
Sulla notizia pubblicata che raccontavano della lunga attesa di una paziente (60 ore) al Pronto soccorso di Modica prima dell’assegnazione di un posto letto, e a seguito di una richiesta di chiarimento pervenuta dall’assessorato regionale alla Salute, la Direzione strategica dell’ASP di Ragusa, nelle persone del Commissario straordinario, Gaetano Sirna, e del Direttore sanitario, Raffaele Elia, ha condotto un’indagine interna e appurato quanto segue.
La paziente, residente a Ragusa, giungeva al Triage dell’ospedale di Modica la mattina di giovedì 17 novembre, alle ore 8.18, riferendo di accusare sindrome vertiginosa dal sabato precedente, trattata per cinque giorni con terapia domiciliare su prescrizione di uno specialista. Rilevati parametri vitali nella norma, e dopo un consulto con le figlie, la paziente veniva inviata dall’infermiere di Triage presso il reparto di Otorinolaringoiatria per una consulenza. Lo specialista otorino, dopo averla visitata, ha consigliato alla donna un approfondimento con visita ambulatoriale neurologica.
Prima che venisse eseguita la suddetta visita, il Dirigente medico in servizio al Pronto soccorso ha fatto correttamente eseguire un esame TAC dell’encefalo che metteva in evidenza una “grave vasculopatia cerebrale cronica possibile causa di vertigini di origine centrale” e nulla di acuto in atto. La successiva valutazione neurologica evidenziava vertigini soggettive e consigliava terapia infusionale ed ulteriori accertamenti diagnostici, che però non risultavano di pertinenza o eseguibili al Pronto soccorso se non per patologie tempo dipendenti o traumatiche midollari.
Eseguiti gli esami ematochimici e il tampone molecolare, si decideva, unitamente alla paziente e alle figlie, di proseguire l’iter in regime di ricovero ospedaliero, nonostante si trattasse di “codice verde”. Le stesse venivano rese edotte dell’assenza di posti letto in atto presso il Presidio Ospedaliero di Modica e nonostante ciò accettavano di attendere in Pronto soccorso. Inoltre, il Dirigente medico del turno successivo, in considerazione che la paziente era di Ragusa e si era presentata al Pronto soccorso di Modica esclusivamente in quanto indirizzata dallo specialista otorino del Presidio, richiedeva un posto letto presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa, con esito negativo per indisponibilità di posti.
Pertanto la paziente rimaneva in Pronto soccorso, su letto barella con materasso antidecubito (e non su una semplice barella), in attesa che si liberasse il posto letto in Geriatria dove veniva ricoverata in data 19/11/2022 alle ore 16.32. Tanto si doveva per completezza d’informazione.
dott. Paolo Mandarà
18 commenti su “Paziente al Pronto Soccorso di Modica: chiarimento dell’ASP”
Da profano noto che si prova ad enfatizzare su ciò che è di competenza e su una specie di protocollo rigido e non flessibile.
Mettete in evidenza la patologia della paziente minimizzando sulla realtà che è quella di trovarsi davanti ad un essere umano che non sta bene a prescindere.
A più riprese riferite che le figlie vengono infornate o sentite e concludere che per il ricovero non c’erano posti né a Ragusa, visto che era di quel comune ( se era di carrapipi cosa si faceva?), e nemmeno a Modica ammettendo pubblicamente quantomeno, la sbagliata programmazione presente in questi anni nella sanità pubblica siciliana.
A mio modesto avviso non c’è nulla da chiarire, c’è da attivarsi per risolvere gli annosi problemi in breve tempo oppure mollare
L’ attuale situazione all’Asp 7 e tragica ormai gli utenti che hanno necessità di fare una visita specialistica, l’unica cosa che si sentono dire dal cup è: ” per adesso non sono disponibili ritenti fra qualche giorno” questo per mesi. Non credo che il Direttore Generale non sia a conoscenza della situazione. Un’altra cosa che vorrei sapere, qualcuno controlla quando visite fanno i specialisti in un turno di lavoro ed a che ora iniziano a lavorare anche se prendono servizio alle 8.00. Qualche controllo dalle A.G. ci verrebbe, anche per portare sulla terra qualche Dottore e fargli capire che sono dipendenti e pagati dai contribuenti. Cordiali saluti
A dire il vero per la mia ultima esperienza che risale al 13 novembre posso solo parlar bene di tutti lo staff e del servizio autoambulanza. Professionisti “veloci”competenti, preparati, generosi, celeri gentili e molto disponibili. Se i posti letto non ci sono non possono fabbricarli seduta stante.
