
Con una guerra in corso, il Covid che si è risvegliato, gli obiettivi del Pnrr che incalzano, una crisi alle porte, l’inflazione che sale, c’è chi ancora dimostra di avere seri problemi di rapporto con la realtà, continuando ad occuparsi del suo spicchio di potere, porzione ridotta di un miracolo elettorale sostanzioso, gestito con evidente imperizia, in modo ridicolo e confuso, e destinato a dileguarsi. La storia dei Cinque stelle, visti i personaggi, esaminato il programma, ascoltato il linguaggio, sembra la beffa di un comico irriverente e un po’sadico che ha deciso di servirsi di un manipolo di deputati e senatori senza competenze per dimostrare che l’incarnazione della demagogia più grossolana e analfabeta, può avere ragione di una politica e di una classe dirigente consolidate. L’esperimento è riuscito e il comico irriverente e un po’sadico è intervenuto di volta in volta per raddrizzare il tiro, consigliare, incoraggiare, far sentire straordinario chi di straordinario aveva solo l’inadeguatezza al ruolo. Poi, della sua creatura inconcludente il comico si è stufato, ha allungato il guinzaglio e si è dileguato per un po’, vuoi perché preso da altre beghe vuoi per la curiosità di vedere come sarebbe andata a finire, lasciando a Conte la gestione della esagitata combriccola e all’Italia una lista di guai. La cultura anticapitalista e anti crescita che ha bruciato le più significative rendite del paese, la serie dei “no”, tutti saltati eccetto l’ultimo sul termovalorizzatore di Roma, le mani nei soldi pubblici per finanziare il Reddito di cittadinanza e sostituire alla cultura del lavoro, già poco diffusa, la cultura della rinuncia, e, per finire, il famigerato Bonus del 110 per cento, una delle più grandi truffe della storia della Repubblica, l’irrinunciabile misura dell’irrinunciabile punto di riferimento progressista del Pd. Conte, il leader sbussolato, altra figura di miracolato, getta l’ultima manciata di sabbia nel motore del governo con la speranza di metterlo fuori uso dopo aver ottenuto qualche riconoscimento. Presenta a Draghi un penultimatum: nove richieste che se non saranno soddisfatte, porteranno i grillini di Palazzo Madama fuori dell’Aula quando si voterà la fiducia al dl Aiuti, provvedimento già approvato a Montecitorio, contenete misure di sostegno a famiglie e imprese colpite dalla crisi energetica internazionale e dall’aumento dell’inflazione. Conte è disorientato e incerto e convoca il consiglio nazionale del Movimento. Troppe sono le cose da tenere assieme: i problemi esistenziali dei grillini rimasti dopo la scissione, preoccupati di perdere 120 mila euro in caso di elezioni anticipate, il suo stesso destino, mi notano di più se esco o se resto? Vince la linea barricadera: al momento del voto di fiducia, i Cinque stelle escono dall’aula. E’ fatta. Il decreto passa lo stesso con 172 sì e 39 no. La burletta di Conte e dei suoi si rivelerà l’offensiva del nulla contro un premier serio che fa quello che dice. Draghi sale al Quirinale per dimettersi, poi annuncia la propria decisione in Cdm: “Le condizioni per restare non ci sono più”. Panico tra i grillini abituati a uno stile disinvolto e ignari del valore della parola data e del principio di coerenza. Li consola la Taverna: “Non succederà gnente” e la Castellone, che si era lamentata: “Draghi ci ha schiaffeggiato”, rassicura i colleghi ansiosi: “Non partecipare al voto di fiducia non significa non avere fiducia in questo governo”. Si vorrebbe riavvolgere il nastro e azzerare i fatti del giorno. Più tardi arriva il comunicato del Quirinale: dimissioni respinte e rinvio di Draghi alle Camere mercoledì prossimo. Si rammentano le parole del premier: “Dopo questo governo Draghi non ci sarà un altro Draghi”. La domanda che corre tra i parlamentari è la stessa: riuscirà il presidente della Repubblica a convincere Draghi a ripensarci? E’ la domanda dall’effetto ansiogeno sui pentastellati, colpiti dalla tempestività e durezza con cui il premier ha annunciato le dimissioni che potrebbero preludere alla fine della legislatura. Forse pochi avevano percepito la stanchezza del premier, costretto a mediare di continuo e a imprimere un passo di lumaca al processo di riforme. “Ce l’abbiamo messa tutta” avrebbe confessato il premier a Mattarella. Per concludere: un Draghi irremovibile, che sarebbe un danno per il paese, ma limitato, perché grazie a lui e al suo governo, il prossimo eviterà di commettere gli stessi errori del 2018 o un Draghi che si sottopone a un voto di fiducia? Personalmente, mi piacerebbe il primo, ma se fosse il secondo a prevalere, spero che sia assai meno comprensivo e tollerante nei confronti di capricci e sabotaggi di personaggi da vaudeville.
