
Si terrà venerdì 16 dicembre, alle ore 18.30, l’inaugurazione della Sede di Modica dell’Università ICOTEA. A progettare e a portare alla luce questa Istituzione accademica sono stati Tommaso e Luciana Barone (nella foto), che, costruendo l’Hub ICOTEA, sede universitaria sita nella zona Sorda della città in via Sorda Sampieri 128, sono riusciti ad offrire un luogo di aggregazione, di scambio, di crescita a livello accademico e personale, un ambiente dove potersi arricchire culturalmente e confrontarsi, come solo la conoscenza dell’altro insegna a fare.
“La nuova sede universitaria ICOTEA, dichiarano Tommaso e Luciana Barone, si propone non solo come ateneo in cui conseguire corsi di laurea, certificazioni linguistiche, corsi di lingua Italiana, Master ecc., ma anche come punto di riferimento per i propri studenti, per la città di Modica e per una internazionalizzazione della Sicilia attraverso scambi culturali e linguistici come il progetto Marco Polo-Turandot per studenti proveniente della Repubblica Cinese”.
Al taglio del nastro per l’inaugurazione del polo universitario saranno presenti alti funzionari del Ministero della Pubblica Istruzione, autorità civili e militari, docenti, giornalisti e chiunque voglia celebrare questo momento di innovazione. Vi sarà anche un evento privato su invito esclusivo, l’ICOTEA Camp, offerto dall’Università.
14 commenti su “Università ICOTEA: Inaugurazione Sede di Modica”
COMPLIMENTI…
La sede del ex tribunale potrebbe tornare utile, con le opportune modifiche.
Opportune modifiche? L’ex Tribunale non è suscettibile di modifiche, non è uno scatolone vuoto, è un enorme edificio realizzato appositamente come tribunale con tutte le caratteristiche previste dalla legge e non si può “adattare”, dire questo è completamente sbagliato.
Le risorse economiche sarebbero ingenti e sicuramente superiori a realizzare un edificio nuovo oppure adattare un capannone senza tramezzature, quindi è assurdo parlare di questo.
Prima di parlare di edificio che possa ospitare una istituzione come quella di cui si sta parlando, occorre capire il bacino di utenza ed il numero almeno dei fruitori, altrimenti stiamo parlando di sperpero di risorse pubbliche.
Congratulazioni per la riuscita dell’Ateneo.
Mi complimento con Luciana e Tommaso per il loro impegno per la realizzazione di un loro sogno e di tutta la comunità Iblea.
È assurdo come c’è ancora gente, che a questo punto definirei cieca, che suggerisce di trasformare un tribunale ed utilizzarlo per altri scopi. Ma svegliatevi!!
Il tribunale deve essere usato la mansione di tribunale ed i presunti politici locali, regionali e nazionali devono sbrigarsi a far sì che ciò avvenga.
Non diciamo baggianate, un buon architetto lo trasformerebbe in quattro e quattr’otto, con il minimo spreco di risorse, in una sede universitaria eccellente. Si potrebbe indire un bando per progetti di trasformazione dell’edificio, non ancora fatiscente
Cassio, credo proprio che le baggianate le stia dicendo lei, un buon architetto progetta e crea spazi, ma se un architetto ha creato un tribunale, non esiste nessun artificio al mondo che possa farlo diventare altro, se non demolirlo e ricostruire la nuova opera.
Pippo è stato molto chiaro a spiegare che poter fare cambiamenti radicali sarebbe molto più oneroso che andare a costruire altrove, altro che quattro e quattrotto…
Lei è esperto in baggianate e poco esperto nel rispetto delle opinioni altrui, e proprio questa difficoltà si evidenzia dalle “semplicità” con cui scrive di queste cose.
Buona serata a tutti
…discussione totalmente off-topic, ma non capisco poi per quale principio un edificio costruito con soldi pubblici debba essere fruito da enti privati…
Se si diffondesse la dissenteria ci sarebbe sicuramente chi proporrebbe la conversione del tribunale in bagni pubblici
Ritengo evidenziare che non bisogna ingigantire per questa iniziativa, è un organismo prettamente privato ispirato prevalentemente al profitto. Pertanto il privato deve provvedere al recupero dell’immobile da destinare a tale iniziativa.
Occorre invece attivarsi ed estendere nel territorio di Ragusa o a Modica sezioni dell’universita’ di Catania.
A Modica tra l, altro e’ presente l ‘ universita’ dei servizi sociali ,quale distaccamento dell’ universita’ di Messina e che può dare effettivamente un risvolto formativo e lavorativo .
Ci auguriamo che tale iniziativa abbia un risvolto culturale e formativo.
Icoteà non è una università. Basta andare sul sito del Miur dove vi è l’elenco di tutte le università per verficare che Icotea non è una università. Icotea è semplicemente autorizzata da Miur a rilasciare il titolo (eqipollente alla laurea) di mediazione linguistica, ma questo non significa essere università.
Brava Gianna, hai fatto chiarezza ,mi chiedo come si fa a parlare dell'” apertura di un universita’ a Modica . E poi con quale coraggio si propone di utilizzare i locali dell’ex tribunale per un ” azienda che seppur accreditata a rilasciare titoli , universita’ non e’ . Occorrerebbe prima verificare la fonte e poi procedere alla pubblicazione di una notizia alquanto discutibile.
Sono d’accordo con il Signor Cassio, solo chi è stato in una università e l’ha frequentata sa perfettamente, che l’edificio del l’ex tribunale, altrimenti e possibilmente destinato alla fatiscenza , può essere destinato a uso università precisamente com’è adesso, senza nessuna ristrutturazione, ma solo con il semplice cambio di arredo, senza bisogno di scomodare gli architetti, cos’ì è se vi pare, Signori delle buone maniere e dell’educazione.
Aria Politica taroccata. Partendo..Partendo dalla nostra classe politica…che di Modica lo vediamo bene cosa fanno..Agli atti pubblici mostrano..impegno. Ma ai cittadini ..l interesse mostrato e. mero interesse.. Stranamente in qualche decina di migliaia di abitanti..tra le news di Modica ed gli interessi di vivibilita’ della citta’..sie’ scritto tanto ma non arriva oltre lo zero.. Icotea non e. male ma Modica non c’e’ .
E’ pacifico che se l’edificio non viene usato diventerà fatiscente, gli avvocati modicani potrebbero usarlo funzionalmente e simbolicamente, a giorni prestabiliti per ricevere i loro clienti, ma anche per organizzare incontri, conferenze e dibattiti sulla giustizia e lo stato della giustizia in Italia, AIN ATTESA CHE LA GIUSTIZIA STORICA RENDA QUANTO TOLTO ALL’EX CONTEA