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Ust Cisl. “Cresce ancora l’inflazione anche in provincia di Ragusa”

Carasi: “Impatto allarmante per il mondo del lavoro. Servono soluzioni locali e mirate”
Tempo di lettura: 2 minuti

“L’aumento dell’inflazione sta avendo un impatto allarmante sul mondo del lavoro anche in provincia di Ragusa”. E’ quanto rileva la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, evidenziando che “l’inflazione continua a mangiare pezzi importanti di reddito dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie. E’ uno stillicidio – continua – a cui non si può continuare ad assistere in maniera inerme. Ed ecco perché la Cisl, a livello nazionale, ha chiesto di agire con una nuova politica dei redditi, mettendo sotto controllo prezzi e tariffe, arginando la speculazione, sterilizzando gli oneri di sistema, ripristinando il taglio delle accise sul prezzo del carburante, allargando la sorveglianza ai beni alimentari e di largo consumo. E poi serve un deciso, forte taglio delle tasse, assicurando la piena rivalutazione delle pensioni”. In un sistema fondato essenzialmente sulle piccole e medie imprese, qual è quello della provincia di Ragusa, il caro prezzi sta facendo sentire in maniera forte il proprio peso. “Riteniamo – aggiunge Carasi – che serva un confronto molto attento su questo tema, anche per comprendere in che modo cercare di fornire sostegni adeguati ai lavoratori, ai pensionati e alle famiglie presenti sul territorio ibleo. E’ la fotografia di una situazione che, se prosegue così, rischia di precipitare e non possiamo permettercelo. Occorre, piuttosto, fare fronte comune, trovare quelle misure che ci consentano di fronteggiare questa fase difficile. Solo così possiamo sperare di guardare a un futuro più luminoso”.

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3 commenti su “Ust Cisl. “Cresce ancora l’inflazione anche in provincia di Ragusa””

  1. L’analisi della Carasi è commovente!
    Però non dice che la cricca atlantista ci ha portati al collasso totale e ci fa vivere di parole e promesse. Tutti bravi a fare “tavoli” e fotografare una crisi artificiale creata apposta per ledere la dignità di ogni singolo lavoratore, pensionato o ammalato che ha bisogno di cure. Ad esempio la Carasi come i suoi amici europei non dice che questi sono i sacrifici che dobbiamo fare tutti quanti per la causa ucraina inviando soldi e armi sempre più costosi.
    Intanto in Russia il prezzo del carburante alla pompa è 48 rubli (N.B. 1€=75 rubli) e le famiglie pagano la bolletta della luce 1 euro al mese.
    Le sanzioni imposte alla Russia funzionicchiano. Voi invece siete funzionali!

  2. La Nato si doveva espandere e non si potevano mantenere buon rapporti di vicinato, politici e economici. Non si poteva fare a meno di sentirsi parte del sistema capitalistico e consumistico, mentre i Mac Donald’s erano sorti come funghi in Russia. Si doveva esagerare anche in questo : nel senso di appartenenza al mondo occidentale: ecco i risultati per noi l: inflazione alle stelle.

  3. La Signora Carasi strappalacrime… si stanno finendo anche quelle!!!! Ripete l”omelia come una nenia, senza un piano concreto e capacità di realizzazione di interventi. Parla ancora di confronti… ma se è in coda per avere responsabilità dirette della crisi che vive il popolo, manifesta il simbolo della trasformazione del sindacato, rappresentante oramai solo di sé stesso. I fatti dell”ultimo periodo la raccontano bene.

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