25 commenti su “Tempi supplementari per Draghi…l’opinione di Rita Faletti”
@ R.Faletti;
Punta il dito, quale occasione per dar contro i suoi odiati del m5s..
Lo stesso fanno quelli della Lega e di FI, momento opportuno per far propaganda di parte.
Come fa a non rilevare che suxMario stanco e demoralizzato della mancata elezione al Colle, a preso la palla al balzo per venirsene fuori e scaricare le responsabilità sui 5s..
E poi c’è Biden che lo aspetta per la poltrona alla NATO.
Buffo vedere DiMaio trasformato e trasfigurato, sembra S.Paolo sulla via di Damasco.
Sembra sia stato adottato dal premier e ne abbia copiato i modi di fare..
Adulazione o innamoramento ?
Chissà cosa ne rimarrà del movimento, e chi sopravviverà?
Draghi poteva continuare a governare. Anche senza i 5 stelle aveva una larga maggioranza. Ma ha capito che la barca Italia sta affontando, meglio filarsela. Danno la colpa ai 5 stelle, ma in realtà è stata l’incapacità di guidare questa nazione. l’Italia ormai ridotta in macerie dalla destra come dalla sinistra che si sono alternati per decenni al governo. Lo ripeterò all’infinito, sono tutti uguali, inutili, incapaci, e costosi. Pensano solo ai loro privilegi, e a essere i zerbini degli americani. Per colpa degli americani siamo tornati al carbone per creare energia. Per decenni hanno fatto solo teatrini, e comparsate. Adesso siamo sommersi di spazzatura, senz’acqua, senza lavoro, lavoro da schiavi, sottopagati, senza diritti, senza contratti, precari fino a sessant’anni. E potrei continuare………
terrorista, Di Majo è un grillino che per motivi personali nella speranza di ricandidarsi e occupare una poltrona non ha esitato a tradire i suoi vecchi compagni di merenda, ma le do’ una notizia terrorista, anche gli altri grillini sono assolutamente uguali, uguali, se ne faccia una ragione.
Se per motivi elettorali Di Majo tradisce il suo movimento, per motivi elettorali Conte tradisce l’Italia, vergogna.
Comunque la mia vecchia tesi purtroppo, è diventata sempre più evidente, lei terrorista è un difensore dei grillini, ergo, grillino anche lei.
Capisco che si vuole nascondere per vergogna dietro al dito della tastiera, ma i fatti sono questi.
Perfetta la ricostruzione e l’attenta analisi della signora Faletti, certo che sarà indigesta per molti commentatori, ma l’importante è divulgare i fatti, in un paese con la memoria corta, in tutto.
Nel dramma recitato da Conte e Grillo alle spalle, rivedo un racconto del terrore di Edgar Allan Poe: “Il barile di Amontillado”, alla fine il protagonista della storia burlesco, ironizzante su tutto ed irriverente nei confronti degli altri, ubriaco del vino (Amortillado) finisce murato vivo all’interno di una grotta e dimenticato da tutto e tutti, un pò come finirà ad un movimento di imbroglioni con a capo un comico irriverente, ironizzante e burlesco, sicuramente disturbato che ha divulgato, hanno divulgato a tutti, in particolare alle persone semplici di essere più onesti degli altri, disprezzando tutti gli altri… e poi ubriachi del potere ottenuto da questo sonno collettivo, sono entrati nella grotta e ancora ridono e disprezzano il mondo (ho ascoltato le parole di Paola Taverna ieri), ma finiranno la loro esistenza chiusi definitivamente e dimenticati da tutti.