Tutto il comparto è rinnovato e si fa tutto il possibile ok un momento così sofferente come questo.
Ringrazio i barellieri, tutti i dottori, infermieri e personale addetto alle pulizie del Pronto Soccorso.
Grazie davvero per tutto ANTONELLA
l diritto alla salute è uno dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione. Ma cosa comporta nel dettaglio questo diritto?
Il diritto alla salute è disciplinato dall’Art.32 della Costituzione ed è ritenuto un diritto fondamentale dell’uomo.
In generale, la salute costituisce lo stato di benessere fisico, mentale e sociale, oggetto di specifica tutela da parte dell’ordinamento, che consente all’individuo di integrarsi nel suo ambiente naturale e sociale, quindi è una situazione soggettiva che deve essere tutelata contro tutti gli elementi nocivi ambientali e da qualsiasi attacco da terzi che possa, in qualche modo, ostacolarne il godimento.
il bene “salute” si traduce nella tutela costituzionale dell’integrità psico-fisica, del diritto ad un ambiente salubre, del diritto alle prestazioni sanitarie e della cosiddetta libertà di cura (in altri termini, diritto di essere curato e di non essere curato).
Anche l’unione Europea
prevede all’art. 3- Diritto all’integrità della persona:
Ogni persona ha diritto alla propria integrità fisica e psichica .
Dalla lettura in combinato disposto degli articoli 32, 2 e 3 Cost., può, dedursi che il diritto alla salute possiede una valenza “erga omnes”, quale situazione soggettiva assoluta che merita protezione contro qualsiasi aggressione ad opera di terzi.
Esso comporta una pretesa positiva nei confronti dello Stato (estesa anche alle Regioni, dopo la modifica del titolo V della Costituzione[7]), chiamato a predisporre strutture, mezzi e personale idonei ad assicurare una condizione di salute ottimale alla singola persona, nonché ad attuare una efficace politica di prevenzione, cura e intervento sulle possibili cause di turbativa dell’equilibrio psico-fisico della popolazione in generale.
Il diritto alla salute viene quindi inteso come diritto soggettivo, protetto contro ogni aggressione ad opera di terzi e suscettibile di una tutela risarcitoria immediata, indipendente da qualsiasi altra conseguenza dannosa giuridicamente apprezzabile., nonché, come diritto sociale la cui pratica attuazione è essenziale per la realizzazione di quel principio di libertà-dignità che è intrinseco nella Carta Costituzionale.
Il diritto alla salute obbliga le persone a non causare con i loro comportamento danno alla salute degli altri. Ogni comportamento di questo tipo è punito con sanzioni penali.
Alla luce di quanto sopra il cittadino ha il diritto di essere curato ed assistospecialisti privati o che operano e sono dipendenti nella stessa struttura ospedaliera, i quali intervengono professionalmente “intramoenia” erogando la prestazione fuori dell’orario di lavoro e previo pagamento di un ticket .
Ci si chiede, in considerazione dell’obbligo della trasparenza, quali strumenti la direzione offre al cittadino per verificare, l’operato del Cup , in merito al numero delle prenotazioni per singolo specialista o se invece siano superati i numeri .
Non sarebbe giusto ed opportuno che la Direzione sanitaria in virtù del diritto alla salute e dei principi dell’eguaglianza trasparenza consentire al cittadino di poter verificare la saturazione delle prestazioni prenotate e di quelle successivamente effettuate, che come è noto, dopo mesi della prenotazione, molti utenti non si presentano all’appuntamento, in quanto gli stessi per la loro necessità ed urgenza hanno provveduto con specialisti privati.
Non sarebbe giusto, una volta per sempre, affrontare questo problema, soprattutto in considerazione e a favore dei non abbienti, che non possono permettersi la visita specialistica del professionista privato o intramoenia, e a cui lo Stato dovrebbe garantire il diritto alle prestazioni sanitarie e specialistiche.
