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Guai metereologici in vista: arriva la Niña dal Pacifico

Tempo di lettura: 2 minuti

g.r.

Tra l’alternarsi di violentissimi temporali e caldo torrido l’Italia e l’Europa già a partire da fine agosto potrebbero avere a che fare con nuove violente perturbazioni secondo quanto prevedeno i meteorologi nazionali e internazionali che stanno monitorando quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni a livello climatico dall’altra parte dell’oceano. Un fenomeno che ha tutta l’aria di essere foriero di  cattive notizie per il Vecchio continente. Si tratta della Niña, un “raffreddamento della temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centrale ed orientale dovuto a particolari condizioni climatiche”, spiegano gli esperti Meteo.it. Un evento atmosferico che non si verifica tutti gli anni, e spesso soppiantato dal fenomeno opposto “il Niño”, ossia un riscaldamento delle acque oceaniche. Ma quest’anno le “anomalie climatiche in atto sull’Oceano Pacifico” lasciano presupporre che la Niña raggiungerà presto l’Europa e l’Italia forse già a fine Agosto con conseguenze con ogni probabilità difficili da gestire.

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2 commenti su “Guai metereologici in vista: arriva la Niña dal Pacifico”

  1. Infatti si sta già facendo prevenzione. Lavori a tempo pieno per pulire i Corsi dei torrenti. A quannu mai!! In caso poi diranno, bomba d’acqua, Ciclone, ecc. Magari in realtà un comune temporale estivo!! Come succede spesso a Palermo, bastano due gocce per essere allagata. Colpa di costruzioni fatte dove non si poteva, oppure mancata prevenzione. Ricordo il sisma di Ischia, per giustificare quelle costruzioni fatte alla meno peggio, ed in posti dove non si doveva costruire., Ci mancava poco che la magnitudo la portavano a sei gradi Richter. In realtà era intorno ai tre gradi. Oppure la chiameranno emergenza.

  2. Come l’emergenza spazzatura. Nessuna notizia dell’incendio alla Ecomac ad Augusta, dove si porta la plastica, e la carta. L’incendio lunedì!!! La chiusura “prevista” fino a giorno 27. Ma può anche andare oltre. Quindi cari cittadini, adesso non si raccoglie neanche la plastica. Possiamo tenere tutto a casa. Poi però i cittadini siamo definiti sporcaccioni, e ignoranti. L’importante pagare la Tari. Chi di dovere nel frattempo litiga per le poltrone. E magari si candida in più Regioni.

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