
Il bilancio provvisorio del terremoto di magnitudo 5.9 che ha colpito stanotte le città e i villaggi nel sud-est dell’Afghanistan è salito a 1030 vittime e 1500 feriti, secondo l’utimo rapporto fornito dall’agenzia di stampa ufficiale afgana. Il movimento tellurico si è sviluppato a una profondità di 51 chilometri a 44 chilometri dalla città di Khost, secondo lo United States Geological Survey (USGS). Il portavoce del governo Bilal Karimi ha riferito che “purtroppo la scorsa notte c’è stato un forte terremoto in quattro distretti della provincia di Paktika, che ha ucciso e ferito centinaia di nostri compatrioti e distrutto centinaia di case”. Le città più colpite sono state: Barmala, Ziruk, Naka e Gayan, tutte situate nella provincia di Paktika, così come il distretto di Sapari nella provincia di Khost ha subito gravi perdite. Il capo dell’amministrazione talebana per la gestione dei disastri, Mohammad Nassim Haqqani, ha dichiarato che la città di Paktika, la più colpita, ha registrato 100 morti e 250 feriti. L’USGS ha riferito che il bilancio delle vittime è dovuto al terremoto che ha colpito aree densamente popolate di Afghanistan e del vicino Pakistan. Da parte sua, il Centro Sismologico Europeo del Mediterraneo ha riferito che le scosse sono state percepite in un’area di circa 500 chilometri, nelle province afghane di Kabul e Nangarhar e fino a Islamabad, capitale del Pakistan. Alla luce della drammarica situazione socio-sanitaria del paese asiatico il numero dei morti putroppo è destinato a salire ulteriormente nelle prossime ore. Unicef e Onu si sono attivati per soccorrere la popolazione in un momento altamente drammatico, assieme agli aiuti che stanno giungendo da molti altri paesi, compresi quelli offerti da Stati Uniti e Russia. Il primo ministro afghano, Mullah Mohammad Hassan Akhand, ha annunciato che 100 milioni di afghani (più di 1.123.000 dollari) saranno stanziati per aiutare le famiglie colpite. In una riunione urgente, il capo del governo ha ordinato la consegna di cibo, vestiti e materiale sanitario nelle aree del disastro, attraverso 7 elicotteri e una cinquantina di ambulanze. Secondo il ministro per i disastri naturali, Mohamad Abas Akhund, ci vorrà del tempo per seppellire i morti e evacuare i feriti perché “gran parte della regione è montuosa e lo sfollamento è complicato date le asperità del terreno”.