Pd Ragusa. Calabrese: “Giù le mani dalla legge su Ibla”

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“Se qualcuno a Palermo ha intenzione di toccare la legge speciale su ibla, non per migliorarla, ma per cancellarla, sappia che i ragusani saranno pronti alle barricate”. Così Peppe Calabrese, segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa, alla notizia di una norma che intende superare e cancellare la legge regionale 61/81.
“Questa norma ha permesso di trasformare in meglio il quartiere barocco di Ragusa – spiega Calabrese – e l’on. Abbate, promotore dell’iniziativa che vorrebbe cancellarla, dovrebbe lavorare per creare nuove norme in grado di generare processi virtuosi e non cancellare ciò che già c’è. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i consiglieri comunali di Ragusa che hanno scelto Abbate e il partito di Cuffaro come propri riferimenti a Palermo. Vorremmo sapere cosa ne pensa il sindaco di Ragusa Cassì che pare proiettato verso un’alleanza elettorale con il partito di Cuffaro pur presentandosi come uno che rinnega i partiti. Avranno il coraggio e la forza di difendere la legge su Ibla contro questa insopportabile ingerenza che cela la volontà precisa di distruggere Ragusa Ibla e quanto di buono è stato fatto in tutti questi anni?”.
“Il Partito Democratico non ci sta – aggiunge Calabrese – e tramite i vertici regionali e i propri rappresentanti all’ARS, cominciando proprio con l’on. Nello Dipasquale, daremo battaglia per rifinanziare la legge su Ibla e assicurare la sua sopravvivenza. Su una cosa sola Abbate ha ragione: quando dice che le risorse per Ibla sono poche. Per questo dobbiamo ringraziare la maggioranza di governo degli ultimi cinque anni e che sta governando anche oggi. Ai tempi di Crocetta l’entità delle somme era maggiore, grazie alla costante vigilanza e al peso politico del parlamentare di maggioranza ragusano Dipasquale. Se l’on. Abbate riesce a promuovere una nuova norma che faccia arrivare altre risorse ai comuni patrimonio dell’Umanità che ben venga. Ma questa non sia la strada per cancellare ciò che esiste già sulla base di antiche rivalità campanilistiche. Anzi, gli lanciamo una sfida: riportare le somme per Ibla ai livelli del Governo Crocetta”.
“La città di Ragusa – conclude Calabrese – attende di conoscere le posizioni del sindaco Cassì e di alcuni consiglieri nei confronti del loro nuovo referente politico e delle sue prime mosse all’ARS evidentemente ostili nei confronti della nostra città”.

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