
“Il nostro partito è per la presunzione di innocenza. Aspettiamo, dunque, che la magistratura si pronunci in via definitiva. Ciò nondimeno non si può fare a meno di considerare che in Consiglio comunale si avrà a che fare con un grave vulnus. Sarebbe opportuno trovare una formula che garantisca tutti, dai cittadini amministrati agli altri consiglieri che si troveranno a votare atti di un certo tipo pur in presenza di colleghi chiamati a sostenere un giudizio”. E’ quanto rileva Sara Siggia, consigliera comunale di Italia Viva Vittoria, dopo avere appreso i nominativi dei consiglieri comunali di Vittoria rinviati a giudizio con l’accusa di falso ideologico in atto pubblico. “Avrebbero – aggiunge Siggia – attestato falsamente in una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che non sussisteva alcuna causa ostativa alla carica di consigliere comunale e di amministratore. Evidentemente le Fiamme gialle si sono accorte che così non era e, dopo indagini specifiche, hanno ripassato la palla alla Procura che ha deciso per il rinvio a giudizio con citazione diretta”. “Si pone senza dubbio – prosegue Siggia – una questione etica prima che politica. Io che sono indagato, e tra l’altro per un reato che mina la mia credibilità di rappresentante delle istituzioni, posso continuare a fare quello che ho già fatto o, per il momento, è meglio che mi astenga dal mio ruolo? Attendiamo, inoltre, che il sindaco dichiari qualcosa su quello che, a guardarlo nella giusta dimensione, si attesta come un vero e proprio terremoto politico in seno all’aula consiliare. Il sindaco farà finta di niente o si adopererà per fare in modo che le esigenze etico-politiche della comunità cittadina amministrata siano prese in considerazione? Attendiamo di capire quali le decisioni che saranno assunte”.