
Le classi di merito sono un aspetto fondamentale delle assicurazioni auto. Parliamo di un sistema che definisce quanto un conducente è incline a fare sinistri ed incidenti. Ogni compagnia propone le sue polizze in base a queste classi.
Qui di seguito parleremo nel dettaglio delle classi di merito e del loro funzionamento, scoprendo anche come calcolarle e conservarle. Infine, affronteremo il tema delle agevolazioni per avere una classe migliore.
Come funzionano le classi di merito
La classe di merito ha un valore progressivo tra 1 e 18, in base a quanti incidenti ha fatto o potrebbe fare l’assicurato. Chi possiede l’assicurazione da diverso tempo e non ha effettuato sinistri stradati avrà le classi di merito più elevate, mentre i neopatentati o chi attiva l’assicurazione per la prima volta partirà dalla classe di merito più bassa, ovvero la 18.
Dal 2005, esistono le CU ovvero le classi universali. Nate per favorire trasparenza e concorrenza in ambito assicurativo. A questo proposito, se stai pensando ad una nuova assicurazione auto puoi trovare qui tutte le informazioni che cerchi.
Va aggiunto che la classe viene ricalcolata ogni anno dalla compagnia assicurativa. Inoltre, questa può essere modificata attraverso la Legge Bersani, di cui parliamo di seguito.
Legge Bersani
La Legge Bersani permette di acquisire la stessa classe di merito di un altro veicolo, sia quello di un componente della propria famiglia oppure di un mezzo già in nostro possesso.
Chi vuole usufruire di questo beneficio, deve tenere conto di alcune condizioni. La legge viene applicata a mezzi con la stessa tipologia. Il veicolo che cambia di classe, deve essere assicurato per la prima volta.
Da sottolineare che la classe di merito può passare da un soggetto all’altro, anche se le compagnie assicurative sono diverse.
Come si calcola e come conservarla?
Detto questo, come si calcola la classe di merito e come si conserva?
In fase di stipula del contratto assicurativo, i parametri per la classe di merito sono i seguenti: tipo di veicolo, area di residenza, età assicurato, anni dal conseguimento della patente, frequenze incidenti ed entità dei danni causati.
Ogni sinistro causato comporta un aumento di due unità della classe. Senza sinistri, la classe di merito scende invece, sempre di due unità.
La classe si conserva per 5 anni se la polizza viene sospesa o non rinnovata. Se non sapete quale sia il suo valore, potete controllare dando un’occhiata all’attestato di rischio dell’auto.
Bonus-Malus
Il sistema Bonus/Malus è quello utilizzato dalle assicurazioni per assegnare la classe di merito. In pratica, c’è un periodo di osservazione, nel quale si verifica la condotta dell’automobilista. Parliamo di bonus se la classe di merito diventa più favorevole.
Il malus invece ha luogo se l’assicurato fa un incidente ed ha responsabilità superiore al 51%. Oppure se in un anno ci sono stati almeno 2 incidenti, con 30 e 25% di colpa.
Si può ovviare a questo sistema, sottoscrivendo un contratto assicurativo con la clausola “Protezione del primo sinistro”. Come dice il nome, solo per il primo sinistro viene mantenuta la classe di merito.