Conte ha tutta la responsabilità di quello che stà succedendo, ma molti minimizzano, ancora non credono, capiranno e comprenderanno che i sacrifici fatti in questo difficile periodo sono stati vanificati dal loro “avvocato del popolo”, ed il popolo finalmente capirà.
In qualsiasi crisi e calamità chi pagherà il conto saranno sempre i più deboli, i più agiati non si accorgeranno di niente, andranno avanti, ma questa lezione l’avvocato del popolo non l’ha mai compresa, e i danni si vedranno e saranno ingenti.
Scusandomi per la lunghezza del mio commento ringrazio e saluto.
@ Vincenzo;
Zero in logica..per convenzione in artimetica 2+2=4.. altrove no !
Vedere i fatti con una prospettiva diversa dalla sua ( o dell’autrice ) permette di avere orizzonti diversi..
Mercoledi sera avremo modo di capire…
Se Draghi rientra succede il finimondo…
Se non rientra un cataclisma..
Se Lega e FI, non vogliono stare con i 5s…in automatico saranno loro a rompere… Conti non ha rotto..
Letta ha detto che vi sono i margini per proseguire, ma se si alzano barricate è rottura..
Ed è conseguenza che Draghi non torna sui suoi passi.
Logica vuole che la sfiducia abbia incrinato il centro destra…
Il voto sempre più vicino..cosi come la confusione totale..
Il governo Draghi costruito sulle rovine, ha retto fin troppo…
Ora si prospetta, come al solito in Italia, baraonda infinita..
O finimondo o cataclisma, la responsabilità è del suo Conte e dei suoi grillini, le do’ dieci in logica.
Oggi pomeriggio ho visto Report, trattavano la storia del m5s, sono rimasto sconvolto, avevo intuito da sempre, ma oramai è tutto acclarato, pazzesco.
Tutto quello fatto nella piattaforma Rosseau era una grandissima bufala ed i marpioni di Grillo, Di Maio, Crimi e compagnia bella organizzavano chi doveva e chi non doveva candidarsi alle elezioni.
Hanno trombato centinaia e centinaia di persone che si erano convinti ed avevano le carte in regola per candidarsi, e poi mi parlano dei vecchi partiti, aooooh… sveglia, svaglia….
Se tutto fosse stato fatto in regola oggi non avremmo Conte ma Di Battista a capo dei grillini, naturalmente sarebbe stato molto peggio per il movimento ma, almeno, un barlume di correttezza ci sarebbe stato.
Il secondo tempo ancora più disastroso con Conte è una barzelletta, bocciata più volte dalla magistratura la sua elezione fasulla, ma non parliamo che è stato scelto fra “ben” un solo candidato, pazzesco, neppure nei films comici si poteva vedere tanto.
Oggi, terrorista, se ne faccia una ragione, i “suoi” populisti ci stanno portando al disastro, e come dice lei: “o finimondo o cataclisma”, ma sempre la fine sarà, almeno speriamo solo per il m5s.
Buona serata
Comunque, terrorista, potrebbe iniziare a studiare la lingua russa, sa’, così si troverà preparato, magari potrebbe essere assunto come consulente militare da Putin, non si sà mai.
Naturalmente scherzo terrorista e la saluto, sperando di suscitare il lei una simpatica ironia e una saggia conversione, togliendo quel brutto pseudonimo di terrorista, poco utile.
Ulteriore notizia giunta in questi tempi supplementari. Leggo che, la linea di Conte è in minoranza rispetto a quella di coloro del m5s non voglio andare ad elezioni e che vogliono dare la fiducia a Draghi. Credo si profili anche l’uscita ingloriosa del Conte con pochette… veramente sono un pò triste per lui, tanta eleganza sprecata e tanto fumo che andrà ad aumentare il buco dell’ozono e, il movimento semmai resterà si dovrà dotare di un nuovo presidente, ma non hanno più la piattaforma… come faranno? terrorista sarà veramente un disastro, dovremo trovare altri populisti più capaci in futuro, ce li facciamo mandare da Putin, lei che dice?
