Con una modifica inserita nel D.L. n. 21/2022 (c.d. Decreto “Ucraina”), per il periodo compreso tra il 21.05.2022 e il 31.08.2022, il termine di pagamento degli avvisi bonari ex artt. 36-bis, D.P.R. n. 600/1973 e 54-bis, D.P.R. n. 633/1972, viene elevato a 60 giorni rispetto ai 30 giorni previsti in precedenza con la motivazione di “assicurare la necessaria liquidità alle famiglie e alle imprese in considerazione degli effetti negativi determinati dalla pandemia di Covid-19. “Sicuramente – commenta il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino – un provvedimento di buon senso, ma si poteva fare di più. Infatti, per come è scritta la norma pare inibita la possibilità di rateizzare gli avvisi bonari per coloro che hanno problemi di liquidità di fatto inficiando quello che di buono il Dl in questione voleva favorire ed entrando in evidente contrasto con la ratio stessa della norma. Inoltre, non sembrerebbero rientrare nel beneficio del maggior termine per il pagamento le comunicazioni di irregolarità notificate ai sensi dell’art. 36-ter del D.P.R. n.600/73 evidenziando una discrasia inutile. Anche in questo caso il Governo nazionale, pur volendo aiutare in modo fattivo la ripresa dell’economia, fa registrare dei vuoti lasciando fuori alcuni avvisi di pagamento delle somme dovute dai contribuenti”. Il presidente Paolino evidenzia che “per rendere il provvedimento concretamente utile per i contribuenti è necessario che sia consentita la rateizzazione del pagamento degli avvisi e che il termine dei 60 giorni sia esteso anche alle comunicazioni ex art. 36-ter. In più, sarebbe una norma di buon senso l’allungamento a regime dei termini di pagamento a 60 giorni anche degli avvisi bonari uniformando in questo modo i termini a quelli previsti per le cartelle esattoriali se si vuole veramente aiutare i contribuenti in questo momento di ripresa”.
- 6 Ottobre 2024 -