
Una condanna e un’assoluzione a conclusione del processo in primo grado di giudizio, per le frasi diffamanti ed ingiuriose rivolte al giornalista modicano Paolo Borrometi, vicedirettore dell’Agi e responsabile della testata giornalistica on line “Laspia.it”, e alla sua famiglia. I fatti risalgono ad agosto del 2016. Si tratta dei commenti a un articolo del giornalista, pubblicato anche su Facebook, e che aveva come titolo “Da Noto a Rosolini, passando per Avola e Pachino: viaggio nel ‘regno’ dei Trigilia”. D.C., di Avola, è stata condannata dal giudice monocratico del Tribunale di Ragusa a sei mesi di reclusione, oltre al risarcimento di 2.500 euro a Borrometi (oltre interessi fino al versamento) e al rimborso delle spese legali. La donna aveva dato al giornalista del “fallito” e del “persecutore” per i suoi articoli, che ne avrebbero diffamato il padre, ritenuto dal giornalista un capomafia. Nel commento anche l’invito a scrivere “i nomi dei tuoi amici giudici che ti informino e ti autorizzano a dire tutto ciò, li porterai in tribunale con te…per fare due lire non sapere nemmeno quello che dire la spia”.
Assolta, invece, R.D.M. ‘perché’ il fatto non sussiste’.