
Da settimane la Diocesi di Noto è assillata da un dilemma: il vescovo Antonio Staglianò sarà trasferito o no? Una domanda suffragata anche da ipotesi di suoi sostituti, come del resto abbiamo fatto noi mercoledì scorso indicando il suo probabile successore, ovvero Mons. Cesare Di Pietro, attuale arcivescovo della Diocesi di Messina. Si sa, però, che non sempre le ipotesi sono certezze, anzi quasi mai. Sabato alle 12 il vescovo di Noto ha convocato tutti i sacerdoti, diaconi e quanti rappresentano la Curia, nella cattedrale della cittadina barocca, alle 12, per urgenti comunicazioni. Per tutti, ed anche per noi, la convocazione rappresenterebbe il momento della comunicazione del trasferimento di Staglianò a Roma.
Riflettendoci bene, l’alto prelato potrebbe in questo momento farsi delle sane risate magari perchè sa già che non andrà via dalla Diocesi netina (anche se lui stesso, spesso, ha manifestato la sua “ambizione” di andare in diocesi più importanti). Allora perchè non pensare che Mons. Tonino possa rimanere nella sua attuale sede ma venga raggiunto da un nuovo incarico?
Ecco, sabato un’eventuale comunicazione del genere deluderà tanti dei presenti in Cattedrale e non solo! La notizia, nei fatti, sballerebbe tutti. Noi la anticipiamo per prevenire malori e infarti: Staglianò resta Vescovo di Noto e, contemporaneamente, diventa presidente della Pontificia Accademia di Teologia.
1 commento su “Noto, convocazione diocesana. Staglianò resta!”
Anzi, non solo resta, ma assume anche un altro importante incarico.