@ Vincenzo;
Non sempre “l’abito fa il monaco”..
Lei si ferma alla scorza od al guscio?
In Natura tutte le cose Buone son ben protette…
Una noce, un ananas, una castagna, un fico d’india…etc..
Io ho la “scorza” per difesa…
Ci voleva Report a fargli aprire gli occhi?
Lo stesso discorso per m5s vale per gli altri partiti..ed in particolare per tante associazioni più o meno coperte..od ordini professionali..
Idem per certi organi dello stato..
E poi ditemi se tra Putin e Conte non ci sono affinità elettive. Putin dice che l’operazione militare speciale made by Russia è tutta colpa della Nato, Conte dice che la fine della legislatura è tutta colpa di Draghi che non accetta i suoi ricatti. Ma una differenza c’è: Putin sa dove vuole arrivare e pensa di averne i mezzi, Conte sa dove vorrebbe arrivare ma gli mancano i mezzi.
@ R.Faletti;
Insiste!
Oggi è stato pubblicato un intervento di DiBattista…
“Draghi aveva intenzione di andarsene via, ed ha colto la palla al balzo. Non ne può più”..
“Gli avevano promesso il Quirinale, non aveva intenzione di fare il premier”…
“DiMaio è attaccato alla poltrona”..
Verità confermata dai fatti..
Anche il PD, anche se sommessamente, conferma che Conte non ha sfiduciato il premier..
I fatti confermano..
FI e Lega strumentalizzano..
DiMaio rincalza ovviamente..
I fatti confermano..
SuxMario si è autoincartato con le sue azioni.
Si è incartato cercando di eliminare Conte, un errore balordo.
Si è incartato, nel non dare risposta ai quesiti del m5s.
Si è incartato dimettendosi, senza sfiducia.
Si è incartato, per le tante pressioni esterne a restare, e non può farlo senza rimetterci.
Si è incartato, perche se torna indietro perde tutto.
Insomma è nell’angolo, con le spalle al muro e col culo per terra.
Quale espediente metteranno in campo i fratelli per tirarlo fuori dai guai?
Vorrei leggere un commento di Pippo,
ormai siamo pieni dei commenti di gente, sempre la stessa che ci racconta le loro verità a modo loro, del tipo:
Putin ha attaccato l’Ucraina ma la colpa è dell’occidente;
Conte ha sfiduciato il governo ma la colpa è di Draghi;
Abbate ha accumulato cento milioni di debiti e la colpa è dell’opposizione;
Il lupo cattivo ha mangiato Cappuccetto rosso ma la colpa è della nonna…
e dopo questo disagio, ancora stà gente pronta a schierarsi per ciò che la fa stare felice, a sputare veleno, la grande quantità di veleno accumulata dentro che deve essere espulsa per evitare di avvelenarsi, cercando così di avvelenare gli altri.
L’Italia vittima di cattivi maestri e falsi intellettuali come Travaglio, seppur la natura falsa e diffamatoria di quest’ultimo è evidente e certificata da numerose sentenze di condanna.
I commenti di questo articolo sono poco importanti, rappresentano un riflesso delle falsità che leggono, loro ci credono veramente e noi li rispettiamo.
Siamo in attesa dell’esito della crisi di governo e della decisione di Draghi, consapevoli che sarà una scelta difficile per Draghi continuare a farsi massacrare… forse è il caso che la gente paghi le conseguenze, speriamo abbia più giudizio alle prossime elezioni.
Tanti elettori del movimento 5 stelle sono migrati a destra, prima la destra di Salvini e poi quella di Meloni, il PD forse ha compreso che purtroppo, affidarsi a populisti è un errore madornale e non esistono scorciatoie in politica, e come ha detto qualcuno, se si unisce 1 fascista a 9 populisti, alla fine si avranno 10 fascisti, se si unisce 1 democratico a 9 populisti alla fine si avranno 10 populisti.