Andare al Cup è tempo perso non c’è mai posto anche perché i medici che fanno le visite poverini sono molto stanchi una volta ero al pta è arrivata un infermiere dicendo al medico che c’era ancora un altra persona da visitare ,lui con fare molto contrariato le ha risposto che era stanco perché aveva già fatto 4 visite,un’altra volta ho portato mia figlia per una visita oculistica c’era solo lei prenotata infatti appena finito la dottoressa è andata via ,per non parlare di fare una colonscopia ci vogliono 3/4 mesi
Sarei curioso di sapere se la paziente ha dato il proprio consenso alla pubblicazione di notizie sanitarie che la riguardano. I chiarimenti sanitari, ove richiesti da organi di vigilanza, sono un fatto interno alla sola attenzione di chi ne ha titolo, e tali dovrebbero rimanere.
Sugli organi di stampa si legge che Il commissario straordinario Gaetano Sirna e il direttore sanitario Raffaele Elia avevano avviato e condotto l’indagine interna a seguito di una richiesta di chiarimento pervenuta dall’assessorato regionale alla Salute e appurato quanto segue… Ora, se si chiama indagine interna ci sarà un motivo? E’ una contraddizione inviare ai giornali l’esito dell’indagine interna ancora prima di avere i rilievi e le valutazioni dell’Assessorato regionale che l’ha disposta! E’ estremamente grave che una struttura sanitaria renda di pubblico dominio le indagini cliniche effettuate su una paziente facilmente identificabile! I dati personali di una persona non possono essere divulgati senza il consenso del titolare, cioè del soggetto a cui si riferiscono.
Situazione insostenibile? La politica purtroppo si accorge solo ora che il SSN è stato devastato con scelte scellerate dagli anni novanta, quando a prevalere erano i tagli di risorse nel pubblico a favore del privato. Tutto iniziò con il modello lombardo gestito da Formigoni scopiazzato da tutte le Regioni italiane compresa la Sicilia, i risultati devastanti li ha scoperchiati il COVID. Decreto Balduzzi, tagli di strutture complesse, finti accorpamenti per aiutare amici, tagli di risorse e personale, tagli di posti letto, chiusure dei piccoli ospedali, numero chiuso nelle Università, Anestesisti introvabili, pediatri, neurologi, medici di famiglia, interminabili liste di attesa, tutto passato sotto il silenzio assordante e compiacente della politica e dei Governi di sinistra, di destra e di centro. Il Pronto soccorso del Maggiore qualificato DEA di primo livello come altri 22 ospedali siciliani preisti dal Piano di riordino siciliano è stato il solo escluso dai posti letto 8 di osservazione brevi, la cosiddetta Astanteria, eppure da qualche anno ho lanciato l’allarme denunciando questa scellerata scelta che ha penalizzato il territorio e il Distretto più popoloso della provincia, silenzio assordante. Tutto il sistema Sanitario Nazionale è in crisi e non si intravvede all’orizzonte un cambio passo, apparecchiature fatiscenti, quale tac sempre guasta, eppure da qualche anno si parla di ammodernare le apparecchiature in Sicilia ad oggi tutto fermo. Tutti i pronto soccorso degli ospedali italiani sono in crisi per mancanza di medici ed infermieri e il Maggiore è tra questi, un grazie di cuore per l’abnegazione del personale che lavora in forte tensione per erogare e dare il proprio contributo alla richiesta di salute, così come sono in forte ritardo i lavori del completamento della Rianimazione che dovevano essere consegnati nel 2021 siamo alla fine del 2022 e non se ne parla. Chi avrebbe dovuto e potuto fare e sono in tanti, per frenare la devastazione del SSN e non l’ha fatto è stato complice delle scelte che ora si elencano, la salute delle persone non hanno colore, i pazienti si rivolgono alla struttura sanitaria per avere risposte ai propri bisogni di salute, come prevede la Costituzione italiana quale bene più prezioso, in tempi congrui e senza attese di ore o di giorni.
Incredibile una lettera piena di scuse e giustificazioni peggio dei bambini, e questi dovrebbero gestire e risolvere i problemi del pronto soccorso di Modica. Tutti i giorni è così lì…lo sanno anche i muri. Ma dove vivono, ma cosa gestiscono?
