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Scicli. “Vigilesse” speronate e aggredite da automobilista

Tempo di lettura: 2 minuti

Due vigilesse in servizio oggi sono state speronate e poi aggredite verbalmente e fisicamente da un 47enne di Scicli. La vicenda si è verificata poco prima delle 14 in via Ponchielli al quartiere Jungi.

L’automobilistaera stato multato per avere sostato in un’area riservata ai ciclomotori.

Poco dopo, salito in auto ha speronato il veicolo di servizio della Polizia Locale, che è stato costretto a bloccare la marcia. A questo punto, l’uomo è sceso dal mezzo e dopo aver preso a pugni l’auto della Polizia municipale, ha aggredito prima verbalmente e poi fisicamente le vigilesse.

Dopo pochi minuti sono arrivati a supporto alcuni colleghi delle due agenti e i Carabinieri. L’aggressore, un pregiudicato, si è allontananti ma è stato bloccato nella sua abitazione e, su disposizione del pm di turno, Monica Monego, è stato posto agli arresti domiciliari.

Le due agenti sono state portate al pronto soccorso, dove hanno ricevuto le cure dei sanitari. Ne avranno per otto giorni.

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2 commenti su “Scicli. “Vigilesse” speronate e aggredite da automobilista”

  1. “Le due agenti sono state portate al pronto soccorso, dove hanno ricevuto le cure dei sanitari. Ne avranno per otto giorni.
    ” DOMICILIARI per un tale reato??????
    Ma in che Società e con che regole viviamo….? Un delinquente e vigliacco del genere, domani farà di peggio! In “gabbia” doveva fine. Auguri, di una pronta guarigione alle due malcapitate Vigilesse.

  2. Tonino Spinello

    Gli unici “veri” problemi per questo signore incominceranno se non paga la multa.
    Oggi i reati ritenuti gravissimi sono quelli di natura finanziaria. Puoi fare tutto il male che vuoi alle persone e te la cavi con qualche ramanzina o domiciliari o qualche giorno di galera, ma se non paghi qualche utenza (anche se impossibilitato) sarai perseguitato a vita e trattato come un criminale.
    Poi se ci sono banche nel mezzo, allora diventi un serial killer o un terrorista.
    Questo è il grado di giustizia che utilizzano democraticamente i nostri giudici o magistrati.

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