Ecco perchè i populisti sono molto più pericolosi di tutto.
Buon inizio settimana a pensionati e lavoratori con l’auspicio di riflettere bene.
Incredibile!!! Ancoraaaa? Draghi poteva governare tranquillamente, aveva una larga maggioranza. Addirittura qualcuno ci racconta le favole nei suoi commenti. Favole a cui lui crede da sempre. State sereni, perché Draghi, o un’altro non cambia la musica. Danno la colpa ai 5 stelle……per decenni sinistra e destra hanno governato alternandosi, riducendo in macerie l’Italia. I 5 stelle sono l’altra faccia della stessa medaglia. Inutili, incapaci e costosi. E se adesso rimane al governo, Mario ci perde la faccia. Ma loro sono abituati a non essere di parola. E mi fermo qua.
Mi son reso conto, che personaggi di alta levatura, ipotizzano un “casus belli” di Draghi..
Tutto per una poltrona di più alto prestigio, NATO o Banca Mondiale..
Per sicuro Conte sta cercando, carte alla mano, di sputtanare il premier..
Terrorista, cittadino, ecc.
Mi sei simpatico, ma citare Di Battista e rilanciare quello che sostiene è veramente fuori dal mondo.
Di Battista ha rinunciato al secondo giro di valzer per essere protagonista al terzo, ma gli è andata male.
Un ultima cosa, se Draghi andrà alla NATO o alla banca mondiale ci andrà perché apprezzato e perché l’Italia ricca di politici nani non lo merita.
@ Enzo;
Negativo…..
E solo per curare gli interessi dei fratelli muratore..
E se rimane premier, lo fa solo per interessi…
Personali o di associazione..
Del popolo italico non gliene può fregar di meno…
Perché secondo lei si trascina dietro un esercito di edili?
Ancora poche ore ed avremo visibile il lavoro di facciata del governo dei migliori…
Tutto..ma non per tutti…
Enzo, e ci risiamo, rispuntano muratori ed edili… lo sfascismo italiota è diventato un vero problema, ecco perché la cosa pedagogicamente più utile sarebbe quella di andare ad elezioni e fare saltare tutto.
Pagherebbero naturalmente i più deboli, ma almeno tanta erbaccia andrebbe via.
La poca cultura alimentata da furbi che spiattellano complottismo che poi non riescono a dimostrare è drammatica in un paese come il nostro.
Enzo, non si può essere tolleranti con populisti, non si può accettare che per meri interessi elettoralistici si possa essere teneri con chi ha sfasciato le menti di tante persone.
E’ il momento che il PD tragga le conclusioni e vada in direzione di un congresso, primarie o qualsiasi altra cosa per sostituire il buon Letta che oramai non ha più nulla da dire, ha seguito le orme di Zingaretti facendo solo un enorme danno al centrosinistra, si vada in direzione riformista con un occhio attento ai più deboli, anche se questo risultasse non vincente, ma se ci riflettiamo, la destra vincerà in ogni caso, ma almeno si tenterà di ricostruire una “vera” sinistra e non un balordo tentativo di accodarsi ai populisti, quelli che disprezzavano quel presunto partito di Bibbiano.
Grazie
Vincenzo, vede dai commenti come bruciano per quello che sta accadendo. Se Draghi lascia la colpa è di Conte senza se e senza ma… ed i grillini hanno il terrore di questo. Ma il loro destino è segnato in ogni caso scompariranno, il danno oramai è fatto.
I grilli si arrampicano sugli specchi, cercando di spiegare che non è successo niente, ma la Meloni li esaudirà, farà tante cose belle che a loro piacciono, magari raddoppierà il reddito di cittadinanza e loro saranno felici.
Pippo, se oggi daranno la fiducia a Draghi, diventerà ancora più super ed i grillioti de casa nostra rosicheranno di brutto. La responsabilità è troppo grande, i grillini pensano di giocare, ma non capiscono l’importanza delle scelte in particolare per i più deboli. Perchè invece non riassumono Casalino, lui si che gli dava i consigli giusti, perchè Conte senza Rocco non è gnente…
Poracci