E per giustificarsi anzichè rispondere all’Assessorato che glielo ha richiesto rispondono pubblicamente alla stampa di notizie che dovrebbero essere ricoperte da privacy assoluta, come fanno a non saperlo loro che si occupano di sanità?
E infine, come se dire “le figlie erano informate” vale a eliminare quanto accaduto!!!! Nemmeno i bambini…
“era di Ragusa” – il “letto barella” ….. ahahahahahah avete messo la parola letto prima di barella pensando di illudere qualcuno? il problemaaa dovete risolvere il problema del Ps di Modica. punto!
Dovreste starci voi 60 ore sul “letto barella con materassino antidecubito” !!
Pensate a risolvere il problema invece che giustificarvi con le scuse dei bambini
Non mi sembra strano è nella normalità!!! 15 giorni fa mia moglie è rimasta più di 24ore al pronto soccorso di modica per un valore basso nel sangue ma fra un cambio turno e l’altro si ferma tutto per due ore !! Penso che peggio di così non ci sia almeno nei paesi che si sentono evoluti.
Un ambulatorio privato fa 12/18 visite giornaliere. uno pubblico al max 6/8.
Un laboratorio privato Eco-Tac-Rsm arriva a servire 50/80 utenti, il pubblico ( quando non è guasto ) si ferma a 20/30.
Forse nelle strutture pubbliche, in siffatto modo, stan cercando di far lavorare di tanto di più i tanti privati.
Tanto chi paga è il povero paziente, che trova celerità nel privato a prezzo intero.
Non riesco a comprendere perchè il signor Rando, sicuramente informato, ha tralasciato che il problema più grave della sanità è nato con il governo Cuffaro, con il manager della sanità siciliana Aiello (tutti arrestati, condannati ed oggi lo stesso Cuffaro è risorto), con la concessione a circa 150 strutture private accreditate messe lì a fare concorrenza alla sanità pubblica (tagli di risorse pubbliche a favore del privato), e poi (in provincia) con lo spreco di miliardi di vecchie lire per il raddoppio dell’ospedale di Vittoria, tanti miliardi per l’ospedale di Scicli che da lì a poco andava chiuso e per il raddoppio dell’ospedale maggiore di Modica. Erano gli anni 2000 e non gli anni novanta, era l’epoca del 61 a zero da parte della destra e di Forza Italia.
La politica dei tagli alla sanità siciliana fu la conseguenza delle scelte di federalismo fiscale portato avanti dalla lega con l’avallo di forza italia ed i partiti di centro UDC, CCD ecc. e mai dal centrosinistra.
Sono sicuro che lei potrà ricordare bene, e se omette questo… bè non avrei parole ma solo conferme.
Purtroppo devo osservare che il signor Rando fà di tutta l’erba un fascio, le scelte scellerate furono fatte dalla destra berlusconiana e non dalla sinistra (anche perchè in Sicilia c’è stata poca sinistra, da sempre direi), ho la sensazione che tanti del m5s… facciano confusione fra destra e sinistra, ed in qualche modo protendano sempre a destra, questo lo dico per i piddini (l’attuale PD di Letta e compagnia bella) che in questa fase sono fuori controllo e non sanno a chi aggrapparsi per sopravvivere, dopo aver dato vita ai politici che più li disprezzavano, hanno dato vita ad un movimento che stava scomparendo con la caduta del Conte 1).
Poi, dopo il danno fatto si decretò la chiusura dell’ospedale di Scicli e di Comiso, ma oggi non si comprende più niente, si va avanti a casaccio a parer mio.
Non comprendo questa dimenticanza, ma va bene così.
Buona serata
Caro Vincenzo, lei ha scritto bene. Parlare di Cuffaro, il leader della nuova democrazia cristiana, il partito del nostro ex Sindaco Abbate, oggi deputato regionale, non suona molto bene agli abbatiani, e, se tanto mi da tanto, allora il signor Rando omette di parlarci di ciò perchè, in qualche modo, cerca di proteggere il suo punto di riferimento.
Ma sono i fatti che determinano le questioni, ed un abbatiano oggi più grillino che mai difende l’indifendibile, in qualche modo possiamo intuire perchè il m5s regionale non ha appoggiato la sinistra del pd regionale lasciando vincere alla grande da destra di Schifani.
