione.
Visto che il dottor Poidomani è stato colpito due volte, sempre in maniera molto dura, dal coronavirus, fa rispettare in modo molto rigido le regole sull’affollamento: «In ambulatorio ci devono essere solo quattro persone, con mascherina, e solo su prenotazione». Ma giovedì mattina si è trovato improvvisamente l’ambulatorio affollato appunto da ex pazienti del collega pensionato: «Mi sono molto arrabbiato, ho detto alle persone non prenotate di uscire. Poi ho continuato le visite e quando sono tornato in sala d’attesa erano ancora tutti lì. Mi sono arrabbiato davvero, li ho spinti fuori e ho sbattuto la porta». Ma due pazienti sulla trentina sono rientrati: «Prima mi hanno detto “vieni fuori tu”, poi nel corso della discussione io ho appoggiato una mano sul petto di uno di loro, che mi ha aggredito e preso per il collo. Per fortuna uno dei presenti ha chiamato i carabinieri, che sono subito intervenuti».
Il dottor Poidomani è esasperato: «Io sono figlio di uno scopino di Modica che ha fatto tanti sacrifici per far studiare il figlio, e a me questo lavoro è sempre piaciuto molto, mi dispiaceva anche andare in pensione. Ma ormai c’è troppa burocrazia che mi fa perdere tempo, c’è troppa gente arrabbiata perché non ha il medico, ci sono quelli che ti chiedono il certificato di malattia al telefono senza nemmeno la visita. Ormai non ce la faccio più: andrò in pensione fra venti giorni, e non vedo l’ora arrivi quel giorno».
2 commenti su “Cividate, medico modicano aggredito in ambulatorio”
Però questo medico prima di fare vittimismo, doveva sapere dove il sistema lo stava portando seguendo i protocolli e la burocrazia curando il malato (ormai) per procura. Posso capire ed essere solidale per l’aggressione, ma quando un dottore ormai ti parla guardando il computer e non ti guarda nemmeno in faccia, un paziente come lo deve definire il suo proprio medico? Ma tanto ora curerete attraverso un monitor, allora quanto detto ormai non importa, tanto mi curerà una macchina tramite un app da scaricare.
Non voglio entrare nel merito d’imporre le mascherine ai pazienti, oppure non ti curo se non sei vaccinato, meglio se non lo faccio,
Invece vorrei dire a questo medico e a tanti altri di domandarsi quanto sono stati fedeli al Giuramento di Ippocrate!
Vero il fatto che in molte zone d’Italia non hanno il medico di base, se questo è il frutto del globalismo, cioè avere manager ovunque, anche per gestire la salute delle persone e trarre quanti più profitti possibili, allora il Dott. Poidomani deve anche capire più che giustificare certe reazioni. Tanto per dirne una, un paziente in attesa di trapianto dopo avere fatto la giusta graduatoria non gli è stato concesso il trapianto in quanto non vaccinato. Questo vuol dire che c’è una certa dipendenza alle case farmaceutiche e non solo per il Covid. Ma non si diceva che un medico cura senza guardare al colore della pelle, alla razza, se povero, se ricco, o qualunque essa sia la ragione? Qualche altro medico dice anche che il compito di un medico è curare anche il peggiore assassino, perchè curare e salvare vite è il nostro scopo.
Io avrei detto la nostra missione che abbiamo scelto e per cui abbiamo prestato “giuramento”!
Signor Spinello ma lei è sicuro che il Dottore Poidomani cura dallo schermo di un computer?
Solidale con il medico che dopo le aggressioni fisiche si vede anche attaccato dai suoi concittadini!!!!