E voi grillini sareste di sinistra? Io avrei qualche dubbio.
Non leggo nessuna risposta da parte di nessuno, pazienza, è evidente che Vincenzo aveva ben compreso ed a certe cose non si può replicare.
Prima o poi le cose si comprendono, è sempre questione di tempo, c’è chi ci arriva prima e chi ci arriva dopo, ma tutti arriveranno un giorno a comprendere.
Diciamola tutta, l’unica cosa che lega il m5s alla sinistra è il reddito di cittadinanza, fra l’altro un modo per carpire voti, (anche se la parte relativa ai più deboli è una cosa giusta e sacrosanta) per il resto il m5s non ha niente a che spartire con la sinistra… ah, dimenticavo, dimenticavo i condoni sulle costruzioni realizzate in zone a rischio, di Conte e dei grillini del 2018 hanno avuto un seguito, e i piddini continuano a vedere il loro punto di riferimento nel movimento cinque stelle senza accorgersi che saranno trascinati nel vuoto.
Pippo
Ed ecco che Pippo mette in mezzo il condono di Conte a Ischia. Ad Ischia sono sessant’anni che costruiscono ovunque……hanno costruito pure nella caldera del Vesuvio, nella caldera dei campi Flegrei, sono milioni, in sessant’anni chi ha governatoooo??? Ma la smetta di scrivere fesserie. Il suo amato Pifferaio di Firenze cosa avrebbe fatto? Avrebbe demolito quelle case? Ci sono più di 27000 richieste di condono solo a Ischia. lo sa che con la richiesta di condono ci vogliono decenni prima di abbattere una casa? Nelle cose bisogna pensarci subito, altrimenti poi è troppo tardi. Sono sessant’anni che governa la sua sinistra ……..lo sa quanti fiumi tombati ci sono in Italia? Pure a Modica……!!! Ma cambi registro, lei ed il suo Pifferaio di Firenze con tutta la sua sinistra. Vuoi vedere che mancano infermieri, e medici per colpa dei 5 stelle? O dei populisti? Oppure per colpa del reddito di cittadinanza? Ma che personaggi……
Grazie Gino, lei in qualche modo avalla la mia tesi. Un populista ed un grillino propende più verso la destra, per la verità non lo dico solo io, ma tanti lo hanno detto in passato.
Per lei il male è il PD Gino, lo capisco bene il suo punto di vista, tuttavia la informo che in Italia i condoni sono sempre stati fatti dalla destra e non dalla sinistra (Berlusconi era un esperto), lo stesso Conte lo ha fatto essendo a capo di un governo di destra.
Per quanto riguarda i governi, anche per questo gli dico che la maggior parte dei governi nazionali e anche regionali sono stati di sinistra, naturalmente non le mancano i mezzi e la possibilità di informarsi, anche con wikipedia.
Comunque la ringrazio per aver meglio spiegato ciò che ho scritto, i populisti sono di fatto di destra e non hanno nulla da spartire con la sinistra, il loro reddito di cittadinanza è visto più come uno strumento clientelare e meno come strumento di aiuto ai più poveri come sarebbe giusto che sia.
In tutto questo discorso, però non ho letto nessuna risposta di Rando, pazienza, ma già sappiamo come stanno le cose, godetevi il vostro Schifani e Cuffaro e andiamo avanti.
Pippo
O destra, o sinistra, non cambia nulla!! Pensano solo per i loro interessi. Ormai è troppo tardi, la barca sta affrontando. Come esempio i nostri amati politici si godranno un bonus di 5500€ ….tutti!! E non hanno bisogno di presentare isee. Però fanno il teatrino di togliere il reddito di cittadinanza. Devi prima dargli un lavoro, poi gli togli il reddito di cittadinanza. Ma lavoro non da schiavi!! Poi gentaglia che lavora per Eni, o Bankitalia che prende più di 30000€ al mese, più i profit…….!! Vergogna.
Pippo, qualcuno non risponde, abbiamo capito purtroppo. Il povero Letta sereno e com’è si beve tutto, e non si accorge che la non alleanza con il m5s alle regionali è una rottura del patto bella e buona, ma ancora c’è chi non si è accorto e ci parla di emirati arabi e mostri.